venerdì 13 maggio 2016

"Spada di vetro" di Victoria Aveyard

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Spada di vetro" di Victoria Aveyard, edito da Mondadori/Chrysalide (rilegato a 19,90€):
Il suo sangue è rosso – come quello della gente comune – ma lo straordinario potere di controllare i fulmini, che nessun Argenteo possiede, rende Mare Barrow un'arma sulla quale il Palazzo vorrebbe riuscire a mettere le mani. Tutta la corte la considera un'eccezione, ma non appena Mare riesce a sfuggire a Maven, il principe – e prima ancora l'amico – che l'ha tradita, scopre una verità sconvolgente: lei non è affatto un'eccezione. Perché di giovani Rossi e Argentei ne esistono molti altri.
Inseguita da Maven, diventato un sovrano crudele e vendicativo, Mare fa di tutto per trovare e reclutare altri guerrieri Novisangue che si uniscano alla lotta dei ribelli contro il re oppressore. Nel farlo, però, entra in un territorio molto pericoloso, dove rischia di diventare proprio come i mostri che sta cercando di sconfiggere.
Riuscirà a sopportare il peso delle vite che dovranno essere spezzate durante la ribellione? O la slealtà e il tradimento subiti l'avranno indurita per sempre?
Nel secondo elettrizzante romanzo di Victoria Aveyard, la lotta dell'esercito ribelle contro un mondo ingiusto, dove è considerato normale segregare le persone in base al colore del loro sangue, costringerà Mare ad affrontare il lato oscuro che piano piano si è fatto largo nel suo animo.

Uno dei primi post della settimana era dedicato proprio a "Regina Rossa", il precedente volume della serie, e vi avevo anche proposto un estratto tradotto in anteprima.
QUEL finale era insostenibile, e sono felice di aver deciso di leggere il primo a ridosso dell'uscita del seguito, che ho divorato tra mercoledì e ieri sera.
Il volume è venuto con me a Verona, e per poco non mancavo la mia fermata della metropolitana da quanto ero presa dalla lettura!

Ritroviamo Mare e Cal esattamente dove li avevamo lasciati, tra le mani della Guardia Scarlatta e scampati per un soffio alle grinfie assetate di sangue di Maven.
Farley, Kilorn e Shade riescono a portare i due fuggiaschi sull'isola di Tuck, apparentemente al sicuro dalla rabbia folle del nuovo re perchè questo pezzetto di terra sul mare sembra essere stato dimenticato da tutti.
Mare scopre ben presto che qui la Guardia Scarlatta ha creato un avamposto organizzatissimo, e anche se riabbraccia con gioia la sua famiglia ed è felice che sia riuscita a mettersi in salvo, non riesce a diffidare dell'inquietante colonnello a capo dei ribelli.
Nemmeno la loro alleanza con alcuni lacustri, anch'essi stanchi della continua guerra con gli argentei di Norda, la convince del tutto.
Realizza poco dopo che la sua sensazione, purtroppo, era corretta, perchè lei e Cal...

E qui mi fermo perchè mica posso raccontarvi tutto il libro, giusto?
Un bellissimo seguito per "Regina Rossa", che ci aveva lasciati col fiato sospeso e con una grandissima voglia di tirare un calcio tra le gambe a Maven.
Ecco, stavolta al calcio sul morbido aggiungiamo un pugno sui denti.
Che odio.
Bravissima Victoria Aveyard a creare un cattivo che va oltre la cattiveria, perchè non oso immaginare come diventerà nei prossimi volumi della serie (pare che in tutto saranno cinque e lei stessa sul sito segnala che il terzo e il quarto sono per strada, quindi ne avremo ancora per un bel po').

Il personaggio di Mare mi piace sempre di più, e ho apprezzato la sua crescita e il modo dell'autrice di svilupparne il carattere e il pensiero.
Nel volume precedente tendeva a fidarsi un po' troppo del prossimo, in ogni circostanza, e ora la ritroviamo che tende a fidarsi molto poco e praticamente di nessuno, il che forse nella sua particolare situazione è abbastanza indicato.
Del resto, il re vuole imprigionarla, la Guardia Scarlatta vuole sfruttarla, con Cal c'è un rapporto denso di attrazione e di magnetismo ma che comunque non può essere pienamente vissuto...
Non solo è venuto con me a Verona ieri, ma l'ho anche potuto
leggere in un hotel che sembra un palazzo reale.
Senza un terrificante Maven in giro, ovviamente <3
Le cose per Mare sembrano complicarsi sempre più, e una delle poche certezze della sua vita sembra essere Kilorn.
Nel primo volume era un ragazzetto orgoglioso e impulsivo, ma in questo lo troviamo cresciuto e sì, resta impulsivo, ma ha quasi imparato a controllarsi e a fare un minimo di strategia.
Sono molto curiosa di vedere come si svilupperò nel corso dell'intera serie.
E' difficile dirvi cosa mi sia piaciuto perchè le mie scene preferite sono degli enormi spoiler con tanto di lampeggiante rosso e blu, MA dico solo che a mequesto secondo volume è piaciuto quanto il primo se non di più.
Mi ha tenuta col fiato sospeso, mi ha catturata e l'unica cosa che posso dire senza rovinare la lettura a tutti è PRECIPITATEVI a prenderlo, perchè non vi deluderà assolutamente!

Tra jet ultraleggeri e inquietanti sottomarini, salti telecinetici e tempeste di fulmini, Mare Barrow e i suoi compagni di fuga ci trascinano da subito in un vortice d'azione e di tensione, e vi troverete a divorare il romanzo a blocchi di cento pagine e più.
Io mi sono trovata a pagina 126 senza quasi rendermene conto, e una volta voltata l'ultima pagina ne avrei voluto ancora.
Sono quattro stelline pienissime, e lo consiglio davvero a chi avesse letto "Regina rossa" perchè è un ottima continuazione e perchè vi farà desiderare di avere già tra le mani il terzo volume.

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

3 commenti:

  1. Questa è una serie che devo recuperare. Ho già il primo e, come sempre, devo solo trovare il tempo per leggerlo

    RispondiElimina
  2. A me Regina Rossa era piaciuta tanto ma devo ammettere purtroppo che SPADA DI VETRO è andato di male in peggio mano mano che lo leggevo. È lento, c'è un solo colpo di scena degno di nota e che ci può pure stare,visto che è una serie, ma la Mare frignona e lagnosa in versione Katniss ne " il canto della rivolta" , no! Peccato :(

    RispondiElimina
  3. Lo ordino su IBS subito!
    Ma finalmente un cattivo degno di questo nome, cavolo!

    RispondiElimina