La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Il ladro di ricordi" di Tiffany Reisz, edito da HarperCollins Italia (rilegato a 14,90€):
Come è possibile che una sola bottiglia di buon whisky possa racchiudere in sé tante questioni irrisolte e vicende passate che hanno ancora un enorme impatto sul presente? Paris, ultima discendente della potente famiglia Maddox, se lo è chiesto parecchie volte e ora che finalmente è riuscita a mettere le mani su quell'unica bottiglia con il nastro rosso al collo potrà forse darsi una risposta e proseguire con la sua vita. Ma Cooper McQueen, l'uomo a cui appartiene di diritto la bottiglia e che ha pagato ben un milione di dollari per ottenerla, non è disposto a rinunciarvi senza ottenere qualcosa in cambio. Paris avrà ciò che vuole a patto che gli riveli le oscure gelosie e i reconditi segreti dei più importanti produttori di whisky, che hanno fatto delle vendette, degli incesti, dei tradimenti un proprio singolare stile di vita. Lui insomma vuole conoscere tutta la storia dei Maddox, produttori di quell'unica bottiglia di whisky con il nastro rosso al collo. E se questo vuol dire portare alla luce scomode verità, forse è giunto il momento.
Non avevo letto nulla di Tiffany Reisz in precedenza ma conoscevo la sua serie "Peccato originale", quindi ero curiosissima di scoprirla come autrice con un romanzo autoconclusivo.
Paris è l'ultima discendente di una grande famiglia, i Maddox, fondatori della celebre Red Thread.
Una distilleria di bourbon dall'iconica bottiglia decorata con un nastro rosso sul collo, ormai fallita, di cui resta solo un'unica bottiglia ora tra le mani di Cooper McQueen.
Il piacente ed affascinante proprietario di una ricca collezione di liquori, di recente finita anche su una rivista del settore: se all'inizio McQueen è lusingato dalle attenzioni della bella Paris, è molto irritato dal suo successivo tentativo di rubargli proprio quella bottiglia così importante.
La donna si offre di raccontargli la storia dei Maddox, sostenendo che basterà a convincerlo del suo diritto di reclamare la bottiglia per sè, ed è proprio nel 1978 che ha inizio il racconto, nel giorno del sedicesimo compleanno di Tamara Maddox.
Quando Tamara chiede a Levi, il giovane stalliere della tenuta, di baciarla, e questo cambia ogni cosa.
Tamara mi è piaciuta moltissimo, nel bene e nel male: mi è piaciuta in versione "ragazzina capricciosa e viziata"; mi è piaciuta la sua dolcezza nei confronti di Kermit, il suo cavallo; mi è piaciuta la sua rabbia.
Lei e Levi sono due protagonisti straordinari, e no riuscirete a resistere alla sfrontatezza di lui, presto rimpiazzata da desiderio e interesse.
Molto, moltissimo interesse.
Tiffany Reisz costruisce un'appassionante saga famigliare le cui vicende si dipanano dal 1978 al presente, e che saga!
I Maddox non si fanno mancare nulla: omicidi, suicidi, figli illegittimi, matrimoni di convenienza, minacce...
Ogni capitolo è una rivelazione o un altarino scoperto, e come non capire Cooper McQueen e il suo restare completamente ammaliato?
Io sono rimasta completamente catturata dalle parole dell'autrice, e non mi sono stupita di riuscire a finire il romanzo in due sere perchè quella di Tamara e della Red Thread è una storia appassionante e piena d'azione, che vedrei benissimo trasposta sul grande schermo.
Grazie ad HarperCollins Italia per la copia cartacea del romanzo <3 |
La storia di Tamara e Levi mi ha appassionata fin dall'inizio e mi ha tenuta col fiato sospeso in più di un'occasione, ed è stato emozionante vedere come tutti i tasselli della vicenda che porta all'incendio e alla distruzione della distilleria di famiglia vanno al loro posto, lentamente ma inesorabilmente.
Paris è una sirena ammaliatrice ma è soprattutto una donna forte e che sa quello che vuole, e il finale (che NON vi rivelo) non lascia dubbi al riguardo.
Un'autrice da scoprire, e anche se posso già dire che la serie "Peccato originale" non fa per me (con tutto il rispetto, ma tutta questa storia della dominazione sessuale ha fatto il suo tempo) sono assolutamente convinta che leggerò i suoi prossimi lavori di narrativa.
Ho scritto su Instagram che avrei davvero dovuto provare il bourbon, visto che non avevo idea del suo sapore, e purtroppo non l'ho ancora fatto MA rimedierò e vi farò sapere se tutti i discorsi di Cooper McQueen e Paris sul liquore in questione mi hanno convinta ;)
Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3
Nessun commento:
Posta un commento