Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "La lista delle cose che non dimenticherò mai" di Val Emmich, edito Piemme (rilegato a 18,50€):
La piccola Joan ricorda tutto, ma proprio tutto. Non lo fa apposta. Ha un "disturbo della memoria autobiografica". Si ricorda qualunque giorno della sua vita… in ogni minimo dettaglio. Per esempio, quante volte sua madre ha pronunciato la frase «Non sbaglia un colpo» negli ultimi sei mesi (ventisette) o che cosa indossava quel giorno di sei anni fa in cui il nonno la portò a pescare (degli orrendi calzettoni). Ma Joan non vuole essere la bambina che ricorda tutto. Vuole essere la bambina che nessuno può dimenticare. E forse l'occasione per farsi ricordare arriva quando viene a stare a casa sua Gavin, un amico di gioventù del papà e come lui cantante e musicista. Joan lo conosce da sempre, e decide di farsi aiutare da lui nell'impresa che la renderà famosa: vincere il Concorso per nuovi cantautori indetto dalla sua scuola. Ma Gavin, purtroppo, non può aiutare nessuno: ha appena perso il suo compagno, Sydney, e con lui anche la gioia di vivere. Così, sarà Joan ad aiutare Gavin. A ricordare. I momenti che lui e Sydney hanno vissuto insieme, le piccole cose, ogni dettaglio che la bambina, negli anni, ha immagazzinato nella sua portentosa memoria. E, in cambio, forse, Gavin la aiuterà a scrivere la sua canzone… Un'amicizia sorprendente e salvifica, una bambina indimenticabile, una storia piena di commozione e calore: raccontato con dolcezza, umorismo e arguzia, l'acclamato debutto di Val Emmich, cantautore americano e attore noto per ruoli ricorrenti in serie tv come Ugly Betty e Vinyl, è capace di emozionare a ogni pagina, e regalare istanti di vera e propria magia.
Ho un debole per le storia che ruotano attorno a un bambino speciale, e che permettono al lettore di vedere il mondo attraverso i suoi occhi: sul blog ve ne ho raccontate tante, nel corso degli anni.
Stavolta tocca alla piccola Joan, e chissà se sarà riuscita a rubarmi il cuore....
Joan è una bambina come tante, se non fosse che la sua mente è in grado di immagazzinare e conservare ogni singolo ricordo.
Alla sua insegnante che afferma, guardando il cielo, «è un sacco di tempo che non piove», Joan replica con sicurezza che non è vero, ha piovuto il 20 giugno, che era un giovedì.
Joan ricorda TUTTO, e vive con grandissimo disagio la consapevolezza che non solo per gli altri non è così, ma che lei stessa verrà dimenticata.
In fondo, è stata dimenticata dalla nonna quando, ormai anziana, ha iniziato a perdere la memoria, e oggi suo padre si è dimenticato di andarla a prendere all'ora giusta.
Eppure c'è qualcosa che le persone sembrano non dimenticare mai, nemmeno a decenni di distanza: le loro canzoni preferite.
Per questo la bimba ha un sogno, quello di scrivere e cantare una canzone memorabile, destinata a rimanere per sempre, come quelle di John Lennon (da cui prende il suo secondo nome: il padre, fan sfegatato del cantautore britannico, l'ha chiamata Joan Lennon).
Ma come si scrive una canzone memorabile?
Un buon punto di partenza sembra quello di partecipare a un concorso per nuovi cantautori pubblicizzato sul giornale, che prevede lo streaming sul web della canzone vincitrice.
Joan è piccola, forse, ma è molto sveglia, e sa benissimo che per vincere il concorso «serve una canzone che faccia venir voglia di ballare o di piangere. Sono le due reazioni più forti che la musica può suscitare. Quando balla, la gente si scorda di tutto, e quando piange si ricorda», quindi deve solo decidere che tipo di canzone proporre... e comporre, ovviamente.
Ed è qui che entra in gioco il mio personaggio preferito del romanzo, Gavin.
Lo incontriamo nel momento più difficile della sua vita, appena un mese dopo la morte di Sydney, il grande amore della sua vita.
Si sente come se vivesse con un "amore fantasma", che continui a percepire anche se non è più presente, e il dolore è tale da spingerlo a dare letteralmente fuoco a tutto ciò che, attorno a lui, gli ricorda l'uomo che ha perso.
Dopo averlo visto al notiziario, sconvolto e davanti a un enorme falò di quello che sostanzialmente era l'intero contenuto di casa sua, la madre di Joan lo chiama, pregandolo di andare a stare da loro per un po'.
Ed ecco che, al'improvviso, Joan trova la risposta al suo problema: sarà Gavin ad aiutarla a comporre la sua canzone!
Val Emmich trasferisce su carta ogni sfumatura ed emozione dell'atto di composizione, regalando ai lettori quella che non è solo una splendida storia di amicizia e guarigione, ma anche un omaggio alla musica "che ti salva da tutto, anche da te stesso".
"La lista delle cose che non dimenticherò mai" è un romanzo delicato, intimo e allo stesso tempo universale, perché universali sono le paure che racconta, prima tra tutte quella di dimenticare (Gavin) ed essere dimenticati (Joan). Se l'uomo soffre al pensiero di perdere anche i ricordi del compagno, e trovarsi definitivamente senza di lui, Joan teme che proprio lei, la persona che ricorda tutto, finirà nell'oblio. Non ci è dato di sapere se questo accadrà, ma ciò che entrambi imparano - e noi con loro - è sicuramente quanto sia più importante vivere, piuttosto che ricordare, e che ciò che hai dimenticato non è perso, perché lo hai ugualmente vissuto.
O almeno, questo è uno dei messaggi che io stessa, durante la lettura, ho sentito arrivare con prepotenza al mio cuore, forse perché è una questione sulla quale ho avuto modo di interrogarmi a lungo: quando mia nonna ha iniziato a dimenticare, ha smesso progressivamente di essere "la mia nonna", ma questo non ha certo cancellato gli anni in cui lo è stata. Quelli non me li ha portati via nessuno.
Un esordio a cinque stelle, e un'edizione arricchita da tenerissimi disegni capaci di trasportare il lettore nel mondo di Joan: questo dovete proprio leggerlo.
Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3
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