Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Fidanzati dell'inverno" di Christelle Dabos, edito Edizioni e/o (brossurato a 15€):
L’Attraversaspecchi è una saga letteraria in tre volumi che mescola Fantasy, Steampunk e Belle Époque, paragonata dalla stampa francese alle saghe di J.K. Rowling e Philip Pullman. Fa da sfondo un universo composto da 21 arche, tante quanti sono i pianeti che orbitano intorno a quella che fu la Terra. La protagonista, Ofelia, è originaria dell’arca “Anima”; una ragazza timida, goffa e un po’ miope ma con due doni particolari: può attraversare gli specchi e leggere il passato degli oggetti. Lavora come curatrice di un museo finché le Decane della città decidono di darla in sposa al nobile Thorn, della potente famiglia dei Draghi. Questo significa trasferirsi su un’altra arca, “Polo”, molto più fredda e inospitale di Anima, abitata da bestie giganti e famiglie sempre in lotta tra di loro. Ma per quale scopo è stata scelta proprio lei? Tra oggetti capricciosi, illusioni ottiche, mondi galleggianti e lotte di potere, Ofelia scoprirà di essere la chiave fondamentale di un enigma da cui potrebbe dipendere il destino del suo mondo. Fidanzati dell’inverno è il primo capitolo di una saga ricca e appassionante che sta conquistando migliaia di lettori giovani e adulti.
Primo capitolo di una serie che mi ha già conquistata, una delle poche (ahimè) letture fatte in questo 2018 davvero capaci di tenermi seduta e con la testa tra le pagine, complice anche il mio ritrovare al suo interno lo spirito sognante e leggero della Belle Époque.
Ma andiamo con ordine, perchè Christelle Dabos ha costruito il suo romanzo, apripista di quella che ora, lo so, sarà una delle trilogie più amate e attese dai lettori, giocando con moltissimi elementi del fantasy tradizionale, con una strizzata d'occhio alla tecnologia retrò e dal sapore magico della letteratura steampunk e delle Oscure Materie di Philip Pullman (ve lo ricordate, l'aletiometro di Lyra? Ecco, riesco senza difficoltà ad immaginarne uno tra le mani di Ofelia).
Impossibile non dire due parole sul mondo in cui Ofelia si muove, un mondo in cui la società è distribuita (socialmente e fisicamente) su 21 arche, sostanzialmente delle grandi città "fluttuanti", e in cui gli abitanti di ciascuna arca hanno uno specifico ruolo e dono da coltivare.
Ofelia, dell'arca "Anima", è un'animista: in parole povere, sa leggere la storia passata di ogni oggetto che tiene tra le mani, oltre a saperlo aggiustare.
Animista e Lettrice, quindi, e una delle migliori.
È tanto brava a utilizzare il suo dono quanto è goffa e riservata nella vita di ogni giorno, il viso nascosto da un paio di grandi occhiali e da una sciarpa avvolta a più giri attorno al collo.
È la custode del museo della sua arca, e la curiosità fa sì che spesso accarezzi i cimeli da cui è circondata per scoprirne la storia, incoraggiata nella sua passione anche dallo zio, forse il membro della sua numerosa famiglia con il quale ha più interessi in comune.
Certo non si aspettava di trovarsi promessa in sposa a un uomo come Thorn, funzionario di un'arca distante e dalla fama sconfortante: Polo è fredda, isolata, e i suoi abitanti sono cacciatori spietati.
Uno dei motivi per i quali questo matrimonio è fonte di sorpresa e turbamento, per Ofelia, è che secondo tradizione le unioni tra membri di arche differenti sono rare, e motivate solo dalla necessità di sancire alleanze. Ma qual è il vero scopo del matrimonio tra Ofelia e Thorn?
E soprattutto, quali peripezie dovranno affrontare insieme?
Una cosa è certa, Christelle Dabos non è caduta nella trappole di propinare ai lettori il solito fantasy a tinte rosa, anzi. Ofelia ricorda più un'Hermione Granger pre-makeover, con la chioma scarmigliata, gli occhiali tondi e lo straordinario acume, e Thorn... Thorn non parla molto, ma il suo passato tormentato e il carattere deciso e determinato ve lo faranno amare, sempre più a ogni pagina voltata.
I due non si amano a prima vista, anzi! Si scontrano spesso, e le scintille che ne derivano mi hanno fatto apprezzare ancora di più l'evolvere della loro relazione.
I loro destini sono legati e intrecciati più a fondo di quanto si sarebbe potuto immaginare, e non è solo una questione d'amore, anzi... divorerete le 500 pagine di questo romanzo anche grazie all'evolversi inaspettato e mai scontato del loro rapporto.
Ho sicuramente ritrovato nella loro storia qualcosa dell'alchimia sempre crescente tra Lyra e Will nella saga di Philip Pullman, sebbene in chiave leggermente più matura.
Un cast di personaggi di contorno di tutto rispetto rende la lettura di "Fidanzati dell'inverno" intrigante e coinvolgente, perchè su Polo nessuno è davvero come appare, e non mancano figure losche e ambigue dalle quali i nostri protagonisti dovranno guardarsi le spalle.
E che dire della prosa, scorrevole e allo stesso tempo elegante, o dei dialoghi, scoppiettanti e dal sapore cinematografico?
Semplicemente perfetto: cinque stelle piene.
Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3
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