martedì 12 aprile 2016

"MESS" di Ilaria Soragni

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "MESS" di Ilaria Soragni, edito da Leggereditore (rilegato a 14,90€):
Maryland, USA. Mavis, diciotto anni, viene rinchiusa in un riformatorio, accusata di aggressione. È internata nell'ala Nord della struttura, dove sono reclusi i ragazzi condannati per reati minori. Indossano delle tute verdi, unico colore in un mare di bianco così monotono da stordirla. Anche Mavis ne indossa una e le vengono illustrate le regole del luogo. La prima è "non avvicinarsi alla stanza 105". Diversa dalle altre, in quella cella è rinchiuso un ragazzo di cui nessuno sembra voler parlare. Mavis sa solo che invece lui indossa una tuta arancione e che non dovrebbe trovarsi lì, bensì nell'ala Est, riservata a chi ha commesso crimini gravi. Il suo nome non viene mai pronunciato e gli altri ragazzi si limitano a chiamarlo 105. Da subito incuriosita, Mavis infrange la prima regola, facendo di tutto per entrare in contatto con lui. Poco alla volta riesce ad avvicinarsi, a scoprire il suo nome, Niall, e a violare il suo silenzio impenetrabile. Fra Mavis e Niall nasce un rapporto sincero, empatico, che se da una parte darà a Mavis la forza di non crollare, dall'altra la travolgerà, preda di sentimenti ancora sconosciuti e in nome dei quali metterà a rischio la sua stessa vita...

Ho guardato con sospetto (e a ragione: basta aprirlo su Wattpad per strapparsi i capelli) "My Dilemma 1, 2 e 3", e mi spiace ammettere di aver guardato con sospetto anche "MESS".
Però di questo mi piaceva l'ambientazione insolita del riformatorio, e sono davvero felice di dire che, una volta iniziato, l'ho divorato.

Mavis arriva in riformatorio con un'accusa di aggressione che pende sulla sua testa, e qui conosce un gruppo di ragazzi che diventano ben presto la sua ancora di salvezza.
Sorvolando sul fatto che hanno i nomi dei componenti di una band per ragazzine (per fortuna i nomi sono l'unica traccia rimasta, e anzi, metto subito in chiaro che io me li sono immaginati con tutt'altro aspetto XD), la gang di ragazzi confusi e peda delle emozioni che circonda Mavis mi è piaciuta molto.
Ho apprezzato che l'autrice, seppur molto giovane, abbia cercato di andare oltre il facile clichè del "ragazzo tormentato" e abbia almeno provato a indagare la psiche dei suoi personaggi.
Resta qualche ingenuità, ma è dovuta al fatto che parliamo del lavoro di una ragazza molto giovane e non mi ha assolutamente impedito di appassionarmi alla storia e ai suoi protagonisti.
L'unico personaggio con il quale ho fatto "fatica" ad entrare in sintonia è stato quello di Niall, ma perchè forse è l'unico con il quale a volte si è andati leggermente sopra le righe.
Il suo messaggio arriva, questo sì, ma non forte quanto avrebbe potuto.
"MESS", infatti, non è solo la storia di come Niall e Mavis si incontrano e si innamorano: è soprattutto la storia di due ragazzi che riescono ad affrontare i propri demoni interiori insieme.
C'è l'insta-love? Sì. Ma è un insta-love che sfocia nella voglia di un futuro insieme, e nel desiderio totalizzante che ti porta ad associare il futuro stesso all'altra persona.
Nè per Mavis nè per Niall esiste una vera alternativa: l'unica cosa che conta per i due ragazzi è stare insieme.

Mi è piaciuto che l'autrice descrivesse la realtà tutt'altro che idilliaca del riformatorio, e poco importa che abbia ambientato la storia in America.
Sarebbe credibile anche in un riformatorio nostrano, seppur con qualche leggera modifica.
Le violenze nelle carceri sono un tema di gradissima attualità, e da questo punto di vista il romanzo è una lettura interessante anche a prescindere dalla storia d'amore al centro delle vicende.
L'unica critica che posso fare è sul fatto che mi è sembrato leggermente tirato via nella parte finale.
Potrebbe anche essere dipeso da una precisa scelta editoriale (già così parliamo di un romanzo di 300 pagine), o potrebbe essere l'apertura per un eventuale seguito.
Non sapendolo, mi limito a dire che forse avrei voluto una decina di pagine in più e sapere qualcosa in più del "dopo" di tutti i protagonisti.
La storia di Mavis mi ha convinta, quella di Niall leggermente meno (forse è un po' troppo caricata), l'ambientazione mi ha conquistata subito e ho chiuso il volume desiderando un seguito.
Cosa che non mi succede spesso, quindi questo è davvero un segno di quanto io l'abbia apprezzato.
Colgo l'occasione di fare i miei complimenti all'autrice, Ilaria Soragni, perchè per essere un'opera prima è sicuramente un ottimo lavoro, e di farle un grandissimo "in bocca al lupo" per il futuro.
"MESS" è il romanzo giusto per chi volesse sì una storia di amore giovane ma non "già letta", per chi volesse dare una chance a un'autrice molto giovane di farlo emozionare, e per chi non avesse ancora smesso di credere che da un completo disastro possa uscire qualcosa di meraviglioso.

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

2 commenti:

  1. Pensa che neanche io gli avrei dato una possibilità a essere sincera, però se è piaciuto a te allora potrei metterlo in lista <3

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  2. L'ambientazione ha colpito anche me!!! Bella recensione Eli, un bacio

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