lunedì 29 agosto 2016

"L'imperfetta" di Carmela Scotti

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "L'imperfetta" di Carmela Scotti, edito da Garzanti (rilegato a 14,90€):
Per Catena la notte è sempre stata un rifugio speciale. Un rifugio tra le braccia di suo padre, per disegnare insieme le costellazioni incastonate nel cielo, imparare i nomi delle stelle più lontane e delle erbe curative, leggere libri colmi di storie fantastiche.
Ma da quando suo padre non c’è più, Catena ha imparato che la notte può anche fare paura e può nascondere ombre oscure. L’ombra delle mani della madre che la obbligano al duro lavoro nei campi e le impediscono di leggere, quella degli occhi gelidi e inquieti dello zio che la inseguono negli angoli più remoti della casa. Le sue sorelle sembrano non vederla più e il ricordo del calore dell’amore di suo padre non basta a riscaldare il gelo nelle ossa. Catena ha solo sedici anni e decide che non vuole più avere paura. E l’ultima notte nella sua vecchia casa si colora del rosso della vendetta. Poi, la fuga nel bosco, dove cerca riparo con la sola compagnia dei suoi amati libri. È grazie a loro e agli insegnamenti del padre che Catena riesce a sopravvivere nella foresta. Ma nel suo rifugio, fatto di un cielo di foglie e di rami intrecciati, la ragazza non è ancora al sicuro. La stanno cercando e per salvarsi Catena deve ridisegnare la sua vita, la vita di una bambina che è dovuta crescere troppo in fretta, ma che può ancora amare di un amore forte come il vento.

Ho finito la storia di Catena in due sere, e dire che mi ha straziato il cuore è dire poco.
Carmela Scotti ha scritto una piccola perla, che merita assolutamente di essere scoperta.

La vita di Catena scorre felice tra cieli stellati da scrutare e favole meravigliose da ascoltare fino a quando non perde l'unica persona in grado di donarle tutto ciò: suo padre.
Da quel momento, resta solo l'indifferenza delle sorelle, la freddezza della madre e gli abusi subiti da uno zio che non ha perso tempo prima di prendere il posto che fino a quel momento era stato occupato dal padre di catena.
Da quando a sedici anni non decide di scappare all'ultima pagina del romanzo, quella di catena è una vita piena di violenze e di dolore, di fughe e di lotte contro un mondo destinato fin dall'inizio ad avere la meglio su di lei.
Un mondo dove una ragazzina abusata conta meno di zero, e dove anzi "se l'è cercata lei".

La storia di Catena ci viene raccontata in prima persona, alternando un presente in cui la donna è in prigione e accusata di pluriomocidio e un passato che ce ne fa rivivere tutto ciò che l'ha portata ad essere in cella oggi.
Sappiamo che Catena ha un figlio che le hanno strappato, e speriamo fino all'ultimo che la giovane donna riesca a farcela. Che riesca a riprendersi il suo bambino, e ad avere la vita felice e piena d'amore che ognuno di noi meriterebbe a prescindere da tutto.
Carmela Scotti ha scritto 178 pagine dedicate sì al dolore e all'impossibilità di una ragazzina di trovare un posto sicuro nel mondo, ma anche al coraggio e alla capacità di sacrificio.
Se la vendetta è ciò che la condanna fin dall'inizio, è anche ciò che la mette sulla strada che la porterà a compiere una scelta drammatica ma di grande valore.
Pagherà il prezzo di ogni azione commessa, e sarà un prezzo molto alto, ma nonostante questo l'autrice ha saputo regalarci un finale che allenta la stretta al cuore provocata dalle pagine precedenti, e a farci pensare che, in qualche modo, di Catena sia rimasta la parte migliore di lei oltre che una testimonianza del suo coraggio e della sua capacità di amare.

Il tema dell'abuso è trattato con la delicatezza e il rispetto necessari, così come quello della natura magica e speciale del rapporto padre-figlia.
Impossibile non provare sempre più dispiacere per il padre di Catena, mano a mano che ne facciamo la conoscenza attraverso i ricordi della ragazza.
Persino quando è in galera il ricordo del padre le dona conforto, e la paura di essere condannata a morte è stemperata solo dalla speranza di un ricongiungimento con l'unica persona che l'abbia mai amata davvero e fatta sentire al sicuro.

Il romanzo è arrivato finalista al Premio Calvino, e non faccio fatica a pensare che avrebbe meritato di vincerlo perchè con una prosa efficace, una scrittura pulita e la capcità di regalarci frasi che è impossibile non sottolineare a matita per imprimercele nel cuore, Carmela Scotti ha davvero scritto uno splendido romanzo.
Sicuramente è un'autrice della quale vorrei leggere altro, e attenderò con piacere i suoi prossimi lavori.
Consigliato soprattutto a chi ami scoprire nuove penne nostrane perchè Carmela Scotti è sicuramente una di quelle da tenere d'occhio.

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

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