giovedì 21 dicembre 2017

Best of 2017: i quindici libri (di carta) del cuore

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
Dicembre è il mese dei bilanci annuali, e oggi voglio svelarvi quali siano i quindici libri di carta più belli che ho letto nel 2017 - seguiranno ebook e audiolibri!
Non è stato affatto facile stilare questa lista, e i titoli non sono in ordine di preferenza:
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"Pickup Notes" di Jane Lebak, che è stata una scoperta tenera e appassionante fatta per puro (e fortunatissimo) caso, visto che questo romanzo YA in Italia non lo conosce praticamente nessuno.
C'è la musica classica, c'è il rock che ci mette lo zampino, ci sono amici veri e parenti serpenti, oltre a un tenero, tenerissimo primo amore che balbetta un po' ma che, a parte questo, fa davvero battere il cuore più veloce.
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"Tutti i nostri oggi sbagliati" di Elan Mastai, edito Sperling & Kupfer, è uno dei romanzi più singolari scoperti negli ultimi dodici mesi. Un mix di fantascienza e distopia, una prosa degna della literary fiction e un protagonista nel quale è facile ritrovarsi - soprattutto per tutto ciò che non è, nonostante le aspettative di chi lo circonda - lo rendono un libro unico nel suo genere, davvero imperdibile.
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"Il collezionista di conchiglie" di Anthony Doerr, edito Rizzoli, è stata una lettura veloce ma tutt'altro che superficiale, anzi. Questi racconti mi sono entrati nel cuore, e mi tornano in mente a distanza di mesi perchè Doerr ha davvero quella marcia in più che lo rende un autore capace di penetrarti nel profondo, con le sue parole e i suoi personaggi solo apparentemente semplici e diretti, in realtà portatori di significati profondi e diversi per ognuno di noi.
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"Un'estate per sempre" di Alice Adams perchè non so resistere ai romanzi corali e a personaggi che si incontrano ragazzini e si abbandonano adulti. È proprio quello che accade con i protagonisti di questo romanzo edito Mondadori, che meritava tanta attenzione in più perchè racchiude tutto: l'amicizia che dura e quella che finisce, i primi amori e quelli che ci mettono una vita a definirsi, le seconde occasioni, le sconfitte, i successi... Ci si ritrova in questo o in quest'altro personaggio pagina dopo pagina, e si arriva all'ultima desiderandone altre cento.
"One" di Sarah Crossan, edito Feltrinelli, ha avuto un ruolo fondamentale quest'anno: mi ha spalancato le porte del mondo dei romanzi in versi.
Ne ho letti altri, dopo, amandoli tutti, ma questo è uno di quelli con una marcia in più perchè racconta la storia di due gemelle siamesi, Grace e Tippi, che arrivate all'adolescenza per la prima volta si avventurano a scuola, invece di studiare a casa, e affrontano per la prima volta il contatto costante con i loro coetanei. Da leggere se avete amato "Wonder" e "Melody", e fatelo con i fazzoletti a portata di mano perchè questo dà una bella strizzata al cuore.
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"La distanza tra le stelle" di Lily Brooks-Dalton, edito Nord, era uno dei romanzi che attendevo con maggior trepidazione e che, quando ho visto arrivare a #casaDevy a sopresa e con qualche giorno di anticipo, mi ha fatto saltare di gioia. Lo spazio, i ghiacci, i personaggi curiosi e irripetibili che fanno capolino dalle pagine di questo romanzo mi hanno fatto compagnia per un bellissimo fine settimana, e se vi fosse sfuggito tra le altre uscite cercatelo: ne vale la pena!
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"Ho taciuto" di Mathieu Menegaux è IL LIBRO CARTACEO DEL 2017 e lo scrivo in maiuscolo perchè se stessimo chiacchierando davanti a un cappuccino alzerei la voce in tono enfatico per dirvelo. Per il terzo anno consecutivo il mio libro cartaceo dell'anno è edito Bompiani, segno che la mia anima gemella si nasconde tra i loro lettori retribuiti o tra i loro editor, a scelta.
Un intenso e drammatico viaggio nella vita di una donna che, vittima di stupro, si trova incinta e con ment e ecuore in pezzi. Una caduta a spirale senza possibilità di frenata, un viaggio senza ritorno in cui non ci sono vincitori nè vinti e in cui perdono tutti, qualcuno persino la vita, ma che colpisce per la capacità dell'autore di carpire così bene la natura femminile. Da donna, mi sono ritrovata e mai avrei pensato fosse stato scritto da un uomo, mentre ahimè, quest'anno ho letto tantissimi romanzi con voce narrante maschile scritti da donne in cui la cosa era palese.
Non è una lettura facile, ed è una storia dolorosa, ma è un romanzo che va letto.
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"Ogni piccola bugia" di Alice Feeney, edito Nord, è il thriller del cuore, quest'anno. La Feeney si mangia praticamente tutti, ed il suo è uno di quei romanzi che chiudi convinto che ancora ti sfugga qualcosa, che trovi una volta riletto. Una prosa impeccabile e una buona traduzione lo rendono una lettura che si divora tutta d'un fiato e con tanta, tantissima ansia - ma quella bella, non quella che ti assale quando credi di aver dimenticato il forno acceso - e non vedo l'ora di leggere altro, di quest'autrice che ha saputo soprendermi fino all'ultima pagina.
"La piccola libreria dei cuori solitari" di Annie Darling, edito Sperling & Kupfer, ha soddisfatto la mia voglia di una lettura frizzante, divertente, romantica e che parlasse dritto al mio cuore di lettrice.
Aprire una libreria è il sogno di quasi ogni lettore, e questa serie che racconta le avventure - e disavventure - di quattro singolari librai è semplicemente adorabile. Recuperatela durante le feste, e vi butterete subito sul secondo volume appena finito il primo. Ne sono sicura.
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"Diabolic" di S.J. Kincaid, edito anch'esso Mondadori e anch'esso finito in un buco nero, ed è davvero un peccato perchè è il primo volume di un serie strepitosa, in cui il secondo volume è anche meglio del precedente - cosa che succede di rado - e che avrebbe conquistato i fan della distopia, se solo avessero saputo della sua esistenza. Chrysalide sforna un bel romanzo dietro l'altro ma gira e rigira viene data visibilità solo a Cassandra Clare, quindi io ve lo dico: tenete gli occhi aperti, perchè l'anno prossimo arrivano COSE BELLE per Chrysalide e non vorrete perdervele ;)
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Di questo romanzo avete trovato sia la recensione che la tappa del blogtour, e ve lo avevo segnalato su Instagram come il romanzo preferito di Marzo.
"Una perfetta sconosciuta" di Alafair Burke, edito Piemme, è il thriller psicologico che mi sento di consigliare tra tutti quelli letti e recensiti nell'anno, perchè è quello in cui effettivamente ho sentito la tensione. È quello che mi ha dato il brivido del thriller, oltre a personaggi disturbanti e all'atmosfera inquietante trovata in tanti altri romanzi che però non mi tenevano sul bordo della sedia. Non credo che un thriller non possa essere ricco di tensione e allo stesso tempo avere una forte connotazione psicologica, perchè alcuni autori ed autrici ne sono capaci - e Alafair Burke è una di loro.
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Questo libro è stato quello per cui ho ricevuto più messaggi in direct su Instagram quest'anno, ed è stato un autoregalo che avevo deciso di farmi in una giornata no.
Divertente come le migliori commedie romantiche angloamericane, se avete amato "Notting Hill" o "Love Actually" è il vostro titolo. "Ti sposo per caso" di Denise Grover Swank, edito Piemme, è divertente, romantico, frizzante e primo capitolo di una serie che spero esca per intero perchè mica mi basta aver conosciuto Megan e Josh: io voglio conoscere tutti quanti!
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La storia di Blue, Gansey e i Ragazzi Corvo mi ha affascinata da subito, e poco importa che in Italia sia una serie interrotta: ho recuperato in estate la lettura dei primi tre volumi della serie, e voglio assolutamente leggere il quarto perchè devo scoprire come va a finire per il mio amato Gansey.
"Raven Boys" di Maggie Stievfater, edito Rizzoli, è comunque ancora reperibile e chissà, magari con l'arrivo della serie TV si penserà ad un rilancio.
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"A 15 anni sei troppo vecchio" di Markus Zusak segna il debutto dell'autore, e Frassinelli ha portato in libreria la trilogia dei fratelli Wolfe quest'anno. Cameron mi è entrato nel cuore, e non vedo l'ora di recuperare il terzo e ultimo volume che ancora mi manca, perchè devo assolutamente scoprire come finisce la sua storia - e quella del fratello Ruben!
Chiudiamo con una nota poetica, nel vero senso della parola: Milk & Honey di Rupi Kaur, autrice di poesie davvero sensazionale e della quale aspetto con ansia l'uscita della seconda antologia, è stata portata in Italia da tre60 e il suo è uno di quei volumi che parlano dritti al cuore di chiunque, nella vita, abbia subito una delusione d'amore. Di chiunque abbia dovuto superare il dolore della perdita, la nostalgia di chi non c'è più e la paura di non riuscire a ricostruirsi e a costruire un futuro diverso da quello immaginato. Incontrare l'autrice è stato emozionante, e se ancora non l'avete sul comodino provvedete immediatamente.

E voi, quali sono stati i libri più belli del vostro anno?
Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

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