venerdì 25 marzo 2016

"Non ti dirò mai addio" di Jessica Brockmole

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a “Non ti dirò mai addio” di Jessica Brockmole, edito da Nord (rilegato a 18€):
Quando Clare arriva in Francia, la prima cosa che pensa è che i colori siano tutti sbagliati. Non c'è traccia del rassicurante grigio della sua Scozia, ed è come se lei fosse stata catapultata in un mondo estraneo, troppo brillante. L'unico colore che fin da subito la fa sentire a casa è il castano profondo degli occhi di Luc, il figlio degli amici di famiglia presso cui Clare è ospite. Grazie alla passione comune per l'arte e la pittura, durante una magica, intensa estate, tra Luc e Clare s'instaura un rapporto di tenera amicizia; giorno dopo giorno, Luc tinge la vita di Clare di una sfumatura nuova e vivace, mentre Clare tratteggia i contorni di un'emozione che Luc non aveva mai provato prima. Ancora non lo sanno, ma quella sarà l'ultima estate spensierata della loro giovinezza. Ben presto, infatti, sull'Europa calerà l'ombra oscura della guerra, che porterà Luc a combattere in trincea e richiamerà Clare in Scozia. Ma non importa quanti anni dovranno passare e quante difficoltà dovranno superare: Luc e Clare non smetteranno mai d'inseguire il sogno di poter tornare a dipingere insieme il loro futuro. Perché nemmeno un conflitto epocale può separare ciò che l'amore ha unito...

Avevo amato “Novemila giorni e una sola notte” di Jessica Brockmole, che avevo conosciuto grazie a un video haul di Katia, e quando ho visto che non solo sarebbe uscito un nuovo romanzo dell’autrice ma che sarebbe arrivato con una bellissima copertina ero a dir poco euforica.

Il romanzo si apre con la quindicenne Clare rimasta orfana di padre, e in assenza di una madre che possa occuparsi di lei (la donna è sparita in precedenza, abbandonando marito e figlia e senza dare più notizie) la ragazza viene accolta da una coppia di vecchi amici dei suoi genitori nella loro residenza di campagna in Francia.
Una coppia di artisti che ricordano con affetto sia la madre che il padre di Clare, e che hanno un figlio poco più grande di lei che studia a Parigi.
E’ con l’arrivo del primo fine settimana che il ragazzo, su insistenza della madre, torna a casa e trova Clare ad attenderlo.
Ha degli splendidi capelli rosso tiziano, un curioso vestito verde fuori moda e sembra una ninfa del bosco, una delle splendide ninfe che il padre pittore disegna da sempre per illustrare libri di favole.
I due ragazzi sono molto diversi, ma allo stesso tempo si trovano da subito sulla stessa lunghezza d’onda, fino ad innamorarsi.
Un amore che si esprime con la comprensione e con l’ascolto delle reciproche ambizioni e paure, perché siamo nel 1911 e i quattro anni che li separano solo troppi affinché un contatto maggiore sia ben visto da chiunque.
Quando il nonno di Clare, unico parente rimastole, si presenta a reclamarla e la porta in giro per il mondo assieme a lui, l’unico contatto tra Luc e la ragazza è affidato alle lettere, e se ne scriveranno davvero molte.
Lettere d’amore, ma soprattutto di sostegno: sostegno per Luc, che per portare avanti i suoi studi è costretto a numerosi sacrifici e che nonostante tutto sembra avere sogni differenti, e sostegno per Clare, che seppur felice di esplorare il mondo sente una fortissima nostalgia di casa, oltre che di Luc.
Il loro amore saprà resistere alla lontananza, e poi alla prima guerra mondiale che si avvicina sempre più?
Ieri per poco non compravo un cappello simile,
perchè questa copertina è splendida <3
Da dove comincio?
Comincio da quanto io abbia amato i due personaggi principali, Luc e Clare, così diversi dai giovani innamorati di cui ho letto di recente?
Comincio da loro.
Jessica Brockmole ci regala nuovamente una coppia di protagonisti semplicemente perfetta, e completamente in linea con l’epoca di appartenenza.
L’amore tra Clare e Luc nasce partendo dal darsi del lei, per poi portarli a condividere confidenze e piccoli segreti una volta raggiunta l’intimità.
Un amore che dura nonostante siano state condivise solo poche carezze e pochi baci, e nonostante tutto un amore forte e pieno di speranza, oltre che di ostinazione.
Perché solo l’ostinazione può aiutarti ad aspettare qualcuno nonostante tutto ti spinga credere che non lo rivedrai.
La loro storia è romantica, piena di momenti divertenti e piena di momenti bui, e soprattutto è la storia di due persone che portano avanti due cammini, uno insieme e uno personale.
Due persone che crescono e diventano adulte, un po’ insieme e un po’ da sole perché nella vita funziona così.

Anche i personaggi di contorno sono efficaci e pieni di carattere, dallo zio burbero e parsimonioso di Luc al nonno linguista giramondo di Clare, dai genitori artisti e un po’ bohémienne del ragazzo al suo amico tedesco dalle idee discutibili.
Il nonno di Clare in particolare mi è piaciuto moltissimo, e sono sicura che piacerà anche a voi.

L’ambientazione è meravigliosa, e sono prontissima a trasferirmi nel palazzo un po’ scalcinato nel bel mezzo della campagna francese dei genitori di Luc.
O a seguire Clare e suo nonno in Spagna, Portogallo ed Africa, inseguendo lingue ed idiomi affascinanti ed esplorando colori e profumi insieme alla ragazza.

Un romanzo splendido, che ero sicura avrei amato e che non mi ha delusa: aspetto già il prossimo lavoro dell’autrice e sono pronta a legarla alla scrivania, se dovesse servire.
Vi consiglio non solo di leggere questo, ma anche di recuperare “Novemila giorni e una sola notte”, uscito sempre per Nord ma che trovate anche in edizione economica TEA.
Ringraziando Katia per avermelo fatto scoprire ;)

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

2 commenti:

  1. Anche a me era piaciuto tanto 'Novemila giorni e una sola notte' :) Spero mi piacerà altrettanto questo!*w*

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