mercoledì 3 giugno 2015

"Una famiglia quasi perfetta" di Jane Shemilt

Buongiorno fanciulle!
Il primo post della giornata è dedicato ad un'uscita librosa di domani, un thriller che mi ha catturata per due giorni (con tanto di lettura notturna in mezzo):
Vi riporto la trama:

Jenny è un medico, sposata con un famoso neurochirurgo e madre di tre adolescenti. 
Ma quando la figlia quindicenne, Naomi, non fa ritorno a casa dopo scuola, la vita perfetta che Jenny credeva di essersi costruita va in pezzi. 
Le autorità lanciano l’allarme e parte una campagna nazionale per cercare la ragazza, ma senza successo: Naomi è scomparsa nel nulla e la famiglia è distrutta. 
I mesi passano e le ipotesi peggiori – rapimento, omicidio – diventano sempre più plausibili, ma in mancanza di indizi significativi l’attenzione sul caso si affievolisce. 
Jenny però non si arrende. 
A un anno dalla sparizione della figlia, sta ancora cercando la verità, anche se ogni rivelazione, ogni tassello sembra allontanarla dalle certezze che aveva. 
Presto capisce che le persone di cui si fidava nascondono terribili segreti, Naomi per prima. 
Seguendo le flebili tracce che la ragazza ha lasciato dietro di sé, Jenny si accorgerà che sua figlia è molto diversa dalla ragazza che pensava di aver cresciuto…

Premetto che l'ho letto in lingua originale, quindi non posso esprimermi riguardo la traduzione italiana. Ogni mio commento relativo a stile e linguaggio è riferito all'originale.
I thriller non sono mai stati il mio genere preferito, ma questo romanzo mi è piaciuto moltissimo.
Esplora le dinamiche interne alla famiglia di Jenny con lucidità e a volte anche una buona dose di disincanto, e pagina dopo pagina ogni altarino viene svelato, ogni scheletro cade fuori dall'armadio, facendoci restare a bocca aperta.

Ted è un marito adultero ed un padre assente ai limiti dell'inesistenza; Jenny d'altro canto sembra essere anche peggio: è una madre assente che però crede di essere presente, e questo a mio parere è molto più grave.
Per l'intera durata della vicenda Jenny cade dalla pianta ogni due per tre, e l'immagine che ne abbiamo è quello di una madre che non solo non conosce i suoi figli quanto crede, ma non li conosce affatto.

Naomi, dal canto suo, è una vittima a metà, in quanto possiamo giustificare molti dei suoi atteggiamenti con la negligenza e il disinteresse dei genitori, ma non tutti.
E i suoi fratelli gemelli, Ed e Theo, non sono da meno.
L'unico che si salva è Theo, che sostanzialmente è una parentesi di sanità mentale in una famiglia che sarebbe da ricoverare in blocco.
Ed è un ragazzo solo, scontroso e che finisce per cercare conforto nella droga, quando non riesce più ad uscire da solo dalla depressione e l'unica cosa che gli preme fare è smettere di "sentire".

Nel complesso, questo romanzo è un thriller fino a un certo punto, a mio parere, perché i primi due terzi del libro sono più un'indagine spietata di Jane Shemilt sulla famiglia, attraverso la tecnica del flashback che ci fa saltare costantemente dal presente a un anno prima, permettendoci di scoprire ogni segreto dei membri di questa famiglia che non è allo sbando dalla scomparsa di Naomi: lo era da molto prima.
L'ultimo terzo del romanzo è invece ad alta tensione, e le ultime cento pagine si leggono tutte d'un fiato.
Non dico nulla di specifico del finale, ovviamente, solo che mi è piaciuto.

L'ho trovato un libro molto "difficile" da leggere, perché non riesco a immaginare un dolore più grande della perdita improvvisa di una figlia.
Senza una ragione, senza un funerale che ti permetta di celebrarne il ricordo, senza una tomba che ti aiuti a razionalizzarne l'assenza.
Naomi scompare, e i genitori sono costantemente combattuti tra il desiderio che sia viva e possano riportarla a casa, e il desiderio che sia morta quando pensano alle alternative agghiaccianti a cui potrebbe andare incontro (essere tenuta prigioniera, picchiata, violentata...).
Ci sono momenti in cui si percepisce che quasi sarebbe preferibile ritrovarne il corpo, anche se ovviamente nessun genitore desidera la morte della propria bambina, e questo conflitto rende il romanzo straziante.

Da figlia, ho provato più volte il desiderio di dare una bella scrollata a Ted e Jenny, perché per certi versi sono i genitori peggiori del mondo: totalmente assorbiti dal loro lavoro e dai loro interessi, al punto da non rendersi conto di avere una figlia completamente diversa dalla bambina con le trecce e la bambola di dieci anni prima.
I tre ragazzi fanno quello che vogliono quando voglio, sostanzialmente: fuori a ore per me improponibili, saltano i pasti, non rispondono alle domande...
Non so voi, ma a casa mia non funziona esattamente così. Ecco.

Una lettura molto diversa dalle mie abituali, ma che a modo suo mi ha saputa catturare e dare molti spunti di riflessione, oltre che tenermi sveglia fino alle 4 quando volevo sapere come sarebbe andata  finire. Quindi promosso a pieni voti, anche per la prosa di Jane Shemilt che è scorrevole, pulita e assolutamente leggera. Ho anche riscontrato una certa ricchezza lessicale, cosa che mi rende sempre felice.

Consigliato a chi non legge abitualmente thriller perché questo non è, a mio parere, un thriller tradizionale; a chi ama leggere di famiglie allo sbando, perché io più allo sbando di così non ne ho trovate mai; a chi ama risolvere misteri tassello dopo tassello.

Un bacio a tutte, fanciulle!
A presto <3

13 commenti:

  1. Lo inizierei a leggere anche subito, ha tutte le caratteristiche che amo in un thriller...ma ormai devo aspettare di finire la lettura in corso! Mi ricorda un po' The Killing (la serie tv), ma forse è solo una sensazione mia...
    Bacioni Eli

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    1. Sai che non l'ho mai guardata?
      La consigli?
      Mi ha presa moltissimo, e da non amante del genere questo mi ha stupita!
      Si è decisamente meritato una recensione <3
      Baci baci

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    2. A me è piaciuta molto, ho guardato quella americana e non l'originale. Prova a guardarti qualche video su youtube per vedere se ti potrebbe piacere: le atmosfere sono quelle di Seattle, piovose e grigie (ma bellissime), c'è una ragazza morta e due detective che indagano per scoprire chi sia l'assassino e lo fanno anche scavando nella famiglia della vittima… :) Baci

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  2. per 'colpa' tua la mia wishlist diventerà infinita! uffy <3

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    1. Mi scuso per la wishlist in espansione XD
      Spero ti piacerà se lo leggera!
      Bacio <3

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  3. Mi è piaciuto davvero tantissimo <3 non mi ha proprio convinta del tutto il finale, ma ci sta :) è proprio un bel libro <3

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  4. Qualcuno sa spiegarmi chi è Carys, la ragazza che la mamma di Naomi incontra alla fine nel campo nomadi?

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    1. Non posso lasciare i commenti che spoilerano il finale, se vuoi scrivimi un'email e ti spiego per bene la fine del libro :)
      Non posso avere sotto alla recensione il finale spoilerato
      XD

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    2. sinceramente neanche io non ho capito il finale e chi è carys . Puoi spiegarmelo in privato a questa email : agproderica@gmail.com

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    3. sinceramente neanche io non ho capito il finale e chi è carys . Puoi spiegarmelo in privato a questa email : agproderica@gmail.com

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  5. Quindi, mi chiedo ci sarà un seguito?
    Se fosse così, la scrittrice è stata furba, lasciandoci in sospeso. Cos'è questa moda delle serie, non solo in TV ma adesso anche nel mondo editoriale!

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  6. Arrivo con immenso ritardo, ma cercavo qualche opinione riguardo a questo romanzo e mi sono imbattuta nella tua recensione ^.^ e direi proprio che mi hai convinta :D

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  7. Qualcuno spiega anche a me questo finale? IndiriZo mail kiaraago90@gmail.com
    Grazieeee

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