lunedì 29 febbraio 2016

"Al centro dell'universo" di Morgan Matson

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Al centro dell'universo" di Morgan Matson, edito da Newton Compton (rilegato a 12€):
Emily ha deciso di correre qualche rischio per trascorrere l'estate più travolgente della sua vita. Prima di Sloane, Emily non andava alle feste, parlava a malapena con i ragazzi, non aveva mai fatto niente di folle. Ma Sloane, un vero e proprio "tornado sociale", è la migliore amica che si possa avere e l'ha tirata fuori dal suo guscio. Eppure, poco prima di quella che doveva essere un'estate epica, Sloane... scompare. Lascia solo un elenco di cose da fare: tredici bizzarri punti, come per esempio: Raccogliere mele durante la notte. Va bene, abbastanza facile. Ballare fino all'alba. Perché no? Baciare un estraneo. Che cosa?! Ma senza Sloane, Emily potrà farcela? Chissà cosa potrà succedere, con tutta un'estate davanti e l'inaspettato aiuto dell'affascinante Frank Porter...

Ho letto questo libro in due sere, e se da un lato vi ho ritrovato tantissimo di già letto (ricorda TANTISSIMO "Città di carta" di John Green, e chi lo avesse letto di sicuro lo avrà notato) dall'altro è stata una lettura gradevole e distensiva.
Un romanzo molto giovane, decisamente non originale ma che mi ha riportata a quella che è stata anche la mia amicizia del cuore quando avevo qualche anno in meno di Emily e Sloane.
Stessa complicità, più o meno anche stessi ruoli (lei era decisamente più esuberante e appariscente di me), e stesso affetto.

Decisamente carina l'idea delle misteriose "cose da fare", e anche se non è nuova io mi sono divertita comunque a fare ipotesi sul significato di ogni singola voce.
Ero molto curiosa di vedere cosa sarebbe successo una volta arrivati alla fine, anche se avevo più o meno capito quale fosse il grande segreto di Sloane fin dalla scena dell'arrivo dei giardinieri all'ex-casa della ragazza a inizio volume. Sono stata molto contenta, e sottolineo molto, che stavolta ci sia stata risparmiata una malattia terminale, perchè da quando è uscito "Colpa delle stelle" è diventato un clichè irrinunciabile sviluppato sempre nello stesso modo. Grazie, Morgan Matson.
Non volendo fare nessun tipo di spoiler sulle voci della lista (vi rovinerei la lettura), vi lascio alcune considerazioni sul libro e un piccolo bonus "interattivo".

Emily compie un percorso di crescita molto interessante all'interno del romanzo, perchè impara a  vivere la propria vita da protagonista e non da personaggio-spalla.
La lista di Sloane include le sue paure, ciò che vorrebbe fare ma che non riesce ad affrontare perchè si vergogna o perchè teme di non riuscire, ciò che la intimidisce: ogni voce spuntata è un pezzetto di sè che Emily scopre, e possiamo sicuramente dire che, arrivati all'ultimo capitolo, Emily non ha scoperto solo la verità su Sloane ma ha soprattutto scoperto se stessa.

Il personaggio di Frank all'inizio mi indisponeva un po', perchè da un lato era la gentilezza e la simpatia fatta eprsona ma dall'altra non sembrava andare mai oltre la cortesia di facciata.
Si è riscattato nell'ultimo capitolo, però, anche se un grandissimo pregio lo aveva fin dall'inizio: un ottimo gusto in fatto di musica.
Grazie alla persona speciale che mi ha sorpresa con la
copia cartacea del romanzo. Le cuffie, nel caso vi piacessero,
sono di SkinnyDip London.
Quello che è un grandissimo punto di forza del romanzo, infatti, è la sua colonna sonora: Morgan Matson ha creato sette splendide playlist (le linguette viola che vedete), che rappresentano appieno le due identità di Emily e Frank e il loro completarsi a vicenda.
Quella che ho deciso di creare per voi su YouTube è la terza del libro, il Mix #7 di Frank, e potete ascoltarla tutta qui.
Frank ha gusti musicali molto simili ai miei e decisamente simili a quelli di Fratello, che ha prontamente creato le playlist del ragazzo per me.

La prosa di Morgan Matson è quella adatta a un romanzo per lettori dai tredici ai sedici/diciassette anni: scorrevole, caratterizzata da un lessico semplice e dialoghi brevi.
A tratti ho trovato leggermente dispersive alcune descrizioni, e dal punto di vista della struttura avrei gradito capitoli più brevi, ma quest'ultima cosa dipende esclusivamente dalle mie abitudini di lettura: leggo mentre mi sposto, e i capitoli brevi mi permettono di arrivare sempre alla fine prima di dovermi interrompere.
Se non avete problemi con capitoli di 40 pagine, questa critica non ha assolutamente valore.

Lo consiglio a chi non avesse letto "Città di carta" di John Green, ma anche a chi lo avesse amato al punto da voler leggere qualcosa di molto, molto simile; a chi ama le storie di primi amori adolescenziali e amicizie del cuore; a chi ha una lista di cose da fare nel cassetto.

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

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