Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Le fragilità del cuore" di Susan Elizabeth Phillips, edito Leggereditore (brossurato a 16€) in uscita il 30 Novembre:
Annie Hewitt è un’attrice con poca fortuna, arrivata a Peregrine Island nel bel mezzo di una violenta tempesta di neve. Avvilita e al verde dopo aver speso tutti i risparmi per esaudire gli ultimi desideri della madre malata, non le rimane altro che una fastidiosa polmonite, due valigie rosse piene di burattini e un vecchio cottage, dove si nasconde una misteriosa eredità che potrebbe risollevare le sue finanze. Ma le giornate a Peregrine saranno tutt’altro che semplici per lei: destreggiandosi tra una vedova solitaria, una bambina muta e degli isolani ficcanaso, Annie scoprirà di essere impreparata ad affrontare la vita su quell’isola così fredda, selvaggia e inospitale. A complicare il tutto, l’inaspettato incontro con Theo Harp, l’uomo che le aveva spezzato il cuore quando entrambi erano solo adolescenti, diventato oggi uno scrittore solitario di romanzi horror. Ma quell’uomo sarà ancora temibile come lei ricorda o sarà una persona nuova? Intrappolati insieme in un’isola innevata al largo della costa del Maine, Annie non potrà più scappare dal passato e dovrà decidere se dare ascolto alla sua testa oppure al suo cuore...
Ironia, passione e mistero per una storia emozionante e ricca di sorprese.
Premessa: non è il tipico romanzo di Susan Elizabeth Phillips.
È più cupo, meno gioioso e meno romantico. Va detto, perchè se iniziate la lettura aspettandovi questo vi trovate completamente spiazzati e basterebbe il primo 25% del romanzo a farvi desistere.
E invece bisogna farlo, perchè "Le fragilità del cuore" è un ltro buon romanzo di quella che è una delle autrici romance più amate: è solo "diverso".
Ma andiamo con ordine: ad aprire le danze è Annie, attrice fallita ma abile ventriloqua, che ha la stramba abitudine di parlare con i suoi burattini anche nella sua testa mentre questi ultimi sono ben conservati in valigia.
Conversa con loro (ehm, con se stessa...) per combattere la solitudine, e come darle torto? La madre, una donna niente affatto facile, è morta lasciandole come unica eredità un fastidioso contratto che le impone di passare del tempo in un cottage sperduto nel nulla per non perderne l'usofrutto, e in cui sembra sia nascosto qualcosa di valore che potrebbe darle una mano finanziariamente.
Ma Annie non sa cosa sia, o dove sia.
In tutto questo, arriva al cottage sull'isola nel momento peggiore, nel gelo dell'inverno e una delle prime persone che incontra è Theo Harp.
Ex-amore adolescenziale, il ragazzo che l'ha ferita più di tutti e che ora scrive storie horror che la terrorizzano: non esattamente la gradevole compagnia che avrebbe scelto, potendo.
Forse, però, la convivenza forzata permetterà loro di riavvicinarsi... oppure no?
Annie mi è piaciuta. Mi ha ricordato (in alcuni tratti) Sugar Beth di "Odio quindi amo" - precedente romanzo dell'autrice - e soprattutto mi ha affascinato il suo modo di creare rumore attorno a sè là dove ci sono solo solitudine e silenzio.
I suoi burattini altro non sono che proiezioni dei vari aspetti del suo carattere, e dialogando nella sua mente con uno o con l'altro Annie, in realtà, calma se stessa e ragiona con maggiore serenità.
Mi è piaciuto che il male che le ha fatto Theo in passato non venisse dimenticato in cinque minuti, ma che i due dovessero riavvicinarsi piano piano: niente instaLove, per loro due, ma piuttosto una piccola fiammella che prende corpo pagina dopo pagina.
Theo è forse uno dei protagonisti più cupi dell'autrice, e mi è piaciuto proprio per questo. Capitolo dopo capitolo, i motivi della sua passata arroganza e cattiveria vengono a galla e nonostante non tutto si possa perdonare, è sicuramente più facile per Annie (e per noi) comprenderne la natura tormentata e decidere se dargli o no una seconda chance.
Dicevo all'inizio che è un romanzo diverso, ma nel mio caso è stata una bellissima scoperta: non mi aspettavo un romanzo così da un'autrice che di solito conquista per la leggerezza e l'umorismo, e invece ha saputo stupirmi con personaggi pieni di sfaccettature e una storia ricca di misteri da svelare.
L'amore, la passione, il desiderio: questi elementi non mancano, nemmeno al rapporto di - apparentemente - difficile lettura tra Annie e Theo, ma è una passione più oscura, e in un certo senso più vera, che nasce anche dall'accettare tutto ciò che, nell'altro, non è particolarmente attraente (come il passato da bullo di Theo, per esempio... io ve lo dico, all'inizio del romanzo vorrete prenderlo per le spalle e dargli una bella scrollata).
Consigliatissimo: anche stavolta Susan Elizabeth Phillips ha colpito nel segno.
Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3
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