Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata alla mia tappa del blogtour di "Fra me e te" di Marco Erba, edito da Rizzoli (rilegato a 16€):
La mia tappa prevede l'intervista all'autore, Marco Erba.
Ecco qui che cosa ci ha rivelato!
1) Il tuo romanzo mi è piaciuto molto, e nonostante io sia parecchio diversa dal tuo protagonista sono riuscita comunque ad identificarmi in Edo e nella sua rabbia: ci ho trovato qualcosa di me. Quanto c'è di Marco adolescente in Edo, invece?
C'è molto di me adolescente nella figura di Edo. Certo, io non sono arrivato a compiere le cose estreme che fa lui. Però anche io ero un adolescente insicuro e pieno di domande, che a volte buttava fuori tanta aggressività e tanta cattiveria ostentata per sentirsi più forte. Anche io, in alcuni periodi della mia vita, ho sentito la tentazione di buttarmi via. Ma anche io, come Edo, ho sperimentato che la vita è più forte delle ferite, che quando cadi ti rialzi sempre più avanti del punto in cui sei caduto. Anche io ho incontrato persone più grandi di me che mi hanno insegnato che la bellezza ci può davvero salvare e ho avuto amici che ci sono sempre stati e che ci sono tuttora.
2) Se dovessi descrivere Edo e Chiara con tre aggettivi ciascuno, quali sceglieresti?
E per descrivere il tuo romanzo?
Difficile trovare tre aggettivi per i due protagonisti, perché il romanzo vuole proprio raccontare del loro cambiamento. Però ci provo lo stesso. Edo: fragile, ironico, appassionato. Chiara: sensibile, fiduciosa, forte.
Per "Fra me e te" direi provocatorio (perché vuole far riflettere e vuole suscitare reazioni forti), incalzante (per il ritmo narrativo), ottimista (per la visione che alla fine emerge dell'adolescenza, un'età terribile ma meravigliosa).
3) Tratti temi molto forti ed importanti: il razzismo, il rapporto tra vita reale e vita virtuale, l'amicizia e il momento delicato della vita in cui si inizia a capire chi siamo stati da bambini e a trasformarci in chi saremo da adulti.
Qual è la difficoltà maggiore che si incontra, nel momento in cui si trattano questi argomenti in un contesto che è quello del romanzo di formazione?
In realtà non ho trovato grandi difficoltà ad inserire questi temi. Credo sia grazie al mio lavoro. Insegnare è bellissimo, perché permette di creare moltissime relazioni. Incontri tante storie, condividi tanti pezzi di strada, e la tua vita ne esce arricchita. Edo e Chiara non sono nessuno in particolare, ma sono tanti ragazzi e ragazze che ho conosciuto. Ho conosciuto ragazzi che fanno i razzisti e dicono cose terribili e che poi si rivelano le persone più buone e generose. Vedo tutti i giorni che i social influenzano le relazioni, che anche dal numero di like dipende la popolarità di una persona, che ragazze sensibili e profonde postano foto piuttosto esplicite, che non rappresentano per nulla quello che sono. Questo è il loro mondo ed è in parte anche il mio. E sono fortunato per questo, perché gli adolescenti hanno una energia travolgente che si attacca addosso anche a te.
4) Dietro ad un bravo scrittore c'è (quasi sempre) un grande lettore. Quali sono i libri che hanno influenzato maggiormente il tuo modo di pensare e di scrivere?
Sul tema dell'adolescenza mi hanno molto colpito "Bianca come il latte, rossa come il sangue" di Alessandro D'Avenia e "Acciaio" di Silvia Avallone. Ma adoro anche Niccolò Ammaniti, in particolare "Ti prendo e ti porto via" e "Io e te", una delle più straordinarie metafore dell'adolescenza che abbia mai letto.
Amo moltissimo anche i classici. Uno dei primi che mi ha catturato, tanto da passarci molte sere all'età delle medie, è stato "I promessi sposi" di Manzoni. Ho amato moltissimo anche "La luna e i falò" di Cesare Pavese. Il vertice comunque per me sono i russi: Tolstoj e Dostoevskij sono inarrivabili.
5) Sei un professore, quindi il contatto con gli adolescenti fa parte della tua vita di ogni giorno e del tuo lavoro: i tuoi studenti sono stati una fonte d'ispirazione prima o durante la stesura del romanzo?
I miei studenti sono stati decisivi. Un gruppetto di ragazze mi ha dato moltissimi spunti per costruire il personaggio di Chiara. E poi loro sono stati i primissimi lettori. Hanno letto "Fra me e te" prima che uscisse autopubblicato in formato ebook e mi hanno dato moltissimi suggerimenti, che ho spesso seguito. Credo che il romanzo sia molto migliorato grazie a loro.
6) Ti va di dirci qualcosa di più sul Marco Erba scrittore? Hai una routine di scrittura?
Scrivere è sempre stato uno dei miei sogni. La scrittura è la magia più grande che esista: bastano carta e inchiostro e la fantasia di un autore li trasforma in un mondo in cui puoi entrare anche tu.
Io generalmente faccio così. Prima mi lascio colpire da un'idea. Poi comincio a vedere i personaggi, a sentirli dentro, a vivere le loro emozioni. Poi butto giù la trama, minuziosamente, lavorando molto sui meccanismi e sul funzionamento. Poi inizio a scrivere. E lì spesso i personaggi prendono vita e a volte fanno cose che non ti aspetti.
Quando scrivo, mi ritaglio dei tempi certi, ogni giorno. Non lunghi, un'ora e mezza può bastare. Per scrivere credo che più che l'ispirazione serva la costanza e il coraggio di stare davanti al PC e scrivere, anche quando non sei ispirato al massimo. Se aspetti il top dell'ispirazione, non concludi nulla. Io preferisco scrivere la mattina presto. "Fra me e te" è nato soprattutto tra le 5 e mezza e le 7 di mattina.
7) Ultima domanda, e non può che essere questa: quale messaggio speri che arrivi a coloro che leggeranno la storia di Edo e di Chiara?
Che la bellezza può sempre vincere sulla diffidenza. Che prima delle categorie esistono le persone, e che ogni persona merita di essere conosciuta, anche se costa fatica. Che per tutti c'è speranza di riscatto, perché nessuno è gli errori che ha fatto in passato. Che vale la pena fidarsi degli altri, anche se in passato siamo stati feriti. Che in ogni persona c'è qualcosa di grande e che tutti abbiamo bisogno di qualcuno che ci aiuti a scoprirlo.
Ringrazio moltissimo Marco Erba per aver risposto alle mie domande, e a Rizzoli per l'opportunità di ospitare il blogtour di un romanzo che mi sento di consigliare veramente a tutti!
Al punto che sarebbe stato un peccato non offrire a uno di voi la possibilità di portare a casa una copia cartacea del romanzo, giusto?
Per provarci basta iscriversi a tutti i blog partecipanti, commentare tutte le tappe e mettere "Mi piace" alla pagina Facebook di Rizzoli.
Qui il modulo che vi aiuterà:
a Rafflecopter giveaway
Vi lascio anche il calendario in modo che possiate recuperare tutte le tappe:
Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3
Ely come sempre intervista bellissima, e il messaggio che vuole trasmettere l'autore è qualcosa di difficile da ricordare in ogni situazione ma molto vero.
RispondiEliminaComplimenti è un'intervista davvero molto interessante. Il tema trattato è davvero importante e il messaggio che l'autore vuole dare dovremmo sempre tenerlo tutti a mente, soprattutto in questi anni!
RispondiEliminaUna bellissima intervista, mi piace scoprire come nasce un idea e poi trasformarla in una storia, in questo caso i ragazzi sono al centro di tutto. E credo che questo libro merita tantissimo di essere letto.
RispondiEliminaBellissima intervista! Anche per me Acciaio è un libro bellissimo sull'adolescenza
RispondiEliminaUn bacio
Molto bella questa intervista. Sicuramente sarà un libro davvero interessante per il tema trattato.
RispondiEliminaDopo questa intervista davvero fantastica, "sento" il libro ancora più vicino a me e a com'ero da adolescente di quanto abbia fatto finora.
RispondiEliminaCi siamo passati tutti, in questa fase della vita..
RispondiEliminaNon è detto abbiamo vissuto tutti le stesse esperienze, ma molte sensazioni e molte riflessioni ci uniscono, e hanno segnato la nostra crescita.
E' bello vedere che abbia scelto un momento molto forte rendendolo concretamente, senza forzare né banalizzare. :)
"prima delle categorie esistono le persone, e ogni persona merita di essere conosciuta" sempre più curiosa di leggere questo libro! Bella intervista :)
RispondiEliminaCarinissima questa intervista :) Si fa sempre più interessante!
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