Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a “Non ti lascerò cadere” di Jessica Park, edito Sperling&Kupfer (rilegato a 17,90€) in uscita il 28 Marzo:
Dopo aver affrontato il proprio inferno personale, Blythe McGuire può finalmente guardare in faccia il suo futuro. Un futuro ormai inevitabilmente intrecciato a quello dei fratelli Shepherd. Con Chris, condivide un'incredibile storia d'amore. Con Sabin, un'intensa amicizia, che sta diventando ogni giorno più complicata e presto verrà messa alla prova. Perché ora è Sabin che rischia di annegare, sopraffatto da un passato difficile che ancora lo ossessiona. Il suo tormento minaccia di trascinare tutti e tre in acque pericolose. E anche se Blythe è riuscita a superare il proprio dolore e salvare se stessa, salvare Sabin potrebbe essere, per lei, la sfida più grande di sempre.
Sono una persona estremamente impaziente quando si tratta di seguiti e prequel dei romanzi che ho apprezzato, quindi sì, ho letto “Non ti lascerò cadere” lo scorso anno, una settimana dopo aver finito “Sei in ogni mio respiro” (trovate qui la recensione).
Non posso farci niente.
Non era stata solo la storia di Blythe McGuire e Chris Sheperd a conquistarmi: io mi ero presa una cotta per Sabin, il fratello scapestrato e casinista di Chris.
Quindi appena ho scoperto che il secondo volume della duologia era centrato su di lui e sul suo percorso, non c’era nulla che potesse trattenermi.
Nonostante anche stavolta abbiamo la voce narrante di Blythe, quello che ci viene offerto è uno spaccato sulla vita di tutta la gang del primo romanzo, che ora scorre seguendo tutt’altro ritmo.
Blythe e Chris sono diventati una sorta di coppia di genitori surrogati, sui quali fanno affidamento il fratello di lei e quelli di lui, escluso Sabin.
Quest’ultimo è quello che più di tutti morde il freno e preme per allontanarsi il più possibile, in parte per i suoi problemi personali, in parte perchè gli è successa la cosa peggiore che potesse accadere: si è innamorato di Blythe.
E come fare a restare accanto alla ragazza che ama, quando lei è così apertamente amichevole con lui e innamorata di suo fratello?
La situazione si fa talmente insostenibile che, dopo aver scritto una delle canzoni più struggenti di sempre, il ragazzo fa le valigie e mette qualche centinaio di km tra sè e la famiglia (quasi) felice.
Solo che quando provi a fuggire dai problemi, in genere finisci per portarli in valigia con te…
C’è solo una cosa che non ho apprezzato di questo romanzo, o per lo meno che non ci ho trovatoe che invece avrei voluto: la voce narrante di Sabin.
Il suo percorso di crescita e di guarigione, di ricerca di un equilibrio e di un futuro sereno mi sarebbero arrivati di più se raccontati e vissuti da lui in prima persona, così come era stato per Blythe nel primo volume della serie.
Ma detto questo, “Non ti lascerò cadere” mi è piaciuto molto.
La storia dei fratelli Sheperd era e resta struggente, e le ripercussioni su Chris, Sabin e (nome sorella) sono inevitabili.
Erano e restano persone diffidenti, autolesioniste perchè convinte di non meritare amore, e incapaci di vivere in modo sano sentimenti ed emozioni: guarire richiede tempo, e l’autrice ci permette di vederli fare un passo alla volta verso un futuro più felice senza un irrealistico lieto fine affrettato.
Li avevamo salutati così, consapevoli dei loro problemi e di avere tanta strada da fare, ed è così che li ritroviamo.
Blythe, dal canto suo, ha un po’ la sindrome di mamma chioccia, ed è una cosa che ho trovato dolcissima e in cui mi sono ritrovata perchè, ahimè, sono anch’io così.
Fosse per lei terrebbe tutti al sicuro nella loro grande casa e coccolerebbe tutti dal mattino alla sera, e per quanto le riguarda questo volume rappresenta il suo accettare piano piano di non poter proteggere tutti da qualsiasi cosa.
Il dolore e i problemi fanno parte della vita, ma amare qualcuno vuol dire essere pronto a sostenerlo e ad aiutarlo ad affrontare i suoi demoni, non sconfiggerli per lui.
Chris è perfetto per lei perchè ne condivide la natura protettiva e “da capobranco”: insieme sono fantastici e molto, molto dolci.
Ma veniamo a Sabin, la star del romanzo e mio personaggio preferito della serie.
Casinista, rumoroso, petulante e molto spaccone, è forse il fratello Sheperd più sofferente e bisognoso d’aiuto. Niente è mai stato facile per lui, ed è di sicuro quello che mi ha causato il maggiore struggimento di cuore.
Jessica Park gli ha però dato l’epilogo che speravo, nel suo stile senza fronzoli che tanto mi piace, ed è inutile dire che dovrò assolutamente avere in libreria anche questo volume.
Consigliato a chi avesse amato “Sei in ogni mio respiro”, e nel caso non l’aveste ancora fatto recuperate questa duologia: Chris e Sabin Sheperd vi aspettano.
Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3
Devo assolutamente recuperare questa serie! Bellissima recensione ♥
RispondiEliminaPerò questo effetto arcobaleno sbavato sulle copertine ha davvero stancato xD
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