Da quest'anno, il blog ospita le recensioni di Veronica Lempi, già collaboratrice de Gli Amanti dei Libri. Ecco cosa ha pensato di New York è una finestra senza tende di Paolo Cognetti (Laterza)!
New York è una finestra senza tende è una guida spirituale, itinerante, storica e ludica - anche, della Grande Mela. Una guida per chi viaggia, realmente o con l’immaginazione, dove il gate di partenza è in aeroporto o sulla poltrona del salotto.
Una guida di viaggio, creata da viaggi.
Otto capitoli in cui la città del “tutto è possibile” per antonomasia, viene messa a nudo e raccontata in tutte le sue sfumature. Un libro come un palazzo, di cui il titolo è la porta d’ingresso, l’atrio l’introduzione: accogliente e meraviglioso descritto da immagini e sensazioni, in cui Paolo Cognetti racconta come per cinque mesi il volo Milano-New York abbia descritto la sua routine itinerante. Ogni capitolo è una finestra - senza tende, naturalmente - da cui osservare e scoprire segreti, intimità e aneddoti contemperante o passati delle zone di New York.
Si parte da Brooklyn Heights e Dumbo, per poi passare al Lower East Side, a Midtown Manhattan con Little Italy e China Town; il Greenwich Village e l’East Village. Poi c’è Park Slope, Williamsbourg, Carroll Gardens e per finire la cinematografica, colorata, utopica e luccicante Coney Island.
Quella che Cognetti racconta è una New York inedita, dove solo i colori, gli odori e i suoni, sono quelli più famosi al mondo. Poco spazio ai Mc Donald’s e ai donuts. Tanto ai sentimenti e alla voglia di scoprire il vivo di una città che una storia ce l’ha, eccome, è semplicemente diversa da tutte le altre.
Cognetti insegna, discretamente e tra le righe, come innamorarsi di New York evitando di utilizzare i canoni di apprezzamento delle città europee. A New York si apprezzano le storie di vita, i momenti di cambiamento - veloci e infiniti-, le abitudini quotidiane e i segni del tempo di una città tanto giovane quanto vissuta.
L'autore accompagna i lettori in una vera e propria esplorazione sociologica, che coinvolge luoghi e volti, dove protagonista è il genere umano con i suoi vizi, i suoi pregi, i suoi difetti, le sue rinunce; in un viaggio tra le continue evoluzioni di una società che non si è trovata ad essere lì, ma che è giunta, si è composta, modificata, sostituita, evoluta negli anni e negli spazi. Spiega e fa conoscere a chi legge chi sia il “vero newyorkese”, raccontandoci come non significa avere antenati e origini inscritte nel territorio, ma far parte di una città e di uno spirito condiviso.
In New York una finestra senza tende, l’autore cammina tra le vie degli isolati, ricorda momenti vissuti in prima persona e riporta aneddoti e nozioni tratte dalle vite degli autori più affezionati alla città, per origine o per vissuto. Aiuta la mente di chi legge a viaggiare, farsi trasportare e prendere confidenza con gli spazi. Cita chiese, locali, metropolitane e palazzi. Invita a visitare i luoghi descritti con un occhio attento e curioso, come quello di chi, di fronte ad una finestra senza tende, non riesce a fare a meno di guardare dentro e capire cosa sta accadendo.
Forse è più semplice leggere New York è una finestra senza tende per chi già, almeno una volta, è stato in città. O per chi sta programmando un viaggio.
Per non perdere la veridicità e l’essenza del contenuto del libro.
Cognetti è un realista, e qui diventa anche un impressionista.
New York è una finestra senza tende di Paolo Cognetti (Laterza) è in libreria, al prezzo di copertina di 14€.
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