Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Magisterium - Il guanto di rame" di Holly Black e Cassandra Clare, edito da Mondadori (rilegato a 17€):
Callum Hunt ha tredici anni, frequenta il secondo anno del Magisterium e dovrebbe essere morto. Perché prima di essere uccisa, sua madre ha lasciato una scritta incisa nel ghiaccio: UCCIDETE IL BAMBINO.
Ma questo non è il peggiore dei suoi segreti. Callum sa di avere dentro di sé l'anima del Nemico, che si è impadronito di lui dopo il Massacro Gelido. E sospetta che suo padre voglia rubare l'Alkahest, il guanto di rame, unico oggetto magico in grado di salvare il mondo dalla malvagità assoluta.
Quando decide di partire in cerca del padre, però, scopre di non essere solo. Con lui ci sono i suoi migliori amici: Aaron, timido e generoso, che ha appena scoperto di essere il Makar e possiede la potente magia del vuoto, Tamara, intelligente e piena di risorse, e Subbuglio, il giovane lupo del caos che non lo abbandona mai.
Callum sa di non avere scelta. Se necessario, dovrà sacrificarsi.
Ho concluso la scorsa settimana con la recensione del primo volume della serie, "Magisterium - L'anno di ferro", ed era proprio in previsione di questo post che altro non è che la mia tessera del Domino Letterario di questo mese.
Mi aggancio a Virginia, e vi parlo delle nuove avventure di Call, Aaron e Tamara.
Le atmosfere cupe e misteriose del Magisterium mi hanno catturata ancora una volta, e soprattutto mi ha completamente affascinata il personaggio di Call.
Scoprire di possedere l'anima del Nemico (Constantine) lo ha confuso, perché sebbene provino a fargli credere il contrario lui non si sente Constantine: si sente Call. Non ha alcun ricordo della sua vita da Constantine, né delle atrocità commesse.
Dovrebbe comunque sentirsi in colpa, sebbene non ne abbia alcun ricordo?
Call è terrorizzato all'idea di poter diventare malvagio, e ancora di più nei momenti in cui pensa di esserlo già.
Quelle che prima erano innocue frecciatine ora gli sembrano cattiverie belle e buone, quello che considerava normale disinteresse ora gli sembra un distacco disumano.
E soprattutto, Call non si sente più se stesso: si sente privato della sua identità e lotta strenuamente per essere l'esatto opposto di Constantine.
La goccia che fa traboccare il vaso è scoprire che il padre non solo è pericolosamente propenso a mentire: manifesta anche un folle istinto omicida nei sui confronti.
Call riesce a sfuggirgli rifugiandosi a casa di Tamara, e a raggiungere il Magisterium per iniziare il secondo anno dove fin da subito le lezioni di magia sono molto, molto diverse.
Niente mucchi di sabbia da dividere, stavolta. Stavolta ci sono le esercitazioni sul campo, e non sono affatto una passeggiata.
Ho trovato questo libro migliore del precedente, in parte perché più maturo: le riflessioni di Call sull'anima e l'identità, così come l'evoluzione del personaggio di Aaron che è costantemente combattuto tra l'orgoglio di essere il Makar e la paura di non essere all'altezza della situazione, rendono questo secondo romanzo meno infantile.
La prosa è scorrevole, ed è uno di quei libri che si leggono tutti d'un fiato, ma stavolta a lettura finita sono voluta tornare indietro e rileggere alcune parti, cosa che non mi era successa con il primo volume.
Ci sono situazioni di una dolcezza e un'ingenuità disarmanti (Call, ad esempio, è completamente incapace di capire quando una ragazza ha una cotta per lui...) e altre con un risvolto decisamente dark, soprattutto quando si parla del padre di Call.
Nel complesso, è una serie che voglio continuare a seguire, perché già non vedo l'ora di tornare al Magisterium per il terzo anno (se ne parla ad autunno 2016, è una voglia che mi terrò per un bel po' di tempo).
Se siete orfani di Harry Potter vi consiglio caldamente di recuperare il primo della serie.
Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3
Ciao :) lo sto leggendo anche io e sono arrivata a metà! Il primo libro l'ho adorato, ma questo mi sta piacendo meno...mi sembra meno dettagliato del primo riguardo il mondo dei maghi. Trovo sia bello che sia molto veloce e pieno di azione (tipo Percy Jackson), ma rispetto al primo mi sembra più sbrigativo! Aspetto comunque di finirlo, magari cambio completamente idea ^-^ comunque bellissima recensione, come sempre!! :*
RispondiEliminaStranamente, dal momento che c'è di mezzo la Clare, questa serie non mi convince pienamente. Magari, più in là, le darò una chance! <3
RispondiEliminaMe lo tengo segnato e aspetto che ci siano più libri, perché attendre per un anno il terzo mi sembra una tortura e visto che ne ho già qualcuna in corso... :D
RispondiEliminaUn bacione
Devo dire che è una serie che attira molto, dalla tua recensione sembra un po' troppo simile a Harry Potter? Spero di no, vorrei provare a prenderlo! :)
RispondiEliminaCiao, ma che bella recensione *-*
RispondiEliminaIo ho adorato questo libro, ma meno del primo, devo dire (nonostante la mia voglia omicida verso Tamara perché torna la stronzetta che era nel primo libro)…
Le ambientazioni così fuori dal Magisterium mi sono piaciute, ma adoro quella scuola quindi penso avrei preferito più scene lì dentro… L’atmosfera sempre magica come solo la Clare e la Black sanno fare *-*
Bello, bello, bello!
Se vuoi leggere la mia delirante e semi-seria recensione clicca qui :3
Ciao!
Rainy