Buon pomeriggio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "L'angelo di Marchmont Hall" di Lucinda Riley (brossurato a 11,90€):
Sono passati trent’anni dall’ultima volta che Greta è stata a Marchmont Hall, la magnifica tenuta di famiglia sulle colline del Galles. E adesso, mentre varca i cancelli al fianco di David Marchmont, nipote del suo defunto marito, non può fare a meno di chiedersi se il luogo in cui ha vissuto per tanti anni sarà in grado di dischiudere qualche squarcio sul suo passato. Dopo un terribile incidente d’auto, infatti, Greta non ricorda più nulla e rifiuta di abbandonare il suo appartamento londinese troppo a lungo, tenendo a distanza tutti quelli che hanno fatto parte della sua vita.
Tutti tranne David, l’unico amico di cui si fida e per il quale prova qualcosa che va al di là della semplice gratitudine. È stato proprio lui a raccontarle com’era la sua vita prima di quel giorno e a convincerla a trascorrere il Natale a Marchmont Hall. Ma durante una passeggiata nel bosco, ai piedi di un abete, Greta scorge una lapide e spazza via la neve che ricopre l’iscrizione. Certo non immagina che quel nome inciso sulla pietra la travolgerà con un’ondata di ricordi: le serate come ballerina di cabaret nella Londra del ’45, il sogno di sposare un ufficiale americano, l’amicizia con David, giovane comico di buona famiglia che la accoglierà a Marchmont Hall per strapparla alla miseria.
E infine il matrimonio con lo zio di David e il rapporto con una figlia che fin da piccola dà segni di forte instabilità. Ma allora perché David le ha nascosto tanti dettagli sul suo passato? Da cosa vuole proteggerla?
E' difficile recensire un romanzo come questo senza svelare troppo della storia, ma vorrei riuscire a farlo perché è un libro MERAVIGLIOSO che si gusta dalla prima all'ultima pagina.
Tutto di questa storia mi affascinava: una vita dimenticata, da riscoprire attraverso ricordi confusi che riaffiorano in modo improvviso e inconsueto e il racconto di una voce amica: una tenuta di famiglia immersa nel verde, che nasconde amori non confessati, occasioni perdute, morti improvvise e dolorose; una famiglia che ha perso molto, ma che allo stesso tempo è rimasta unita.
Ed è proprio la sua famiglia che Greta cerca disperatamente di ricordare, ma la sua mente si ostina a restare una tela immacolata, su cui si staglia solo la figura di David: suo amico al suo arrivo a Londra dopo la guerra, e suo amico ora.
Più di un amico, in effetti.
Fin dalle prime pagine Greta confessa il suo amore per David, amore non dichiarato perché in fondo come potrebbe volerla?
Non è giovanissima, anche se è una bellissima donna, ma soprattutto è come un guscio vuoto.
Nessuno vorrebbe un guscio vuoto.
Quello che Greta non sa, o meglio non ricorda, è che David l'ama.
Profondamente e appassionatamente, fin da quando era una ballerina di cabaret giovane e ingenua.
Fin da quando l'ha soccorsa nel momento più basso della sua vita, e fin da quando l'ha persa per non averle dichiarato in tempo il suo amore.
Quindi, se è vero che il romanzo è una saga famigliare che segue le vicende di quattro generazioni di persone più o meno legate a Marchmont Hall, è ancora più vero che siamo di fronte a una storia d'amore.
Quell'amore che dura decenni, che non si arrende né si affievolisce, che ama i pregi ma anche i difetti.
L'amore con la A maiuscola.
La vita di Greta ci viene raccontata come un lunghissimo e corposo flashback, intrecciato più volte al momento presente: assistiamo ai momenti belli della sua vita, come ad esempio la gioia per la nascita dei suoi due gemelli e per la loro prima infanzia, ma anche ai momenti peggiori: la morte a soli tre anni del maschio, John; le relazioni sbagliate: il rapporto ossessivo che sviluppa con la figlia sopravvissuta.
David è sempre lì, suo amico e confidente.
David ascolta, sostiene, incoraggia e soccorre quando serve: David l'ama come poche persone al mondo possono amare, insomma.
Troppe volte ho provato pena per lui, precipitato in una profondissima friend-zone che manco la fossa delle Marianne.
Certo, ha i suoi momenti felici, però sostanzialmente quello che leggerete è il racconto di come un uomo abbia amato una donna per decenni senza tentennamenti e sperando sempre che lei potesse ricambiarlo.
E' un romanzo che si legge d'un fiato, perché vorrete sapere tutto: vorrete leggere di David e scoprire se la sua carriera di comico decollerà; vorrete conoscere la figlia di Greta, Francesca, e sapere se diventerà un'attrice famosa oppure no; vorrete sapere se Greta e Ava, la nipote nata dopo la sua perdita di memoria, riusciranno a conoscersi "davvero".
Ma soprattutto vorrete sapere se David e Greta finiranno insieme oppure no, perché Lucinda Riley è bravissima a tenerci sulle spine fino all'ultima pagina.
La prosa di Lucinda Riley è ineccepibile, e l'edizione italiana è davvero molto curata.
Applauso a Giunti anche per la copertina, che mi piace moltissimo: finalmente niente faccione e niente titoli assurdi, visto che stavolta HA SENSO, riferito alla storia e a un particolare passaggio del romanzo.
Colgo anche l'occasione per segnalare agli amanti dell'autrice (e dei suoi libri) che a Gennaio arriva il secondo volume della serie aperta dal bellissimo "Le sette sorelle".
Manca un bel po', lo so XD
E nel mentre, vi consiglio davvero con tutto il cuore e tutto il mio entusiasmo di lettrice di leggere questo libro. Leggetelo, amatelo, conservatelo. E poi rileggetelo ;)
Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3
Ho confrontato le copertine di “L’angelo di Marchmont Hall”, nelle sue edizioni inglese, tedesca, norvegese… più qualche minima considerazione sul romanzo.
RispondiEliminaSe ti interessa: https://goo.gl/hRXNTf
Grazie della segnalazione <3
EliminaSto facendo la corte a questo libro da quando l'ho scoperto! *____*
RispondiEliminaDavvero bello, mi ha presa fin dall'inizio!
EliminaLa storia di questa famiglia fa concorrenza a "Beautiful", dico solo questo XD
Non ho letto nulla di questa autrice, quindi dopo la tua recensione correrò ai ripari!!! Baci
RispondiEliminaTi consiglio questo perché è un bellissimo autoconclusivo, e contiene molti elementi che mi piacciono: è una saga famigliare, ma anche una storia d'amore tormentato e con molti scheletri nell'armadio sparsi qua e là :)
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