Buongiorno a tutte fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Il segreto di Helena" di Lucinda Riley, edito Giunti (brossurato a 14,90€):
Sono passati più di vent’anni da quando Helena, allora quindicenne, trascorse un’indimenticabile estate nell’isola di Cipro, dove, circondata da distese di olivi e da un mare color smeraldo, si innamorò per la prima volta. Dopo una carriera di ballerina classica, Helena vive a Londra con il marito William e tre figli, e non può certo immaginare che il suo padrino, alla morte, le ha lasciato in eredità “Pandora”, la grande, magnifica tenuta sulle colline cipriote. Helena non resiste alla tentazione di tornare sull’isola con la famiglia, pur sapendo che i molti segreti custoditi da quel luogo potrebbero, proprio come il vaso della leggenda, scatenare una tempesta su tutti loro. In particolare sul figlio tredicenne Alex, sensibile e ribelle, sul cui passato ha sempre preferito tacere…
Lucinda Riley ci trasporta su una delle più affascinanti isole del Mediterraneo, regalandoci un’altra storia piena di colpi di scena, segreti, emozioni, per un’estate da non dimenticare.
Ho amato, amato, amato "L'angelo di Marchmont Hall" ed ero prontissima a tuffarmi nell'ultimo lavoro di quest'autrice della quale devo ancora trovare un romanzo che non mi sia piaciuto.
Stavolta c'è stata una falsa partenza, ma dopo averlo accantonato per poi riprenderlo a distanza di dieci giorni, è stata tutta in discesa.
Lucinda Riley stavolta ci porta a Cipro, e lo fa con la storia di Helena e della sua famiglia.
Dopo aver scoperto di aver ereditato Pandora, una splendida villa con giardino sulle colline di Cipro, la donna ci si reca per risistemarla e trascorrerci l'estate insieme ai figli Alex, Immy e Fred e il marito William, oltre a una coppia di amici con figli al seguito.
Appena giunta sull'isola, però, il ricordo dell'estate passata lì quando era lei stessa una ragazzina (poco più grande di Alex, il suo figlio maggiore) la travolge con prepotenza, e le emozioni che era riuscita a tenere al chiuso nel suo cuore per così tanto tempo rischiano di venire a galla.
Insieme a un segreto che non vorrebbe davvero essere costretta a rivelare, soprattutto a suo figlio Alex.
Non volendovi rovinare quello che è un romanzo costellato di rivelazioni e scoperte, non voglio dire nulla di più della trama.
Ma voglio dirvi perchè questo è uno dei romanzi più particolari di Lucinda Riley, che mi è piaciuto al pari di "L'angelo di Marchmont Hall" (letto la scorsa estate: a quanto pare io e Lucinda siamo destinate a fare le vacanze insieme).
Innanzitutto, l'ambientazione: l'autrice mi ha fatto venire voglia di fare le valigie sin da subito, con le sue descrizioni di Pandora, del paese, delle vigne, del mare...
Leggerlo è come fare un viaggio con la fantasia, un viaggio bellissimo.
La scrittura di Lucinda Riley è magica al punto da trasportare il lettore e fargli sentire il caldo sole estivo sulla pelle, il profumo del mare nelle narici e il sapore dell'uva da vino sulla lingua.
Possiamo dire che il romanzo ha due protagonisti, Helena e suo figlio Alex, e vedere Pandora attraverso gli occhi dell'una e dell'altro ci dà davvero un'idea di quanto il mondo possa essere differente a seconda di chi lo osserva.
Ad Alex Pandora appare per com'è davvero: una vecchia casa, bisognosa di moltissime cure, e sicuramente priva di grandi fonti di intrattenimento.
Per Helena è una specie di paradiso, ma perchè è legata indissolubilmente al suo primo amore e a un'estate meravigliosa che non ha mai voluto veramente dimenticare.
Il fatto che l'autrice risulti convincente sia quando si mette nella testa di un ragazzino di trecidi anni, sia quando è invece in una donna di circa quaranta, è un'ulteriore prova del suo talento.
Mi aspettavo che fosse "quella" la verità sul concepimento di Alex (e questo mi sento di dirlo, visto che il ragazzino dichiara di non sapere chi sia il suo vero padre sin dalle prime pagine)?
Ni.
Qualcosa si intuisce, ma Lucinda Riley ci permette di arrivare comunque alla rivelazione sorpresi, e di goderci questa sensazione.
Soprattutto, la verità cambia quasi tutti i rapporti tra i personaggi coinvolti nella vicenda, e questo rende l'ultimo terzo del romanzo molto avvincente.
Mi è piaciuto anche che la chiusura spettasse ad Alex una volta cresciuto, e che venisse complato un buco di dieci anni attraverso i suoi ricordi.
Se ci sono due cose delle quali Lucinda Riley sa scrivere sono le famiglie e le emozioni, e questo romanzo è pieno zeppo di entrambe.
Consigliatissimo ai fan dell'autrice, ma anche a chi volesse scoprirla perchè sono sicura che vi precipiterete ad acquistare tutti i suoi lavori precedenti.
Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3
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