Buongiorno a tutte!
Ieri sera ho finito un libro che mi ha letteralmente stregata e resa incapace di fare altro per un giorno intero, e ho pensato che si meritasse un post tutto suo, non tre/quattro righe nei preferiti di Gennaio.
"Lo straordinario mondo di Ava Lavender" di Leslye Walton mi ha catturata sin dal prologo, e soprattutto mi ha incastrata in libreria a causa della sua copertina:
E' un romanzo young adult, ma a me ha fatto pensare a Gabriel Garcia Marquez.
Ai suoi "Cent'anni di solitudine" e "Dell'amore e di altri demoni", al suo gusto per il surrealismo raffinato intriso di magia: mi ha fatto pensare che, se avesse voluto scrivere un libro per i lettori più giovani oggi, avrebbe scritto esattamente questo.
Non amo raccontare la trama perché non so mai dove fermarmi prima di fare spoiler quindi ho fotografato senza vergogna quella riportata sul libro:
Quello che mi ha lasciata perplessa di questa trama è che lo fa sembrare solo un libro sulla ricerca dell'amore, mentre in realtà c'è molto, molto di più.
C'è magia, incanto, coincidenze improbabili, e soprattutto c'è la scrittura elegante e ricercata di un'autrice esordiente di cui non vedo l'ora di leggere i prossimi lavori.
E' la storia di Ava, ma anche (e forse soprattutto) della sua famiglia, e all'inizio del libro troviamo questo bellissimo albero genealogico della famiglia:
La storia di Ava è quella di una persona a cui tutti cercano di dare un'etichetta, di cui tutti vogliono dare una definizione, ma che nonostante tutti sappiano chi è si trova inevitabilmente isolata.
Non è un uccello, non è un angelo, non è una ragazza: la sua storia altro non è che il suo percorso, accidentato ed avventuroso, verso la risposta più ovvia ma allo stesso tempo difficile di tutte: Ava è se stessa. Inclassificabile, diversa e proprio per questo, unica.
Ho pensato di riportare per voi il prologo del libro (quattro paginette scarse), e soprattutto alcune delle mie frasi preferite del romanzo:
Che ne dite?
A me ha presa subito, e andando avanti nel libro ne succedono di ogni tipo: da una ragazza innamorata di un ornitologo che si trasforma in canarino, ad un'altra che è in grado distinguere ogni tipo di profumo o fragranza che aleggi nell'aria, alla nostra Ava con le sue ali screziate.
Queste sono solo alcune delle mie parti preferite del libro (tutti quei gufetti che sporgono dalla mia copia nella foto iniziale sono i segnapagina TIGER con cui poi le ritrovo):
pag.69: Per molto tempo, lei e Jack erano rimasti confinati in quella fase che precede l'amore. C'è chi la chiama amicizia, e chi la definisce incertezza; per Vivian era un'esperienza piacevole, che solo in qualche occasione le provocava le vertigini.
pag.133: Grazie al suo olfatto portentoso, Vivian riusciva ad indovinare la stagione a occhi chiusi, semplicemente annusando l'odore della pioggia. La pioggia estiva sapeva di erba appena tagliata, di bocche impiastricciate di succo di bacche: mirtilli, lamponi, more. Sapeva di lunghe notti trascorse a scoprire le costellazioni sotto le loro vesti luminose, di bucato steso ad asciugare all'aria, di grigliate e di baci rubati sul sedile di una Ford 1932 coupé.
La prima pioggia autunnale odorava di fumo, di falò appena spenti, come se il terreno stesso fosse stato arso dalle fiamme durante i roventi mesi estivi. Sapeva di mucchi di foglie bruciati, di camini scoppiettanti, di caldarroste, del profumo delle mani di un uomo dopo ore trascorse in falegnameria.
Vivian non amava la pioggia autunnale.
La pioggia d'inverno sapeva semplicemente di ghiaccio, dell'aria fredda che bruciava la punta delle orecchie, le guance e le ciglia. La pioggia d'inverno era fatta per rifugiarsi sotto trapunte e coperte, per avvolgersi sciarpe di lana sul viso, l'umidità dei respiri rauchi che cuoceva le labbra screpolate.
Le prime piogge primaverili inducevano anche le donne più serie e controllate a sfilarsi le calze e a correre nelle pozzanghere fangose insieme ai figli. Vivian era convinta che dipendesse dal profumo della pioggia: sapeva di terra, bulbi di tulipano e radici di dalia. Sapeva del terreno lungo il gretto dei fiumi, tanto che si aveva quasi l'impressione che, spalancando la bocca, si potessero assaporare i minerali sospesi nell'aria. Vivian sentiva il calore della pioggia sulle dita, quando toccava il terreno dopo un acquazzone.
pag.174: "Nathaniel Sorrows". Ripetei il suo nome, sottovoce. Mi piaceva il modo in cui mi riempiva la bocca. Lo custodii sulla punta della lingua per usarlo più tardi, quando avrei avuto voglia di ascoltare la mia voce avvolgersi attorno alle sillabe. Na-tha-niel Sor-rows. Mi sarei svegliata pronunciando il suo nome nel cuore della notte.
pag.220: Il fatto che l'amore non sia come te lo aspetti non significa che tu non ce l'abbia.
Che altro dire?
Di questo libro mi è piaciuto tutto: il suo essere una sorta di autobiografia ma allo stesso tempo una saga familiare; il suo presentare ogni aspetto magico o surreale come se fosse normale, e quindi rompendo la nostra idea di vero e fantastico come due mondi separati; il suo avere, una volta tanto, un finale più che appropriato e che non ti strazia il cuore (perché io davvero ho bisogno di una pausa dai libri tristi, o che ti prendono a calci in pancia mentre li leggi: questo libro ti abbraccia e ti culla, ed è molto, molto meglio).
Se lo volete leggere in originale, il titolo da cercare è "The strange and beautiful sorrows of Ava Lavender", e questa è la copertina originale:
La nostra ha ripreso il blu e le piume, ma ha inserito una sorta di cartoon di Ava che non mi dispiace affatto :)
Consiglio questo libro a tutte, ma in particolare alle amanti del surreale raffinato, e a chi ama perdersi in una storia per un giorno intero dimenticandosi del mondo fuori.
Un bacio a tutte, fanciulle, e a presto <3
Partiamo dal fatto che le citazioni che hai riportato sono BELLISSSSSSSSIME ma quella di pagina 220 mi ha catturata il cuor! <3 Comunque mi sembra affascinantissimo e ti ringrazio per aver messo le prime quattro pagine, è sempre difficile decidere di iniziare un libro senza saperne niente. E il fatto di sapere dalla trama che Ava era nata con le ali, mi attirava si, ma non più di tanto. Questa tua opinione personale / recensione mi ha messo addosso una sorta di malinconia dolce e struggente, e tanta voglia di leggerlo!
RispondiEliminaQuindi finita Mara Dyer, mi sa che lo inizierò!
È vero, io cerco sempre di leggere qualche pagina in libreria per farmi un'idea :) La mia parte preferita è quella della pioggia, mi è sembrata davvero ben riuscita e che catturasse lo spirito delle stagioni :)
EliminaPoi mi aspetto una R.I.P. sul tuo blog quando lo leggerai!
Che bella recensione!!si sente che questo libro ti ha colpito molto! La trama è molto interessante e già dalle prime pagine mi attira parecchio...inoltre la copertina è stupenda!!Entra di sicuro nella mia wish list per le prossime letture ;-)
RispondiEliminaLa copertina è davvero bella, è stata quella a catturare la mia attenzione e meno male, perchè è stata un'ottima lettura di inizio anno <3 Poi fammi sapere come lo trovi!
EliminaBella recensione! Le citazioni che hai scelto sono bellissime... Waah ho ancora più voglia di leggerlo, mi sa tanto che dovrò procurarmelo al più presto! Questa è una delle poche volte in cui la cover italiana mi piace! ^__^
RispondiEliminaAssolutamente, io sono una di quelle persone che dicono sempre "ma la copertina originale era più bella" e invece stavolta sono rimasta favorevolmente colpita! Sono contenta che le citazioni ti siano piaciute ;)
EliminaChe bella recensione! Complimenti anche per le parti citate! <3 Ammetto che mi hai incuriosito molto! ^_^
RispondiEliminaHo riempito il libro di linguette perché ci sono davvero molte parti che vorrò rileggere, ma alcune facevano spoiler quindi ho scelto queste :) Sono contenta che ti siano piaciute, e se lo leggerai poi fammi sapere!
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