New York e l’Iraq, una giovane impiegata ed un anziano premio Pulitzer, l’economia e l’arte teatrale. L’inquieta ricchezza, la tranquilla povertà. Tutto in questo libro è: Asimmetria di Lisa Halliday (Feltrinelli).
Asimmetria è il primo testo pubblicato dall'autrice, ed è impossibile catalogarlo come comune romanzo: incarna un nuovo stile, unico e sofisticato, stimolante nella forma e nel contenuto.
Lisa Halliday racconta, attraverso una scrittura estremamente intelligente, due storie a primo acchito indipendenti. Asimmetrica anche la narrazione: nella prima parte in terza persona, nella seconda in prima.
Alice (o Mary-Alice, come siamo poi abituati a sentirla chiamare) è una giovane ragazza newyorkese impiegata in una famosa casa editrice. Ama leggere e sogna di scrivere, ma non sa ancora come e quando il suo futuro diventerà presente. È su una panchina di Central Park, in una domenica di sole, quando incontra Ezra Blazer, un tenero anziano che si interessa alle sue letture. Alice lo riconosce subito: è uno dei più celebri nomi della letteratura americana contemporanea.
Nasce una relazione, nascono affetti, nasce complicità. Ezra e Alice si frequentano, diventano amici. amanti e poi familiari. La loro storia è discontinua e improvvisata, ma pare non destare problema, da nessuna delle due parti. Lui è ricchissimo, lei vive all’ultimo piano di un condominio senza ascensore e senza aria condizionata. È lei a prendersi cura di lui, a viziarlo, accontentarlo, rincorrerlo. Ezra adora aiutarla economicamente e appena può le prenota visite con i migliori specialisti della città, in termini di salute e di stile, di tecnologia (le regala un nuovo condizionatore) e di ortopedia (quando Alice si rompe la mano).
Amar è un giovane adulto iracheno nato nei cieli degli Stati Uniti, da genitori migranti.
A soli pochi minuti di vita il suo destino è già segnato: qual è la sua nazionalità?
Due passaporti e due Paesi d’origine, un fratello e una vasta famiglia dalle tradizioni inequivocabili. Amar si sente americano ed è l'orgoglio di tutti in quanto l’unico a poter diventare, un giorno, presidente degli USA. Suo fratello, invece, prova attrazione verso la sua terra d’origine ed e lì che vuole tornare. Medico affermato, ha realizzato i sogni dell’intera famiglia: un lavoro stabile, una moglie, e un nome nel settore di riferimento.
Amar è "solo" l’esperto di economia che non ha saputo dare seguito alle aspirazioni mediche, a differenza del fratello. Ma è economo d’animo, e quindi, inequivocabilmente chiamato per esserlo.
Economizza le emozioni, i sentimenti, le azioni: ogni azione anticipa o previene quella successiva. Disperazione della madre, che gli ha sempre chiesto di tentare il "libero sfogo" dell’anima.
Con Amar, la Halliday lavora in maniera più fluida, discorsiva.
Mentre Alice era raccontata in terza persona, Amar pensa autonomamente e ragiona con il discorso diretto ed indiretto.
È in aeroporto a Londra, di scalo tra NY e l’Iraq dove sta andando per ritrovare il fratello, quando la polizia lo blocca per dei controlli relativi all’inevitabile poca chiarezza del doppio passaporto.
Due giorni bloccato lì, fra trafile burocratiche e ripetizioni di procedure, due giorni passati a ripensare a cosa e stata la sua vita fino a quel momento.
E poi un capitolo finale: torna Ezra Blazer, raccontato attraverso un programma radiofonico, a far chiarezza sul legame tra le due storie.
Non è un libro semplice, leggero nelle trame ma profondo nel significato. Richiede particolare attenzione. Eccezionale l’intelligenza della scrittura di Lisa Halliday, capace di risvegliare sensazioni e percezioni tacite di ognuno di noi.
Asimmetria di Lisa Halliday (Feltrinelli) è in libreria, al prezzo di copertina di 17€.
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