lunedì 3 luglio 2017

"Cleopatra - L'ultima regina d'Egitto" di Christian Jacq

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Cleopatra - L'ultima regina d'Egitto" di Christian Jacq, edito Tre60 (brossurato a 9,90€):
Cleopatra ha appena diciotto anni quando succede al padre, Tolomeo XII. Ha un unico obiettivo: riportare l’Egitto alla grandezza di un tempo. Sulla sua strada ci sono mille nemici – funzionari corrotti, ufficiali spietati, consiglieri sleali e persino un fratello pronto a tutto pur di strapparle il trono – eppure il nemico più pericoloso, quello che può davvero mandare in frantumi il suo potere è Roma, con la sua furia conquistatrice e il suo esercito poderoso. Ma non c’è sfida cui Cleopatra non possa tenere testa: armata di un’ambizione senza pari e di un’ammaliante sensualità, si presenta al grande Giulio Cesare e ne diventa subito l’amante. Vuole avere un figlio da lui, un maschio che sia riconosciuto da Roma come faraone e possa quindi regnare in pace. Ma, dopo la nascita di Cesarione, Cesare viene ucciso e Cleopatra si ritrova a fronteggiare avversari ancor più decisi a sbarazzarsi di lei. Finché, contro l’orizzonte della Storia, non si staglia la figura di Marco Antonio...

Christian Jacq ci porta ancora una volta in Egitto, e lo fa raccontandoci la storia di una delle donne più affascinanti di sempre: Cleopatra.
Su di lei sono stati scritti romanzi, scenenggiature, canzoni: il mito della giovane sovrana d'Egitto morta suicida e dei suoi amori infelici continua a vivere e ad alimentare la nostra curiosità.

E il romanzo di Christian Jacq ce ne riporta un'immagine splendida, anche se forse non troppo realistica. Se la sua intelligenza e il suo fascino restano indiscussi - non fosse altro per la sua capacità di conquistare e mantenere l'attenzione di uomini come Giulio Cesare - è difficile accettare di immaginarla cme una bellezza dai tratti quasi grecizzanti.
Del resto, Hollywood aveva deciso di darle il volto ben poco egizio (ma indubbiamente bellissimo) di Elizabeth Taylor, quindi...
Diventata imperatrice alla morte del fratello Tolomeo nel 47 a.C., è ricordata soprattutto per i suoi amori più famosi, quelli che la legarono prima a Giulio Cesare - dal quale ebbe un figlio, Cesarone - e poi a Marco Antonio.
Ma Christian Jacq va oltre, riportandoci il ritratto di una donna giovane ma piena di forza, oltre che di paure, e capace di pensare in modo strategico anche quando le frecce al suo arco sembrano ridursi a vista d'occhio.
Mi ha fatto piacere scoprire al suo fianco un personaggio come quello della servitrice Carmione, ma mi sono chiesta che fine avesse fatto la sua ancella Iras, ben più famosa - lo so, sono una pignola rompiscatole, ma che posso dire? Ho sempre amato questo periodo storico ;)

Notevole la scelta di inserire in questo contesto una riflessione su Alessandria, e su quanto lo splendore greco della città derivasse dal mero sfruttamento del resto dell'Egitto.
Ci è sembrato assurdo, leggendo "Hunger Games", che lo sfarzo di una sola città potesse derivare dallo sfruttamento di un paese intero, ma sostanzialmente è ciò che accadeva nel 47 a.C. e Christian Jacq ce lo ricorda con dovizia di particolari.
Mi è piaciuto un sacco che l'epilogo desse spazio alla voce di Jean François Champollion, e che raccontasse la fine della storia di Cleopatra atttraverso l'espediente di una visita al santuario di Dendera nel 1828. Queste pagine sono un adattamento degli appunti presi dallo stesso Champollion durante il suo unico viaggio in Egitto, e costituiscono la chiusura perfetta a quella che resta una delle storie di donne più affascinanti di sempre.
Quella di una giovane sovrana che, per poco, non cambiò il corso della storia dando vita a una dinastia romano-egiziana. Pensate a quanto sarebbe cambiato!

La prosa di Christian Jacq è al suo meglio, e per tutti gli amanti dell'antico Egitto là fuori questa è una lettura imprescindibile.
Consigliatissimo!

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

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