Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Volevo essere la tua ragazza" di Meredith Russo, edito Newton Compton (ebook a 2,99€) in uscita il 28 Settembre:
Amanda Hardy si è appena trasferita, e nella nuova scuola non conosce ancora nessuno. Vorrebbe farsi dei nuovi amici, ma ha un segreto, e per mantenerlo non deve dare troppa confidenza a nessuno. Almeno questo è il suo proposito. Ma quando incontra il dolce e accomodante Grant, Amanda non può fare a meno di lasciarlo entrare, poco alla volta, nella sua vita. Man mano che trascorrono il tempo insieme, Amanda si rende conto di quante cose si sta perdendo nel tentativo di tenere al riparo il proprio cuore. Giorno dopo giorno si ritrova a voler condividere con Grant tutto di se stessa, compreso il suo passato. Ma è terrorizzata all’idea che, una volta saputa la verità, il ragazzo non sarà in grado di vedere oltre, e si allontanerà per sempre. Qual è il terribile segreto che Amanda non vuole rivelare? Un nome: Andrew. È il nome con cui Amanda era conosciuta nella vecchia scuola e nella vita che ha rinnegato. Ma davvero la verità può avere un prezzo così alto?
Bellissimo.
L'ho iniziato sul treno Milano-Bergamo e ho rimpianto che si trattasse di un viaggio lungo solo un'ora, perchè avrei voluto leggerlo fino alla fine.
Amanda arriva a Lambertville, pronta a iniziare da capo: dopo anni di silenzio, infatti, il padre le ha aperto le porte di casa sua e quindi eccola qui.
In una piccola cittadina di provincia, un po’ bigotta e senza grandi attrattive (come tutte le piccole cittadine di provincia del mondo, del resto), ma ad Amanda non importa.
Il suo obbiettivo è quello di finire il liceo e sfruttare la scusa del college per trasferirsi molto, molto lontano.
Lontano dal padre assente, dalla madre che ha già dovuto sopportare tanto, e dalla persona che Amanda si è lasciata dietro tre anni fa su un letto d’ospedale: Andrew.
Sì, perchè Amanda non è nata così, ma nonostante la biologia fosse inflessibile riguardo la sua identità maschile, lei non ha mai avuto dubbi: dentro, nel suo cuore e nella sua testa, era una ragazza.
Il conflitto tra desideri e realtà è stato così doloroso da tentare il suicidio, ma ora, interventi e psicoterapia alle spalle, Amanda è finalmente se stessa.
Certo, nei suoi piani di fuga e reinvenzione non era previsto che sulla sua strada trovasse Grant: spiritoso, alla mano, dolce e capace di farla sentire viva come mai prima.
Ma sarà in grado di accettare “tutta” Amanda?
Un romanzo difficile e doloroso, che tocca il tema difficile della transizione e del cambio d’identità sessuale in quella che è una fascia di popolazione in crescita esponenziale: quella degli adolescenti.
Ammetto che all’inizio mi ero stupita, credendo che il percorso che porta al cambio di sesso fosse riservato ai maggiorenni e che richiedesse molto più tempo (se pensiamo a quanti interventi e farmaci servono per portarvi a un cambio completo, e i tempi di recupero in mezzo, tre anni sembrano pochi), ma documentandomi ho effettivamente dovuto ricredermi.
Forse perchè oggi si prende coscienza prima della propria sessualità e perchè è possibile leggere testimonianze ed articoli sull’argomento che aiutino a chiarirsi le idee, forse perchè i tempi sono cambiati e viviamo con il piede sull’acceleratore, sta di fatto che ci sono molti, moltissimi Andrew là fuori.
E proprio per questo sarebbe bello che “Volevo essere la tua ragazza” non venisse targettizzato come un mero romanzo YA, perchè credo sia una lettura importante ed emozionante a ogni età, e caratterizzata da molteplici piani di lettura.
Non abbiamo solo un’adolescente alla ricerca e scoperta di sè, alle prese sì con una sfida difficile ma anche con la quotidianità che caratterizza la vita di ogni suo coetaneo (lo studio, le amiche, le feste, trovare un abito giusto per le feste di cui sopra…), inclusa la difficile gestione del primo amore.
Amanda non s’illude che il suo sentirsi ed essersi sempre sentita una ragazza basti in automatico, e anzi, riflette spesso su come e se introdurre l’argomento, perchè se c’è una cosa che manca in questo romanzo - e che lo rende un piccolo gioiello - sono i clichè.
Soprattutto il clichè del “basta l’amore, il resto non importa” perchè insomma, nella vita reale importa eccome.
Come si intuiva già dalla trama, la verità su Amanda viene a galla, e l’autrice si merita un applauso per non aver optato per una delle due soluzioni più scontate del romanzo (di cui la prima poteva essere Grant che dichiara a pieni polmoni che non gliene importa nulla, bacio e dissolvenza - bello, eh, ma stiamo parlando di un diciottenne: è ovvio che importa, se la ragazza che ti piace fino a tre anni fa aveva i genitali uguali ai tuoi - e la seconda un rifiuto secco con scena di chiusura tristissima, molto drammatica e coronata da un suicidio, stavolta andato a buon fine - che poteva aprire la discussione sul numero in crescita di ragazzi in crisi d’identità di genere che ogni anno si tolgono la vita, ma che credo avrebbe tolto qualcos aal percorso di Amanda nel romanzo), ma averci invece regalato un finale pressochè perfetto, semplice, pulito da ogni fronzolo e che apre tutta una serie di nuove opportunità e strade per Amanda.
Nota a lato dedicata a Grant, perchè due parole se le merita: il suo personaggio mi è piaciuto moltissimo. Quando conosce Amanda porta nel cuore il rimpianto e il dolore lasciato dalla morte di Tommy, suo carissimo amico uccisosi perchè vittima di bullismo e incapace di andare avanti, e questa ragazza così diversa, riservata ma capace di dire cose che ti restano impresse, gli piace moltissimo.
Certo, non era pronto a scoprire quanto effettivamente Amanda gli tenesse nascosto, ma in lui coesistono lo sconforto e la confusione dovuti all’inevitabile domanda “Ma quindi mi sono innamorato di un ragazzo? Questo mi rende gay?” e il desiderio di sapere, di provare a capire.
Quello che l’autrice riesce a fare, con il suo personaggio, è di renderlo profondamente umano, e non stereotipato. Non troverete il Fidanzato di Carta perfetto sotto ogni punto di vista, in questo libro, ma forse troverete un ragazzo che, là fuori, potrebbe esistere davvero.
Un romanzo unico, delicato e doloroso, scritto con intelligenza e capace di emozionare nel profondo: davvero imperdibile, e consigliatissimo ai lettori dai 15/16 in su senza distinzioni di genere o interessi. Leggetelo tutti, insomma.
Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3
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