mercoledì 4 novembre 2015

"La principessa di Clèves" di Madame De La Fayette

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "La principessa di Clèves" di Madame De La Fayette, edito da Garzanti (brossurato a 8,50€):
Un giorno, alla corte di Enrico II e Caterina de' Medici, fa la sua apparizione una giovane donna di stupefacente bellezza. La sua grazia abbaglia tutti i cortigiani, ma la misteriosa adolescente sembra del tutto impermeabile alle lusinghe della galanteria e della mondanità; la madre, infatti, le ha ispirato sentimenti virtuosi e l'ha messa in guardia contro le insidie amorose. Il principe di Clèves, tuttavia, riesce a conquistare la sua stima e a sposarla. L'amore-passione è ancora, per l'eroina di questo romanzo - che è a giusto titolo considerato il primo, sorprendente esempio di romanzo psicologico moderno - un territorio sconosciuto. Il destino le farà incontrare, intempestivamente, un uomo giovane e bello, fra i più desiderati della corte: il duca di Nemours. I due si innamorano a prima vista durante un ballo memorabile che è fra le pagine più note della letteratura francese, ma il duca preferisce non manifestare subito i segni della propria passione; e la principessa, dal canto suo, si oppone con tutte le forze a un sentimento che la turba per la sua natura indecifrabile e la violenza che lo caratterizza. La ferma volontà di restare fedele a un marito premuroso e buono, che nutre per lei un amore profondo, le impedisce peraltro di contemplare la possibilità di una relazione adulterina. Inizia così un romanzo di formazione singolare, che sovverte radicalmente il copione galante e anticipa temi e atmosfere della grande stagione del romanzo settecentesco.

Il libro di cui vi parlo oggi è una piccola perla della letteratura francese seicentesca.
Siamo oltre il "non recente", insomma, ma non potevo non parlarvi di questo romanzo che in 153 pagine nette racconta l'evoluzione di una donna e di un amore come pochi contemporanei sono in grado di fare.

Da dove iniziare?
Sicuramente dalla cura che Madame De La Fayette (nata Marie-Madeleine Pioche de La Vergne) mette in ogni dettaglio: di ognuno dei personaggi che animano la vicenda ci è descritto non solo l'aspetto, ma anche e soprattutto la gestualità, le emozioni provate e quelle espresse, al punto che giunti all'ultima pagina si prova quasi una sorta di nostalgia.

La triste storia della principessa di Clèves non è però solamente una parabola sull'amore adulterino o su quello non corrisposto, no.
E' la storia della crescita e della maturazione di una giovane donna, che impara a caro prezzo cosa sia l'amore e quale fardello di responsabilità e dolore porti con sé.
Da un lato rispetta ed è sinceramente affezionata al marito, il principe di Clèves, che pur amandola alla follia accetta di non esserne riamato pur di tenerla comunque accanto a sé; dall'altro le diventa ogni giorno più difficile tenere sotto controllo il desiderio e la passione che la spingono inesorabilmente verso il duca di Nemours.
Una storia sicuramente anti-convenzionale nel 1678, momento in cui la letteratura europea condannava senza eccezioni ogni tipo di sentimento extraconiugale in quanto adultero e contrario alla morale cristiana. E invece Madame De La Fayette non solo ne parla, ma lo fa senza veli.
Lo fa con candore e sincerità, senza condannare né lodare la sua protagonista, e soprattutto lo fa senza che vi sia un solo riferimento religioso in tutto il romanzo.

Quello che Madame De La Fayette fa è raccontare la passione, una passione squisitamente umana, e in quanto tale imperfetta.
Una passione spaventata ma che al tempo stesso rende coraggiosi, che provoca dolore ma scalda anche il cuore (e non solo) di questa giovane e bellissima ragazza trovatasi orfana, donna e sposata nel giro di poche pagine, e senza che ci fosse un sentimento d'amore a tenerla insieme e darle sostegno.
Definito più volte "il primo vero romanzo psicologico moderno", è una delle letture che più mi hanno emozionata quest'anno.

E' un classico che non avevo ancora avuto modo di scoprire e di apprezzare, e quindi perché non darne la possibilità anche a voi?
Mi scuso di nuovo per i riflessi sulla plastica, ma non voglio scartare
il libro e farlo arrivare intonso al nuovo proprietario ;)
Una copia della nuova edizione Garzanti del romanzo (successiva alla mia), ancora confezionata, aspetta uno di voi.
Seguite il blog (a destra tutti i modi per farlo, scegliete quello che vi è più comodo),
cliccate "Partecipa" sull'evento Facebook della Settimana delle Principesse,
mettete un "Mi piace" alla pagina Facebook del blog,
e commentate qui sotto dicendomi SOLO qual è il vostro classico preferito.
Valido da oggi al 9 Novembre alle 23:59.
Uno di voi diventerà il nuovo proprietario di questa copia del romanzo.

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

11 commenti:

  1. Il mio classico preferito è Jane Eyre ♡

    RispondiElimina
  2. Jane Eyre
    {E Persuasione}
    Se la combattono proprio a colpi di sentimenti!

    RispondiElimina
  3. Alice nel paese delle meraviglie! E, "ancora più" classico l'estratto delle Metamorfosi di Apuleio, "La favola di amore e psiche"! ♡♡♡♡

    RispondiElimina
  4. Il mio classico preferito sarà sempre "Orgoglio e Pregiudizio". :)

    RispondiElimina
  5. Uno dei miei preferiti sarà sempre Il Grande Gatsby ❤️

    RispondiElimina
  6. una delle domande più difficili a cui rispondere! direi "dracula" di stoker! :)))

    RispondiElimina
  7. Il mio classico preferito è Cime tempestose :) :)

    RispondiElimina
  8. Anna Karénina!
    (E "Orgoglio e pregiudizio" e "Cime tempestose" xD ) <3

    RispondiElimina
  9. Via dalla pazza folla è l'unico classico che ho letto,che tra l'altro mi hai fatto conoscere tu.E l'ho anche adorato,quindi direi questo in attesa della lettura di altri classici strepitosi.

    RispondiElimina