Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Odioamore" di Penelope Ward, edito Newton Compton, in uscita il 14 Agosto:
Condividere una casa per le vacanze con un coinquilino sexy da morire dovrebbe essere un sogno che diventa realtà, giusto? Non se si tratta di Justin... l'unica persona che abbia mai amato... e che ora mi odia. Quando mia nonna è morta e mi ha lasciato metà della casa sull'isola di Aquidneck, c'era una trappola: l'altra metà appartiene al bambino che ha aiutato ad allevare. Lo stesso bambino che si è trasformato nell'adolescente a cui ho spezzato il cuore anni fa. Lo stesso adolescente che ora è un uomo con un corpo mozzafiato e una personalità complicata. Non lo vedevo da anni, e ora ci ritroviamo a convivere perché nessuno dei due è disposto a rinunciare alla casa. La cosa peggiore è che non è da solo. Ho capito presto che c'è una linea sottile tra amore e odio. Ho potuto guardare attraverso quel sorriso arrogante. Il ragazzino che conoscevo è ancora lì sotto. E anche il nostro legame. Proprio ora che non posso averlo, non l'ho mai desiderato di più.
Bello, bello, bello!
L'ho divorato in lingua originale in due sere, e sono felicissima che Penelope Ward invada così di botto le librerie e gli store digitali con tre titoli nel giro di un paio di mesi perchè se lo merita.
Probabilmente il 14 Agosto sarò in spiaggia, ma non potevo non raccontarvi la storia di storia di Justin e Amelia, e della piccola Bea che non va assolutamente dimenticata perchè ha un ruolo importantissimo *^*
Justin e Amelia erano grandi amici, da bambini, amicizia rafforzata dal fatto che la nonna di Amelia si prendeva cura di entrambi e che, una volta adolescenti, l'affetto che li legava si è trasformato in qualcos'altro.
Poi la vita si è messa in mezzo, e Amelia si è allontanata, ferendo profondamente Justin e, nel mentre, anche se stessa.
Balzo in avanti: la nonna di Amelia, alla sua morte, lascia in eredità alla nipote (invece che alla figlia - e madre da incubo di Amelia -, scatenando le sue ire) la sua bella casa sul mare, a cui sono legati tanti ricordi felici di Amelia... o meglio, gliene lascia metà.
L'altra metà è di Justin, perchè la nonna non ha mai smesso di occuparsi di lui e volergli bene.
È così che i due si ritrovano, Amelia fresca di rottura da un uomo che l'ha tradita e Justin felicemente fidanzato con una ragazza adorabile.
Dire che Justin sia ostile nei confronti di Amelia sarebbe riduttivo, ma del resto non è così facile dimenticare anni di silenzio alla prima tazza di caffè bevuta insieme.
Ciò che li unirà davvero, e che li metterà davanti a una serie di scelte importanti, sarà Bea.
La figlia arrivata senza preavviso, che Amelia si trova a dover crescere da sola e della quale Justin non potrà fare a meno di innamorarsi...
Ok, io ve lo dico subito: la piccola Bea è la protagonista assoluta del romanzo.
Senza di lei, i due innamorati-arrabbiati-di nuovo innamorati probabilmente sarebbero rimasti a guardarsi di nascosto, lanciarsi frecciate e borbottare dietro le loro tazze di caffè.
La bambina stravolge la vita di Amelia, ma soprattutto prende tutte le paure e le certezze di Justin e le fa volare dalla finestra: il ragazzo che si era ripromesso di non farsi spezzare il cuore un'altra volta si trova a dormire meglio quando Bea è tra le sue braccia, a suonare meglio quando lo fa per la bambina e a desiderare che i loro momenti insieme durino ben oltre l'estate.
A farvi innamorare di Justin non saranno infatti solo il cuo corpo perfetto e il fatto che sia un musicista, capace di scrivere canzoni meravigliose (di cui trovate i testi nel romanzo), ma sarà soprattutto vederlo interagire con Bea e il modo in cui la difenderà a spada tratta sin dall'inizio.
Amelia, dal canto suo, arriva in quella casa da persona irrisolta e un po' allo sbando, ma Bea la salva.
Trovarsi incinta di un ex che ti ha ferita potrebbe essere la cosa peggiore del mondo, e invece la bambina fa' sì che Amelia sia costretta a organizzare la sua vita, a rispettare le scadenze, a pianificare, a procurarsi ciò che le serve con efficienza.
Ed è grazie a Bea se Amelia e Justin riescono davvero a tornare a comunicare, al di là del desiderio fisico e di tutto ciò che si dicono senza parlare.
Desiderio che non manca e che rende alcune pagine del romanzo davvero bollenti, preparatevi: se c'è una cosa che Penelope Ward sa fare, oltre aracconatre i sentimenti, è raccontare la passione.
Mi è piaciuto moltissimo, perchè oltre a farmi battere il cuore e a commuovermi - più di una volta - "Odioamore" mi ha anche divertita molto, e quando sono arrivata all'ultima pagina ne avrei volute cento in più. O in alternativa avrei voluto un Justin tutto mio.
Consigliatissimo!
Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3
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