lunedì 13 febbraio 2017

"La casa dello scorpione" di Nancy Farmer

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "La casa dello scorpione" di Nancy Farmer, edito Fanucci (rilegato a 14,90€):
Campi di papaveri a perdita d’occhio sui crinali delle colline, e schiere di uomini in uniforme a raccoglierne il prezioso nettare. È questo l’impero di El Patrón, potente signore della droga a capo di Opium, una striscia di terra che si estende tra gli Stati Uniti e le regioni che un tempo venivano chiamate Messico. Sono gli eejit a lavorare nei campi, uomini nel cui cervello sono stati installati dei chip che li costringono a una passiva docilità. Ma esistono anche schiavi ben più sottomessi, esseri umani clonati al solo scopo di fungere da serbatoi di organi. Grazie a questa pratica, El Patrón è riuscito ad allungare la sua vita fino ai centoquarant’anni. Matt è l’ultimo dei suoi cloni, cresciuto alla corte del signore di Opium, e ora che è un ragazzo tutti lo vedono come un mostro. Tutti tranne El Patrón, che in lui non scorge altro che sé stesso. Attorniato da una schiera di guardie del corpo e personaggi sinistri, a poco a poco Matt comincia a comprendere quale sia il destino che lo attende. L’unica possibilità di sopravvivenza è la fuga, una fuga che però può rivelarsi alquanto rischiosa. Uno come lui ha un marchio che lo differenzia, e non sospetta quanto questo la renda pericolosa e mortale…
Una storia avvincente e rivelatrice, l’avventura straordinaria di un ragazzo alla ricerca della verità.

Una trama che non poteva lasciarmi indifferente, e che mi ha messa subito in moto nel cercare informazioni sull'autrice e sulla serie.
Questo romanzo è uscito nel 2010, anticipando il fenomeno Hunger Games e il fenomeno Maze Runner, e sono davvero contenta che sia arrivato in Italia con una bella edizione.

Da subito facciamo la conoscenza di Matt, un ragazzino cresciuto come clone di El Patròn, con il quale condivide il DNA e che sfrutta la tecnologia della clonazione per prolungare la sua vita a suo piacimento. È un uomo ricco e a capo di un vero e proprio impero dell'oppio, e Matt prova nei suoi confronti sentimenti contrastanti.
Da un lato, sa così come lo sa il lettore quanto malvagio e corrotto sia El Patròn - del resto, chi ti controlla mediante un chip e ti riduce in schiavitù non può essere una brava persona...
Ma una parte di lui sa di essere lui stesso El Patròn, e il ragazzo si trova più volte a sottolineare la somiglianza tra lui e il suo antagonista.
È questo il primo punto di forza del romanzo, il costante conflitto interiore di Matt che da un lato sa di essere una vittima di El Patròn ma dall'altro in quanto clone è lui stesso il suo aguzzino.
Non era qualcosa di semplice da rendere in forma scritta, ma Nancy Farmer ci è riuscita appieno, costruendo quello che è uno dei romanzi distopici più interessanti che abbia mai letto.
Secondo punto a favore: l'ambientazione.
Non solo perchè ci si sente davvero in Messico, ma perchè il romanzo presenta diversi aspetti della cultura di questo paese (seppure in un contesto distopico di pura invenzione), e questo mi ha fatto da subito pensare a un serio lavoro di ricerca e documentazione da parte dell'autrice.
È un paese del quale ho studiato la storia solo in parte e del quale conosco pochissimo i costumi, quindi anche questo aspetto del libro mi ha conquistata sin dall'inizio.

È un grande romanzo per ragazzi (ma anche per adulti) sulla clonazione e su ciò che ci rende davvero umani che difficilmente potrà lasciarvi indifferenti. Probabilmente vorrete prendere più di un personaggio a calci, soprattutto per difendere Matt che, prima della sua fuga, è davvero indifeso.
Consigliatissimo, soprattutto se siete orfani di Maze Runner. Ne ha proprio lo spirito, ma è qualitativamente superiore.

A questo volume ne segue un secondo, "The Lord of Opium", e spero davvero che Fanucci lo porti in Italia perchè la trama mi ha intrigata subito e DEVO sapere. Potete sbirciarla qui, se siete curiosi (fatelo SOLO dopo aver letto "La casa dello scorpione"!).

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

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