Dispense, armadi, cassetti perfettamente organizzati grazie ai suggerimenti della fatina giapponese più ordinata al mondo: Marie Kondo.
Eterea e leggiadra, si è fatta strada nelle case di tutto il mondo grazie al suo manuale bestseller, Il magico potere del riordino (Vallardi), caso editoriale dell'anno e tutt'ora di grande successo.
Abbastanza da pubblicarne un secondo, 96 lezioni di felicità (Vallardi), e da riproporre i concetti del suo esordio anche in chiave manga, con la dolce storia di Chiaki tra appartamenti disordinati e affascinanti vicini di casa. Quelli che non hai mai nella vita vera, ma in La magia del riordino (Vallardi) c'è, e con lui anche un lieto fine.
Insomma, basta avventurarsi in libreria, o al supermercato, e la magia del riordino - e della pulizia, è utile sottolinearlo - sembra essere davvero a portata di mano.
Il metodo #konmari insegna ad abbandonare il superfluo, dimenticarsi dell'accumulo e concentrarsi su ciò che riempie la vita di gioia. Via gli abiti che non fanno sentire a proprio agio, via le vecchie scartoffie, via quell'inutile gadget culinario che, ammettettelo, non avete mai nemmeno estratto dalla confezione. Spazio a quel vestito che vi fa sentire sexy, ai libri che vi hanno fatto battere il cuore, alle foto che volete riguardare negli annia venire (debitamente riposte in album o scatole adeguate).
Era solo questione di tempo perchè si iniziasse a parlare di televisione, e non ha stupito nessuno l'annuncio di una serie Netflix che vedesse Marie Kondo immersa fino al collo nel disordine di normali famiglie sparse per gli Stati Uniti.
Facciamo ordine con Marie Kondo ha debuttato sulla piattaforma mondiale il primo gennaio, ma è davvero il programma che ci si aspettava?
Sì... e no.
Sebbene il metodo #konmari sia al centro della struttura narrativa di ogni puntata, ha purtroppo prevalso la tendenza allo psicodramma tipica di questo format oltreoceano: è un attimo che si abbandoni la spiegazione delle tecniche di Marie Kondo per dedicare minuti interi a quella che diventa una seduta di psicoterapia di gruppo (gratuita) per famiglie.
Per chi fosse interessato a riordinare, e al farlo seguendo i consigli di quella che ne è diventata il baluardo, restano preferibili i libri, dei quali il manga costituisce una perfetta e più che esaustiva sintesi: restano i concetti chiave, spariscono le numerose ripetizioni che caratterizzavano il primo manuale (disponibile anche su Audible).
Se invece non dite mai di no al gusto trash della psicologia spicciola, non resterete delusi: qui abbonda, ben più di quanto sarebbe stato necessario.
Resta il potere di Marie Kondo, che non si limita a dire "buttate via tutto" (anche se, vedendo certe case, ve ne verrà voglia) ma anzi, insegna cosa conservare e perchè.
E se è vero che all'ordine esteriore corrisponde una dose uguale di pace interiore, forse vale la pena provarci: è difficile trovare qualcuno che sembri più in pace con se stesso della tenace giapponesina attualmente in tour a New York, impegnata a riordinare le sedi di ogni rivista indossando abiti da sogno firmati Phillip Lim e Proenza Schouler.
Riordinare paga. Eccome.
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