domenica 3 gennaio 2016

"Una scommessa per sempre" di Emma Hart

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Una scommessa per sempre" di Emma Hart, edito da Fabbri Editori (rilegato a 15,90€):
Megan e Aston non potrebbero essere più diversi e in pubblico bisticciano come cane e gatto: lei è la classica studentessa perfetta con il naso sempre affondato tra le pagine di un romanzo; lui è uno di quelli che cambia ragazza ogni sera e pensa solo a sé. Ma c'è qualcosa di potente che li attrae l'uno verso l'altra, e basta una notte, un bacio rubato, per sconvolgere le loro vite. Eppure Aston non avrebbe mai voluto avvicinarsi così tanto a lei. Perseguitato da un'infanzia difficile, da demoni che si rifiuta di affrontare, sa che è l'unica che potrebbe strappargli quella maschera di indifferenza che ha deciso di indossare per proteggersi dal dolore. Megan invece teme che, stando insieme ad Aston, Braden, il loro migliore amico, da sempre iperprotettivo nei suoi confronti, possa sentirsi tradito. Però il loro amore è ogni giorno più intenso, più forte delle paure, dei dubbi e degli incubi che affollano le notti di Aston. È arrivato per loro il momento di mettersi in gioco: devono scegliere se mantenere segreta la loro storia o rivelarsi al mondo. Devono scommettere su loro stessi. Perché chi scommette sull'amore non perde mai.

Questa è stata una lettura che non credevo avrei mai fatto, lo ammetto.
Il primo volume della serie, "Scommettiamo che ti faccio innamorare?", non mi era piaciuto e non ne avevo fatto mistero.
Poi il caso ha voluto che lo trovassi a 7€ da Libraccio, in buone condizioni, e pensassi "Ok, dai. Una seconda chance non si nega a nessuno".

E magari sarebbe stato meglio fermarsi al primo, stavolta, perchè sebbene io abbia trovato la storia meno irritante, anche in questo volume si salta da un clichè all'altro con fin troppo entusiasmo, ritrovandosi a leggere qualcosa di cui si fa tranquillamente a meno.

Cominciamo da Megan, che è "la ragazza che legge" tipica di questo tipo di romanzi.
Quindi lo dico stavolta e che valga per tutte le letture future: basta Jane Austen. Basta "Orgoglio e pregiudizio". Basta Emily Bronte e "Cime tempestose". Basta anche "Piccole donne". Ora si è aggiunto "Tess dei d'Ubervilles", e sappiamo tutti perchè.
TUTTE le protagoniste "lettrici" leggono sempre e soltanto questi tre/quattro benedettissimi romanzi, e a questo punto ditelo, care autrici, che sono gli unici tre classici che avete letto.
Io fino a quando non troverò Dickens, Balzac, Wilde, Hardy, Woolf, Mann e tutta la pletora di autori di spessore che affollano la libreria di un vero lettore di classici, non vi prenderò sul serio.
Basta Mr. Darcy come modello di eroe romantico, che è un clichè talmente trito e riscaldato che ormai non se ne può più di trovarlo.
Tutto il personaggio di Megan, comunque, mi ha dato sui nervi: proprio non sono riuscita a farmela piacere, e questo già si trascinava dal primo libro quindi diciamo che no, non ho cambiato idea.
Aston, invece, è il personaggio a cui Emma Hart non ha reso giustizia.
Gli ha dato una storia personale struggente ma gestita in moo immaturo e con una prosa fin troppo elementare. Frasi smozzicate, pensieri esposti in modo disordinato, concetti importanti mollati lì.
Peccato, perchè da quello che poteva essere un Fidanzato di Carta con le maiuscole ci si ritrova con l'ennesimo "vorrei averti ma non posso averti", "devo allontanarmi perchè non ti merito" e via di questo registro. L'ennesimo "salto da un letto all'altro ma in realtà amo solo te", l'ennesimo "faccio l'idiota ma in realtà sono intelligentissimo", l'ennesimo ma anche basta, eh.
Non sta scritto da nessuna parte che avere un'infanzia drammatica ti trasformi in un saltatore di letti ed anzi, è uno dei clichè più stupidi in circolazione, quindi prendiamolo come proposito del 2016 quello di far sparire questa fesseria dal genere romance.

L'unico personaggio riuscito è quello del nonno di Aston. Lui mi è piaciuto un sacco, ecco.
Vai così, nonno.

La storia... Insomma, la sapete già. L'avete già letta mille altre volte, e sostanzialmente non ci sono grandi colpi di scena o sconvolgimenti di trama. Che lui e lei debbano finire insieme si sa dal libro precedente, ma diciamo che forse si poteva fare di più a livello di intreccio.
Capisco il concetto di letteratura leggera o d'evasione, ma dal nulla di nuovo al romanzo dell'anno ci sono infinite sfumature, e qui siamo in zona "nulla".
Stavolta lo dico sul serio: ciao ciao, Emma Hart. Senza rancore, perchè in fondo questo l'ho letto in un pomeriggio ed è stata una mia scelta.

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

3 commenti:

  1. E io direi che sto libro può farsi un giretto allo scambio libri! Con affetto Team DevyPop

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  2. Sono assolutamente d'accordo!
    Basta con i soliti 3/4 "classici di cartello", non se ne può davvero più. Se proprio non conoscono altri autori di spessore, facessero un giretto su Wikipedia.

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  3. Un po' di novità a noi lettori farebbe molto piacere! Cerchiamo storie meno scontate, personaggi non prevedibili... Grazie Eli che ti sei sacrificata per tutti noi!!! Ci mettiamo un bel no sopra e fine
    Baci

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