Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Che palle il Natale!" di Rossella Calabrò, edito Sperling & Kupfer (rilegato a 14,90€):
Che palle, ogni anno è la stessa storia: non si fa in tempo ad archiviare le foto delle vacanze estive e dire mestamente ciao all'abbronzatura, che comincia ad affacciarsi, strisciante e insidioso, il conto alla rovescia per il Natale. Basta distrarsi un attimo, e ci si ritrova invischiati tra luminarie e lieve panico, tra cene aziendali e intolleranze relazionali, tra regali da acquistare e altri da riciclare senza farsi beccare, tra tacchini e capitoni e tutta quella pletora di riti un filino molesti a cui è impossibile sottrarsi. Quest'anno, però, in aiuto della popolazione accorre un team di esimi studiosi - capitanati dall'impavida Rossella Calabro - per analizzare e sdrammatizzare l'odierno concetto di festività natalizie. I piccoli orrori, le frasi fatte, le famigerate riunioni di famiglia, gli eccessi culinari, la retorica buonista: questo pamphlet non risparmia niente e nessuno. E dispensa una serie di impagabili consigli pratici per gestire il trauma natalizio e uscirne con le palle, sì, incrinate, ma non frantumate del tutto. Perché in fondo il Natale non è cattivo: è solo che lo disegnano così.
Adoro Rossella Calabrò, e non solo perchè sono anch'io una pandorista convinta: la sua prosa ironica ed irriverente riesce a divertirmi e a farmi ridere libro dopo libro, anno dopo anno.
E poi stavolta si parla di Natale, e gli spunti sono tanti. Anzi, tantissimi!
Rossella Calabrò non se ne lascia sfuggire nemmeno uno: dalle fisime alimentari ai parenti invadenti (e serpenti), dai regali riciclati - lo abbiamo fatto tutti, almeno una volta! - all'immancabile recita natalizia dei pargoli di casa, è impossibile non ritrovare se stessi in "Che palle il Natale!"
Natale che ormai inizia a Ottobre, e pure da amante di questa festività devo dirlo: il troppo stroppia.
La magia di questa festa stava proprio nell'avere trenta giorni all'anno (leggi: UNO) in cui le città diventavano più luccicanti, in cui si incartavano regali e si mangiavano dolci e leccornie irreperibili nei restanti undici mesi dell'anno.
Trovare i panettoni all'Esselunga già a inizio Ottobre ammazza la magia, pure per una #Natalista come me. Quindi #RossellaUnaDiNoi e un po' lo dico anch'io, che palle.
Se anche a casa vostra ogni anno è lo stesso e si discute fino allo sfinimento sulla questione panettone/pandoro, tranquilli: non siete soli.
Che siate Panettonisti o Pandoriani, da pagina 111 a pagina 114 si parla di voi.
Degli odiosi canditi gommosi, piaga che non riusciamo a debellare nemmeno nel 2017, dell'uvetta che quasi tutti tolgono con precisione chirurgica dalla propria fetta e del delizioso velo di burro e zucchero a velo che mangiare il pandoro lascia sulle dita. Cibo degli Dei, ecco cos'è il pandoro.
Voi Panettonisti non capite proprio niente XD
Si ride dalla prima all'ultima pagina, ci si ritrova in questo o in quel comportamento e soprattutto si ritrovano tutte le persone che ci circondano - dal riciclatore professionista di regali alla parente che non mangia A, B, C e ogni altra lettera dell'alfabeto e rende impossibile preparare un pranzo di Natale senza stress - e si impara come fare a non romperle e a non farsele rompere, le palle (di e a Natale) grazie ai simpatici e spiritosi consigli dell'autrice.
Che ha pensato a tutto, e a fine volume ha inserito anche un consiglio per gli acquisti valido per ogni giorno dell'anno, un test da fare subito e il mantra per sopravvivere alle feste.
È il regalo che dovete farvi, insomma, e da fare con ironia a chi magari, quelle palle (di e a Natale) a volte ve le ha mandate in mille pezzi sul serio.
Non poteva che essere lei, la protagonista della prima chiacchiera librosa natalizia aspettando #BlogMas perchè sì, anche quest'anno passeremo insieme Dicembre con tanti, tantissimi post pieni di spirito natalizio: tenetevi forte ;)
Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3
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