Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "The Game" di Lucia Vaccarino e Davide Morosinotto, edito Mondadori (rilegato a 17€):
Cece ha tredici anni e nessuna voglia di andare a vivere con la madre, che non vede da un sacco di tempo e che per lei è praticamente un'estranea. Ma suo padre deve trasferirsi in America per lavoro e così lei si ritrova catapultata in un piccolo paese, dove i suoi compagni di scuola si conoscono fin dall'asilo, tutti sanno tutto di tutti e non c'è molto da fare per salvarsi dalla noia. Ma la tranquillità è solo apparente. Cece nota infatti che a scuola accadono cose strane, scherzi di cattivo gusto che sconfinano nella violenza, atti insensati di cui non si conosce l'autore... E comincia a sentir parlare di un terribile gioco, in cui i suoi compagni sono coinvolti e a cui finirà per dover obbedire anche lei. Un gioco mosso dalla vendetta, dominato dal terrore. Dove l'unico modo per vincere è avere il coraggio di cambiare le regole.
Un autore che adoro (Davide Morosinotto) e una da scoprire (Lucia Vaccarino), e una storia nata dalla fantasia di una lettrice, Francesca Carbotti, la cui idea è risultata quella vincente al concorso "Ce l'hai un storia?" rivolto agli under 18, il cui premio consisteva proprio nel vedere il proprio spunto sviluppato da uno o più autori affermati.
Ho affrontato la lettura di "The Game" con entusiasmo, e le 197 pagine di storia sono volate in poco più di due ore.
Ma veniamo a noi: il sipario si apre su Cece, all'anagrafe Cecilia, un'adolescente francese costretta a trasferirsi per un tempo indefinito a casa della madre che non vede da tempo mentre il padre si trasferisce a Denver e organizza una casa per accoglierla.
Non sarebbe drammatico, in fondo... se non fosse che la madre vive nella fatiscente casa di campagna che un tempo era appartenuta ai nonni di Cece, appena fuori dal paese più noioso e limitato che la ragazza abbia mai visto.
Un bel salto, per una persona cresciuta in città.
I suoi coetanei non sono particolarmente amichevoli, con la madre proprio non funziona, e come se non bastasse il paese sembra popolato da persone piuttosto eccentriche: cosa potrebbe succederle ancora?
Per esempio essere catapultata in un gioco perverso, che costringe i partecipanti a fare scherzi crudeli e dall'esito spesso tragico, senza sapere come fare ad uscirne...
"The Game" è, sostanzialmente, un incrocio tra "Nerve" e "Saw - L'enigmista", il tutto calibrato per un pubblico più giovane.
Da un lato abbiamo un'inquietante voce fuori campo che costringe i partecipanti a compiere gesti crudeli (come nella sempre più splatter serie di film), e dall'altra un sistema di giocatori e regole che ricorda molto il romanzo di Jeanne Ryan: dal gioco non si esce, bisogna continuare a giocare nonostante l'escalation di paura, ecc.ecc.
Però i più giovani potrebbero non aver visto "Saw" o letto "Nerve", quindi la storia di Cece, Spencer e Il Gioco potrebbe arrivare loro come qualcosa di molto originale, e sicuramente coinvolgente.
È impossibile non provare una profonda curiosità per gli strani personaggi che abitano il paese, dalla "gattara matta" che forse tanto matta non è alla tanto denigrata Nicole, vittima del bullismo più feroce e, allo stesso tempo, estremamente misteriosa. Ha forse qualcosa da nascondere?
E che dire del sorvegliante della scuola, che sembra essere sempre al posto giusto al momento giusto e che ha un passato da giovane eroe del quale non parla mai?
È una lettura accattivante, dal ritmo veloce e sostenuto, che è impossibile accantonare prima della fine e che funzionerebbe anche sul piccolo schermo: il piccolo paese sempre più inquietante, la scuola teatro di incendi improvvisi, lo spogliatoio delle ragazze imbrattato di sangue sono solo alcune delle ambientazioni che renderebbero tanto anche in tre dimensioni.
Sapevo che Davide Morosinotto non mi avrebbe delusa, e non vedo l'ora di scoprire il suo prossimo romanzo.
Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3
LucIa Vaccarino ;-)
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