lunedì 27 luglio 2015

"Il segreto degli angeli" di Camilla Läckberg

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Il segreto degli angeli" di Camilla Läckberg, edito da Marsilio (brossurato a 19€):
Decisa a cominciare una nuova vita, Ebba fa ritorno a Valö, la splendida isola della sua infanzia affacciata sulle casette bianche e le rocce scoscese di Fjällbacka, nell’idillio dell’arcipelago svedese. Vuole rimettere a posto la colonia che le appartiene e che non ha più rivisto dal giorno in cui, una vigilia di Pasqua di molti anni prima, la sua famiglia scomparve nel nulla, lasciando dietro di sé solo una tavola apparecchiata a festa e una bambina di un anno che vagava smarrita. Nessuno li rivide più; nessuno fu mai in grado di stabilire cosa fosse realmente accaduto. Un mistero che da sempre stuzzica la curiosità di Erica Falck, ora entusiasta all’idea di poter riprendere in mano la sua personale indagine su quell’oscura storia. Ma sembra che per Ebba non ci sia pace. Qualcuno vuole allontanarla, disposto a tutto per proteggere il segreto dell’isola. Dopo un incendio scoppiato nella notte, le minacce si fanno sempre più incalzanti: Ebba ha già perso tutto, eppure c’è ancora qualcuno che desidera la sua morte. A Erica e Patrik non resta che unire le forze per trovare le ragioni di un rancore che gli anni non hanno placato, cominciando da un debole indizio: vecchie tracce di sangue che i lavori di restauro hanno portato alla luce nella colonia di Valö. Una sorta di fi lo rosso che si snoda a ritroso, conducendo a un passato lontano quando, all’inizio del secolo scorso, Fjällbacka conobbe una misteriosa «fabbricante di angeli».

Questo è l'ottava indagine di Erica Falck e Patrik Hedström, in una piccola cittadina sul mare dove sembrano accaderne di tutti i colori.
E quindi trovo opportuno, prima di scendere nei dettagli (ma non troppo) vorrei dire due parole sulla serie in generale.
Camilla Läckberg è la mia giallista contemporanea preferita, perché è riuscita a creare una serie di romanzi in cui ogni storia è assolutamente originale.
La centrale di polizia di Fjällbacka è animata da personaggi che, a modo loro, mi hanno conquistata tutti: dal poliziotto alle prime armi Martin, al commissario totalmente incapace Mellberg, alla segretaria tuttofare e indispensabile Annika, fino ovviamente ad arrivare a Patrik, che è di fatto colui che guida ogni indagine fino alla risoluzione del caso.
La star è però Erica Falck, mogli di Patrik e autrice di libri di grande successo, che lo affianca nella risoluzione di ogni caso, ficcanasando dove non dovrebbe e facendo tutto ciò che non potrebbe (ovviamente).
Se non avete mai letto nulla di quest'autrice io vi consiglio davvero di prendere in mano "La principessa di ghiaccio", il primo volume della serie: si trova in edizione economica, o anche usato, e vi assicuro che non ve ne pentirete.
Ma torniamo al nostro ottavo volume, e inizio con il dire che a mio parere è uno dei meglio costruiti dell'intera serie.
Una storia complessa, ma mai confusa, che va a toccare parecchi temi di grande attualità tra i quali la difficile questione dell'immigrazione e il tema del razzismo.
Abbiamo anche stavolta una doppia narrazione, una che si svolge nel momento presente e che segue le indagini della formidabile coppia, e una che si posiziona decine di anni addietro: se all'apparenza sembrano totalmente slegate, come in ogni romanzo della serie, alla fine si rivelano perfettamente intrecciate.
E' un libro a tratti "difficile", a cominciare dalla figura della "fabbricante di angeli", che altro non è che una donna che, dietro compenso, uccideva quei bambini nati in circostanze socialmente inaccettabili (ragazze madri, vittime di stupri, figli illegittimi, e via dicendo).
Un personaggio ambiguo, che viene svelato a tratti e la cui malevola eredità si trasmette di generazione in generazione.

Un altro elemento triste, che si ripropone dal libro precedente, è quello del matrimonio in crisi di Anna e Dan: non si sono ancora ripresi dalla perdita del loro bambino, e se lui cerca
in ogni modo di tenere unita la loro famiglia (di cui fanno parte anche i due bambini che Anna si è portata dietro dal matrimonio precedente) lei fa ancora fatica a non ricadere nello stato di apatia e rifiuto in cui era rimasta per quasi tutto il settimo libro.
Sono una coppia molto sfortunata, e spero davvero che nei prossimi volumi l'autrice sia un po' più generosa nei loro confronti.

Non posso dire praticamente nulla dell'indagine del romanzo senza fare spoiler, ma posso dirvi perché mi è piaciuto.
Innanzitutto perché stavolta il caso vede molti più attori coinvolti, e questo ha reso molto più interessante seguirmi lo sviluppo: ci sono momenti in cui sembra che Patrik e la sua squadra invece di sbrogliare la matassa la stiano ingarbugliando ancora di più, e vedere come puoi ogni pezzetto del puzzle sia andato al suo posto mi ha tenuta incollata alle pagine, incapace di staccarmi.
Ho sempre trovato simpaticissima Erica, che nonostante sia una giornalista e scrittrice di successo, resta innanzitutto una sorella, una madre e una donna mostruosamente curiosa.
Al punto che la sua curiosità la mette spesso nei pasticci.
Il matrimonio suo e di Patrik non è il classico idillio da romanzo: hanno i loro alti e bassi, le piccole recriminazioni, anche un po' d'invidia reciproca a seconda dei momenti, e questo li rende dei personaggi completi, a tutto tondo.
Sono veri, e questo è il loro punto di forza.
Il finale è chiuso e aperto allo stesso tempo, perché sebbene il caso abbia una sua soluzione, resta ovviamente del tutto aperta la storia di Erica, Patrik e tutti gli altri personaggi di cui Camilla Läckberg mi ha fatta innamorare.

Oltre a essere un'abile narratrice, Camilla Läckberg è una grande scrittrice: la sua prosa è pulita, scorrevole e la storia ha un buon ritmo dall'inizio alla fine.
Non fa ricorso a lunghe descrizioni né a scene filler irrilevanti, e i dialoghi sono molto realistici.
Adoro il suo stile, e aspetto già con ansia il volume seguente: siamo indietro di soli due volumi rispetto alla Svezia, e spero che già in inverno avremo la possibilità di leggere la storia successiva.
Consigliatissimo se avete letto gli altri sette, e consigliatissima la serie se ancora la dovete scoprire!

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

3 commenti:

  1. Mi piacciono molto uguali ambientati in Svezia e trovo che gli scrittori che sono venuti fuori negli ultimi anni siano veramente talentuosi! Questa serie non l'ho mai letta, ma penso sia nelle mie corde <3 ovviamente wishlist! Baci

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    1. Il primo si trova ormai sia usato che in economica, che sulle bancarelle :)
      Devo dire che di questa serie mi sono piaciuti tutti tranne il terzo che ho trovato noiosetto,a penso sia normale quando ne leggi tanti avere un preferito e un non-preferito <3

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