Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La Giornata della Memoria si avvicina, e oggi voglio segnalarvi tre letture che ho avuto modo di fare - e apprezzare - in queste settimane:
Dalla vicenda di Oskar Schindler, il giovane industriale tedesco che salvò la vita di migliaia di ebrei durante la persecuzione nazista, Steven Spielberg ha tratto "Schindler's List", un film che non si può non vedere almeno una volta nella vita. Amante del lusso e delle belle donne, considerato da molti un collaborazionista, Schindler riuscì a sottrarre uomini, donne e bambini allo sterminio, impiegandoli nella sua fabbrica come personale necessario allo sforzo bellico: un'operazione rischiosa, con la quale mise in pericolo la propria vita. Assolutamente da riscoprire in libreria questo mese, nella bellissima nuova edizione firmata Frassinelli (rilegato a 18,50€)!
Una novità è invece quella portata in libreria da Piemme (insieme a "Ti scrivo da Auschwitz" di Ellis Lehman e Shulamith Bitran, che avevo recensito qui), "Il bambino del treno" di Paolo Casadio (rilegato a 17,50€), che racconta la storia del casellante Giovanni Tini, tra i vincitori del concorso da capostazione, dopo essersi finalmente iscritto al pnf, e del suo arrivo alla stazione di Fornello, nel giugno 1935, insieme alla moglie incinta. Attorno a loro, solo le montagne, ed è lì che crescerà suo figlio Romeo, fino al giorno in cui, nel dicembre del 1934, padre e figlio vedranno passare un treno carico di uomini, donne e bambini diretto in Germania.
È un romanzo molto intenso, che racconta la realtà rurale di inizio Novecento che oggi tendiamo a dimenticare e la consapevolezza che ogni scelta comporta delle conseguenze.
Alcune più spaventose di quanto potremmo mai immaginare.
Ultimo, ma forse il più singolare del gruppo, è "Le assaggiatrici" di Rosella Postorino, edito Feltrinelli (brossurato a 17€): l'autrice, ispirandosi alla storia vera di Margot Wölk (assaggiatrice di Hitler nella caserma di Krausendorf), racconta la vicenda di Rosa, una delle tante ragazza tedesche incaricate di assaggiare il cibo destinato a Hitler - che nel 1943 vive ormai nella costante paura di essere avvelenato, solo una delle sue numerose paranoie.
Certo, in un momento in cui il resto del paese muore di fame, la garanzia di tre pasti caldi al giorno è allettante, ma come convivere con la consapevolezza che un mostro è ancora vivo anche grazie a te? E come continuare a sentirsi una persona, quando ti viene ricordato ora dopo ora che sei soltanto uno strumento nelle mani del regime? È in questo contesto che Rosa si troverà persino a stringere un legame speciale con il loro nuovo comandante, Albert Ziegler.
È un romanzo che offre al lettore una profonda riflessione sull'istinto di sopravvivenza insito nell'animo umano, sulla femminilità e sul bisogno di restare attaccati, anche in mezzo all'orrore, a tutto ciò che ci rende umani.
Non ho voluto presentarvi una carrellata di titoli presi pari pari dalle cartelle stampa ma solo quelli che avevo effettivamente letto, e quest'anno sono questi.
Torno a consigliarvi anche "La pianista di Auschwitz" di Suzy Zail, edito Newton Compton, letto nel 2016 e che avevo davvero apprezzato (la recensione è qui), e classici moderni come "L'amico ritrovato" di Fred Uhlman, che mi ha commossa moltissimo sia in lettura che in rilettura e che trovate nell'Universale Economica Feltrinelli.
Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3
Ma sai che ho un dubbio?
RispondiEliminaEro molto curiosa per "Le assaggiatrici" ma ho visto che la storia è la sorella quasi gemella di "Al servizio di Adolf Hitler"...
Credo che quello di NC sia la risposta alla proposta di Feltrinelli XD
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