Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "La debuttante" di Lesley Lokko, edito Mondadori (rilegato a 19,50€):
Chalfont Hall, Dorset, 1938. Kit non ha ancora quindici anni il giorno in cui assiste ai preparativi della festa organizzata dai suoi genitori in occasione del debutto in società della sorella Lily, la preferita di casa, che subito dopo viene data in sposa a un nobile tedesco e parte per la Germania. I genitori si rendono conto troppo tardi di avere consegnato la figlia nelle mani di un ufficiale delle SS e mandano Kit in Baviera a tentare di convincere la sorella a tornare a casa. Ma l'egocentrica e superficiale Lily è ormai profondamente legata al partito nazista e all'entourage di Hitler. Nel corso di questo viaggio Kit perderà la sua innocenza e da quel momento la sua vita cambierà radicalmente direzione, allontanandosi dall'ambiente conservatore della famiglia d'origine. "La debuttante" è una saga familiare che segue il destino di una donna enigmatica, tormentata e anticonvenzionale dalla fine degli anni Trenta a oggi.
Non so quale sia il vostro autore o la vostra autrice del cuore, di cui acquistate ogni romanzo appena uscito e che divorate poi quello stesso giorno.
Per me, una di essi è Lesley Lokko.
Ho ogni suo romanzo, rigorosamente in rilegato a eccezione fatta di quello che è il mio preferito, "Il mondo ai miei piedi", che purtroppo possiedo in brossura ed è sull'orolo della rottura per le troppe riletture.
Va da sè che "La debuttante" era da leggere subito, ed eccoci qui a scoprirlo insieme!
A Lesley Lokko piace da sempre raccontare storie di donne, e dare alle donne una voce fuori dal coro, unica e speciale.
Così fa stavolta con Kit, che sin da bambina rifiuta le convenzioni che la vorrebbero interessata solo a feste e balli, e che invece ama studiare le persone che la circondano leggendone i pensieri non soltanto dalle parole, ma anche dai gesti e dagli sguardi.
Tutto il contrario della sorella Lily, che invece in una nube di tulle, sotto una pioggia di gioielli, è nel suo elemento. Brama a tal punto un matrimonio e una vita a due da sposarsi decisamente troppo in fretta... e con un uomo decisamente sbagliato.
Siamo nel 1938, lo scoppio di quella che sarebbe stata la Seconda Guerra Mondiale è alle porte, e Lily si è scelta come marito niente meno che un ufficiale delle SS.
È proprio Kit a dover affrontare un pericoloso viaggio fino in Baviera, accompagnata dallo zio Faunce, per tentare il tutto e per tutto e riportare a casa Lily... prima che sia troppo tardi.
Ma questo è solo l'inizio, e quella di Lily e Kit è una storia affascinante che si snoda fino ai giorni nostri, chiudendosi con una Kit ultranovantenne che si racconta, attraverso una lettera e i suoi diari, ai suoi figli e nipoti.
Una famiglia numerosa, che ci viene presentata nel prologo di meno di cinque facciate e che ci è dato poi di incontrare durante la narrazione, un membro alla volta.
Una famiglia alla quale Kit sceglie di rivelare qualcosa di molto, molto importante sempre taciuto fino a quel momento, e anche se non ci è dato di sapere cosa ne sarà dei vari membri della sua famiglia dopo questa rivelazione, ci è permesso immaginarlo.
Ci sono due elementi del romanzo che mi hanno particolarmente colpita: la visione acuta e peculiare del nazismo che l'autrice riesce a trasmettere al lettore e l'attualità delle riflessioni di Kit sul ruolo della donna in società.
Il nazismo che troviamo nel romanzo è - anche, ma non solo - quello di cui è più difficile parlare, perchè è quello che affascina. Quello che convince.
Se è facile infatti denunciarne gli orrori, come raccontarne il potere di persuasione su persone come Lily, che seppur nate in famiglie equilibrate e cresciute con dei valori, di fatto ne divennero forti sostenitrici?
Lesley Lokko supera questa difficile prova egregiamente, e anche se la beniamina del lettore è Kit fin dall'inizio, Lily non si lascia assolutamente mettere in un angolo.
Kit, del resto, è la voce delle donne in un momento storico in cui le donne non ne avevano quasi una.
Considerata "difficile" dai genitori perchè "troppo curiosa e non abbastanza bella", troppo preparata per aver letto "tutti quei libri" - e chi la sposerà mai una donna così?!
Poco conta che Lily sia egocentrica, viziata e superficiale: Lily è bella, civetta e sa esercitare il suo fascino in un modo che sicuramente le procurerà un marito.
Kit? Non è mica sicuro.
Se sembra scontato considerare retrograde queste considerazioni - e dovrebbe esserlo - la verità è che anche nel 2017 la vita è più facile per chi è attraente, a prescindere dal carattere.
Anche nel 2017 una donna bella, per quanto insopportabile, trova marito più in fretta di una brutta, seppur dalla personalità affascinante. E anche nel 2017 in fondo siamo noi donne a continuare a stimolare questa ossessione per la bellezza, a renderci noi stesse dei bei soprammobilio criticando senza pietà chi, semplicemente, essendo più attraente di noi, ci fa paura.
Kit non avrebbe avuto bisogno di un Patrick Swayze qualunque che la salvasse dal suo angolo: non ci si sarebbe mai fatta mettere.
La storia di Kit, dal 1938 al 2014 - seppur con una "lacuna" dal 1964 al 2014, chiara nel momento in cui si procede con la lettura - mi ha conquistata, e anche se sapevo in partenza che Lesley lokko avrebbe ancora una volta scritto un romanzo splendido, è stato bello avere un'ulteriore conferma del talento di quest'autrice.
Una prosa senza fronzoli, dialoghi che funzionano e non rallentano mai il ritmo della narrazione e punti di vista ben delineati e approfonditi rendono "La debuttante" una lettura a cinque stelle, consigliatissima a tutti.
Questa recensione fa parte del blogtour del romanzo, ed ecco tutti i contenuti che sono stati realizzati nel corso della settimana:
Non mancate di recuperarli, e soprattutto di scoprire la conturbante storia di Lily e Kit!
Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3
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