Buon pomeriggio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Dunkirk" di Joshua Levine, edito HarperCollins (rilegato a 18€):
Maggio 1940. La travolgente avanzata delle truppe tedesche in Belgio e nel nord della Francia costringe le armate anglo-francesi a ripiegare progressivamente verso le coste della Manica, intrappolando oltre 300.000 soldati nel campo trincerato di Dunkerque. L'unica speranza di salvarli è organizzare una massiccia evacuazione via mare utilizzando tutte le imbarcazioni disponibili, dalle enormi unità militari ai pescherecci alle piccole navi da diporto. Autorizzata da Winston Churchill e organizzata in tempi record dall'Ammiragliato britannico, l'Operazione Dynamo si svolse tra il 27 maggio e il 4 giugno, concludendosi con un successo inaspettato che fu salutato come "il miracolo di Dunkerque".
Attraverso i racconti e le testimonianze dei veterani e dei sopravvissuti, Joshua Levine ricostruisce con straordinaria efficacia la storia dei soldati che rimasero per giorni sulla spiaggia, sotto i bombardamenti e il fuoco nemico, senza cibo né munizioni; dei civili che li portarono in salvo su imbarcazioni spesso piccolissime e sovraccariche; degli avieri che rischiarono la vita per far guadagnare del tempo prezioso ai compagni bloccati a terra; di coloro che su quelle spiagge morirono.
Comprende un'intervista esclusiva al regista Christopher Nolan.
È stato uno dei film più attesi dell'anno, e non solo dai fan di Christopher Nolan, ma è anche una ricostruzione storica appassionante firmata da Joshua Levine: "Dunkirk" è il fenomeno di fine estate, e oggi scopriamo insieme i cinque motivi per leggerlo - e per andare al cinema, perchè no? Ma prima si legge il libro ;)
1) Quello che accadde a Dunkerque nel 1940, succede anche oggi (e non troppo lontano da casa nostra)
Impossibile leggere di soldati intrappolati senza risorse sotto al fuoco nemico e non pensare a tutti quelli che, anche adesso, si trovano bloccati in paesi sconquassati dalla guerra civile, dove la guerra è guerriglia e le bombe non fanno quasi più notizia. A volte abbiamo bisogno di guardare indietro, per comprendere meglio ciò che abbiamo davanti.
2) Non è un romanzo, ma...
... è coinvolgente allo stesso modo. Forse ancora di più, perchè niente batte una storia vera. Nemmeno la fiction più appassionante.
Nonostante le 402 pagine, nonostante le date e i nomi da ricordare, nonostante una struttura che non può per necessità essere quella di un romanzo, per me leggerlo è stato come immergermi in un libro d'avventura.
3) È una delle storie di coraggio più emozionanti che leggerete mai
E non solo perchè parliamo di guerra, bombardamenti e giovani soldati che a tutto erano stati preparati tranne che a questo, no.
Se ci pensiamo, anche lo sbarco in Normandia vide squadre di giovani soldati mandati letteralmente allo sbaraglio in campo aperto, senza una protezione dal fuoco nemico.
Quello che è accaduto a Dunkerque è la prova di ciò che si riesce a fare quando la volontà di sopravvivere è più forte di ogni avversità.
4) Prima il libro, poi il film!
Lo so, lo so: in moltissimi siete già andati al cinema. Ma io ho aspettato pazientemente perchè mi piace leggere prima il libro e dare un volto a ogni protagonista, dargli movimento e tridimensionalità.
Ed è una cronaca talmente avvincente che, vi assicuro, la vostra immaginazione avrà di che lavorare!
5) Contiene un'intervista esclusiva a Christoper Nolan
Imperdibile per i fan del regista visionario, interessantissima per chi volesse saperne di più sul processo che porta un libro sul grande schermo, è assolutamente da leggere prima di accomodarsi nella propria poltrona e vedere la storia del miracolo di Dunkerque prendere vita.
Sono felicissima di aver recuperato anche questa lettura in occasione del blogtour (in ebook: leggo sempre fuori casa, ammetto che questo in borsa pesava troppo XD) e lo consiglio a tutti gli appassionati di storia: non vi deluderà!
Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3
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