Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Single, frivole e pronte a tutto" di Katherine Heiny, edito da Einaudi (brossurato a 18€):
Brillanti e un po' naïve, immature e stralunate, ecco le ragazze protagoniste dei racconti piú irriverenti dell'anno.
Maya ha un fidanzato, poi le piacciono parecchio anche il capo e il veterinario; Haley sta per sposare Tony, ma ha un amante con lo stesso nome che si intrufola in casa sua passando dalla finestra; Nina ha quarant'anni, però emotivamente si sente sulla stessa lunghezza d'onda della figlia che ne ha sedici... In spavaldo equilibrio tra l'anagrafe e la resistenza a diventare adulte,
sempre scollegate dalla fiaba a lieto fine, le ragazze di Katherine Heiny amano gli uomini e il sesso, i cani e i dolci. Sono buffe, scombinate, disarmanti. Proprio come noi e le nostre amiche.
Questa raccolta divertente, ironica, seppur a tratti anche vagamente malinconica è uscita fine Agosto e io l'ho iniziata subito...
Per poi leggere un racconto ogni tanto, e trascinarmi questa lettura fino a ieri.
Non perché non mi piacesse, anzi. forse proprio perché ho preferito leggere ogni storia al momento giusto, senza fretta.
Katherine Heiny è spiritosa, e anche parecchio cinica, non risparmiando niente e nessuno.
Donne troppo cresciute che si scoprono ancora desiderose di adolescenza ci vengono presentate sì con un'analisi oggettiva dei loro sentimenti, ma anche con un velo di tristezza perché sono donne che non sono veramente pronte a vivere la vita che si sono costruite.
Vorrebbero che una voce fuori campo urlasse "questa la rifacciamo!", e magari non uscirebbero con quel ragazzo, o non studierebbero in quell'università che tanto piaceva ai genitori, oppure chissà, alla fine andrebbe tutto nello stesso modo.
Emblema della raccolta, e del tipo di donna che ci viene presentato, è sicuramente Maya.
Protagonista di tre racconti ("Single, frivole, pronte a tutto", "Materia oscura" e "La madre di Grendel"), da leggere così come inseriti nella raccolta perché in ordine cronologico, è in pratica eroina di una trilogia di novelle tutta sua.
Ha un fidanzato, Rhodes, che forse ama e forse no: quando la delude o non è all'altezza delle sue aspettative fantastica su un'eventuale separazione, per poi rifugiarsi rassicurata tra le sue braccia quando lui la fa sentire amata o speciale.
Lo tradirà, e probabilmente lui lo capirà ma le resterà accanto perché mannaggia a te, Maya: hai il fidanzato perfetto, e nemmeno te ne accorgi. Lasciatelo dire.
Bella ma non bellissima, intelligente (ma non quanto Rhodes), forse desiderosa di maternità e forse no, ma soprattutto priva della consapevolezza di se stessa.
E' questo a rendere lei, così come le altre eroine di Katherine Heiny, profondamente vera.
I suoi difetti, i suoi errori: io li ho adorati tutti.
Uno dei miei racconti preferiti è "Come dare l'impressione sbagliata", dove la voce narrante di Gwen ci svela fin da subito quanto sia innamorata del coinquilino Boris senza ovviamente poterglielo dire.
La loro vita è quella di una coppia sposata da quindici anni almeno, e il tutto senza che si siano scambiati nemmeno un bacio.
Ho trovato molto dolce lo struggente desiderio di Gwen e la sua paura di avere Boris, o di non averlo più, perché è quello che succede quando la persona di cui ti innamori è anche il migliore amico che tu abbia mai avuto. Potresti guadagnare un amore, ma anche perdere un amico, e questo fa paura.
Anche lei è nella rosa delle donne "vere" che ho apprezzato, e in cui in parte sono riuscita ogni volta a identificarmi.
Sono racconti speciali anche perché Katherine Heiny oltre a saper raccontare sa anche scrivere, e riesce a essere efficace e fantasiosa anche nello spazio ristretto tipico di questa forma letteraria.
Per questo io ho sempre considerato i racconti una sfida ancora maggiore di quella posta da un romanzo, perché il racconto dev'essere brillante dalla prima all'ultima parola.
Non puoi permetterti tempi morti, descrizioni troppo lunghe, o riempitivi di alcun tipo: la tua storia ha solo poche pagine per svilupparsi e per arrivare al cuore del lettore.
Katherine Heiny mi è arrivata, al punto che ho voluto riservare ogni storia a un giorno in cui avessi bisogno di qualcosa di speciale.
Questa raccolta è divertente anche nella tristezza, e desolante anche quando fortemente ironica, e solo un'autrice di talento riesce a trasmettere un tale mix di sensazioni parlando di cose volutamente futili e prive di originalità, ma anzi caratteristiche della vita di tutti senza distinzione: dai drammi insiti nell'organizzazione di una festa di compleanno per bambini, al decesso improvviso del proprio animale domestico, dall'infedeltà alla ricerca della maternità.
In questa raccolta ci sono io, ci siete voi e probabilmente tutte le donne che conoscete.
Consigliato, e soprattutto a chi non ama i racconti, perché penso potrebbe farvi ricredere.
Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3
Non so se mi farò mai una ragione che l'Einaudi pubblichi certi libri...
RispondiEliminaAnche questi finisce in WL! Baci
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