Sneak-peek #2 da "Il mondo di The Selection" di Kiera Cass

Buon pomeriggio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
Secondo appuntamento con le anticipazioni da "Il mondo di The Selection" di Kiera Cass, in uscita il 10 Novembre per Sperling&Kupfer, e oggi vi propongo la traduzione di un frammento dedicato a... Celeste!
Proprio lei!

A me questo personaggio piaceva molto, e insomma, sappiamo tutti come sia andata a finire.
Quindi sono stata contentissima di trovare delle scene tutte sue in questa raccolta.
Vi propongo l'inizio della terza scena, ambientata a Natale (visto che ci avviciniamo, più o meno).
La traduzione è fatta da me, mantenendola il più possibile vicina all'originale:

"Pensi che tornerà?" chiese Elise ad alta voce, infilando i piedi in un altro paio di scarpe.
Credevo che quel paio fosse in realtà destinato a me, ma c'erano così tanti regali che era veramente difficile tenere il conto.
Non ci eravamo nemmeno disturbate a portare alcunché al di fuori del locale che Maxon aveva destinato a noi per celebrare il Natale, una piccola festa riservata a lui e a noi dell'Elite.
Sue o mie, non avrei litigato per quelle scarpe. Ormai eravamo ben oltre quel livello.
"Tornerà" insistetti, "non è una che molla."
Kriss si avvolse una stola di pelliccia attorno alle spalle, chiaro segno che stesse per essere congedata, o almeno questo avrei risposto se qualcuno me lo avesse chiesto. 
Per quale motivo Maxon avrebbe dovuto regalarle una pelliccia se avesse avuto intenzione di tenerla con sé ad Angeles?
"Non credo che il problema sia il tornare di per sé" suggerì, "il problema è la sua capacità di tornare in competizione. Avete visto tutte com'era ridotta dopo la partenza di Marlee, e stavolta si tratta di suo padre. Io sarei distrutta."
"Anch'io" confessò Elise.
"Idem." Contemplai la pila di regali, chiedendomi se Maxon mi avrebbe procurato una valigia in più quando avessi dovuto portarmeli a casa. 
Ero sicura che sarei stata congedata a giorni. 
Facendo sedere una accanto all'altra Elise, Kriss, America e me, avrei potuto facilmente sembrare la candidata più promettente.
Avrei anche potuto ammettere che una piccola parte di me ancora sperasse di poterci riuscire.
Ma nel mio cuore era chiaro, lo sapevo - forse ancora prima che Maxon stesso ne fosse consapevole - che sarebbe stata America.
Ciò che restava della mia vanità aveva bisogno che fosse lei.
Il pensiero di perdere contro una qualsiasi delle altre mi faceva impazzire.
America era l'unica avversaria di valore, e forse anche la mia unica amica.
Non credevo che lei mi avrebbe definita tale, dal momento che aveva delle sorelle e che ancora parlava di Marlee come se fosse nei paraggi, ma andava bene così.
Non avevo bisogno di qualcuno che mi considerasse un'amica, al momento.
Avere qualcuno da poter definire "mio" era sufficiente.
Magari avrei potuto lavorare su questo, una volta a casa.
Probabilmente avrei potuto farmi benvolere facilmente, grazie ad alcuni di questi gioielli.
"Facciamoci una promessa" disse Kriss, "l'anno prossimo, non importa dove saremo, ci invieremo l'un l'altra gli auguri di Natale".
Sorrisi. Qualcuno mi avrebbe fatto gli auguri, il prossimo anno.

Non vi fa stringere il cuore, sapendo come sia andata a finire?!
A me sì!

Spero che l'estratto vi sia piaciuto, e che continuerete a seguire i miei sneak-peek.
Un bacio a tutte fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3