martedì 29 agosto 2017

Cos'è la biblioterapia?
con Sofìa Rhei e il suo
"Aspettami fino all'ultima pagina"

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
Uno degli argomenti più chiacchierati del 2017 è stato proprio questo: la biblioterapia.
Ma vi siete mai chiesti cosa sia davvero, e come funzioni?
Io sì, e in occasione dell'uscita di "Aspettami fino all'ultma pagina" di Sofìa Rhei, edito Newton Compton (rilegato a 10€), non potevo non documentarmi al riguardo:
Silvia ha quasi quarant’anni, vive e lavora a Parigi e ha una relazione difficile con Alain, un uomo sposato che da mesi le racconta di essere sul punto di lasciare la moglie. Dopo tante promesse, sembra che lui si sia finalmente deciso, ma la fatidica sera in cui dovrebbe trasferirsi da lei, le cose non vanno come previsto. E Silvia, in una spirale di dolore e umiliazione, decide di farla finita con quell’uomo falso e ingannatore e di riprendere in mano la sua vita. Alain però non si dà per vinto, e Silvia non è abbastanza forte da rimanere indifferente alle avances dell’uomo che ama... Dopo giorni e notti di disperazione, viene convinta dalla sua migliore amica a fare visita a un bizzarro terapeuta, il signor O’Flahertie, che sembra sia capace di curare le persone con la letteratura. Grazie ad autori come Oscar Wilde, Italo Calvino, Gustave Flaubert, Mary Shelley, e al potere delle loro storie, Silvia comincia a riflettere su chi sia realmente, su quali siano i suoi desideri più profondi e su cosa invece dovrebbe eliminare dalla sua vita...

La biblioterapia è la terapia attraverso la lettura come strumento di promozione e crescita culturale personale e collettiva, come strumento di autoaiuto, di acquisizione di conoscenze e promozione di consapevolezza in situazioni di disagio psicologico e sociale oltre che come tecnica  psicoeducativa e cognitiva in ambito psicoterapeutico.
Lo psicoterapeuta "prescrive un libro" al paziente, e lo aiuta così a riflettere su se stesso, a confrontarsi, a potenziare le sue capacità cognitive ed emotive sviluppando risorse ed abilità  empatiche, acquisendo conoscenze ed elaborando strategie di gestione del disagio psicologico adeguate ed efficaci.
Alla lettura si accompagna così un cambiamento, come un processo evolutivo che trae dall’esperienza del proprio disagio psicologico e dalla propria sofferenza gli stimoli al superamento degli ostacoli e dei vincoli che questa e quello generano. Lo stesso libro può essere letto in momenti diversi della propria vita, e avere un effetto diverso sul lettore: vi è mai capitato, a prescindere dalla terapia, di riprendere in mano un romanzo letto anni prima e scoprire che era in grado di emozionarvi in modo completamente diverso?
Leggere un libro aiuta a crescere?
Assolutamente sì, ed è qualcosa in cui ogni lettore si riconosce senza alcuna fatica: impossibile negare quanto le nostre letture ci formino, al di là della semplice acquisizione di informazioni.
Ma parlare di biblioterapia (e quindi di lettura in un contesto che è quello del percorso terapeutico, e dell'autoaiuto) vuol dire parlare sia di come la lettura di libri scelti aiuti la persona nell'elaborazione di emozioni, sentimenti, percezioni derivati (o non) da eventi traumatici, sia di costruzione di un vero e proprio percorso di autoaiuto, di crescita, educazione e formazione psicologica dell'individuo.
Personalmente, credo di aver fatto inconsciamente ricorso al conforto e al sostegno dato dai libri in più di un'occasione, sebbene al di fuori di un percorso mirato e ben strutturato.
Certo non ho avuto un'esperienza come quella di Silvia, seguita da un biblioterapeuta che sembra proprio sapere il fatto suo!
"Aspettami fino all'ultima pagina" di Sofìa Rhei non è il primo romanzo letto quest'anno che parla di biblioterapia, attenzione!
Qui sul blog avevamo avuto modo di parlare di "Le parole degli altri" di Michaël Uras (qui la mia recensione e qui l'intervista all'autore, che ci ha parlato anche di biblioterapia), ma negli scorsi mesi ho recuperato anche la lettura di "Curarsi con i libri: Rimedi letterari per ogni malanno" di Ella Berthoud e Susan Elderkin, che mi è piaciuto moltissimo e che vi consiglio perchè credetemi: la storia di Silvia vi farà venire voglia di saperne di più ;)
Questo post fa parte del blogtour del romanzo, che vi aspetta in libreria e che spero vi piacerà: non fatevelo scappare!

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

2 commenti:

  1. Biblioterapia penso sia una pratica super usata dai lettori, anche se inconsapevolmete.
    Bellissima la foto con il libro e le luci :)

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    1. Grazie <3
      Hai ragione, inconsapevolmente ci curiamo tutti con i libri: diciamo che per biblioterapia si intende proprio la creazione di un percorso mirato e guidato, che va oltre il fatto di leggere il proprio libro per sentirci meglio - cosa che mi affascina moltissimo, e che mi piacerebbe provare!

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