venerdì 15 gennaio 2016

"L'usignolo" di Kristin Hannah

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "L'usignolo" di Kristin Hannah, edito da Mondadori (cartaceo a 19,50€):
Nel tranquillo paesino di Carriveau, Vianne Mauriac saluta il marito Antoine che si sta dirigendo al fronte. Non credeva che i nazisti avrebbero attaccato la Francia, ma di punto in bianco si ritrova circondata da soldati tedeschi, carri armati, aerei che scaricano bombe su innocenti. Ora che il Paese è stato invaso, Vianne è obbligata a ospitare il nemico in casa sua: da quel momento ogni suo movimento è tenuto d'occhio, lei e sua figlia sono in costante pericolo. Senza più cibo né denaro, in una situazione di crescente paura, si troverà costretta a prendere, una dopo l'altra, decisioni difficilissime. Isabelle, la sorella di Vianne, è una diciottenne ribelle in cerca di un obiettivo su cui lanciarsi con tutta l'incoscienza della giovinezza. Mentre lascia Parigi insieme a migliaia di persone, incontra il misterioso Gaëtan, un partigiano convinto che i francesi possano e debbano combattere i nazisti. Rapita dalle idee e dal fascino del ragazzo, Isabelle si unirà alla Resistenza senza mai guardarsi indietro, non considerando i rischi gravissimi a cui andrà incontro. "L'usignolo" racconta di due sorelle distanti per età, esperienze e ideali, ognuna alle prese con la propria battaglia per la sopravvivenza ma entrambe alla ricerca fiduciosa dell'amore e della libertà.

Questa è la recensione scritta con gli occhi lucidi e il magone nel petto di cui parlavo ieri sulla pagina FB del blog, e la inizio dicendo che DOVETE PROPRIO LEGGERE questo libro.
Poi vi spiego anche perchè, ma intanto andate su Amazon e mettetelo nel carrello.

Kristin Hannah racconta due storie, nel suo meraviglioso romanzo: racconta la storia di due donne francesi e del loro modo di affrontare l'invasione tedesca, resistendo ognuna a modo suo, e racconta la storia di uno dei legami più forti e misteriosi che esistano al mondo. Quello tra due sorelle.

Vianne e Isabel hanno caratteri e vite decisamente diversi: laddove Vianne è placida e vive serenamente in campagna con il marito e la figlia, Isabelle freme dalla voglia di avere di più e sente che la vita ha in serbo per lei qualcosa di più importante.
La guerra le stravolge, portando via a Vianne il marito e a Isabelle la libertà di espressione e di movimento. Un ufficiale tedesco occupa la loro casa di famiglia, costringendole all'obbedienza a regole sempre più rigide e alle quali Isabelle proprio non sa sottostare, al punto da andarsene e unirsi alla Resistenza. Nel corso degli anni salverà decine e decine di persone portandole in salvo attraverso le montagne.

Vianne resiste a modo suo, nascondendo nella sua casa diversi bambini ebrei e impedendone la deportazione perchè, seppur incapace di condividere l'approccio drastico della sorella è di fatto anche lei un Usignolo, e come tale nel suo piccolo lotta fino alla fine.
L'Usignolo del titolo rappresenta questo: rappresenta Isabelle e la lotta a oltranza contro il nemico e la sua violenza, ma anche Vianne e il coraggio del suo cuore.
Grazie a Mondadori per la copia digitale del romanzo <3
La storia delle due donne è raccontata su due diversi piani temporali: quello del passato, che le vede protagoniste delle proprie lotte contro l'invasione nazista ma anche contro le proprie debolezze, e quello del presente, con una Vianne anziana che riflette sul suo passato.
Mi hanno emozionata entrambi ognuno a modo suo, ma ovviamente a straziarmi il cuore per bene è stata la storia di Isabelle, che mi ha ridotta letteralmente in lacrime.
La guerra attraverso i suoi occhi è violenza, abuso e usurpazione, ai quali non si può rispondere che con il coraggio della ribellione e della resistenza.
La storia di Isabelle è quella di tutto coloro che durante la seconda guerra mondiale hanno tramato nell'ombra, aiutando molte più persone di quante sia posibile stimare.
E in fondo è quello che fa anche Vianne, seppur non muovendosi da casa sua, nascondendo quei bambini e salvandoli dai campi di sterminio.
Le due sorelle rappresentano gli eroi silenziosi, coloro che combattono una guerra tutta loro lontano dai campi di battaglia, e che mettono in gioco tutto per quello in cui credono.

La prosa di Kristin Hannah è pressochè perfetta, con dialoghi che funzionano e descrizioni ammalianti capaci di trasportare il lettore nella Parigi degli anni Quaranta.
E' un romanzo che emoziona e che tiene incollati alle pagine: ho letto le ultime 200 pagine senza fare nemmeno una pausa, e questo nonostante il mal di testa da raffreddore. Non riuscivo a metterlo giù.
Promosso con tutte e cinque le stelline, e consigliatissimo perchè la storia di Vianne e Isabelle non può non conquistarvi.

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

4 commenti:

  1. Due ragazze in lacrime! Comunque fino ad ora veramente la lettura più bella ed emozionante.Baci

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  2. Il prezzo di copertina è un po alto, ma se ne parli in questo modo, credo valga la pena spendere quei soldi. Tra l'altro l argomento trattato non è cosa da poco. Grazie d' avercelo indicato.

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  3. Il libro mi ispirava già lui ma dopo la tua recensione sono ancora più convinta di leggerlo!

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