martedì 19 gennaio 2016

"Oltre i segreti" di Jay Crownover

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Oltre i segreti" di Jay Crownover, edito da Newton Compton (rilegato a 9,90€) in uscita il 21 Gennaio:
Saint Ford ha lavorato sodo per realizzare il suo sogno: diventare un'infermiera. Concentrata sul lavoro, dedita ai pazienti, nella sua vita non c'è spazio per l'amore. Non ha bisogno di un ragazzo che arrivi a turbare la sua calma, soprattutto adesso che è serena e ha dimenticato cosa le ha distrutto la vita quando era al liceo. Cupo, introverso, Nash Donovan potrebbe non ricordarsi di lei e del terribile dolore che le causò. Ma fu lui la persona che stravolse il suo mondo... e che sta per farlo di nuovo. Saint non sa che Nash non è più quello di una volta. La scoperta di un segreto di famiglia sconvolgente ha stravolto il suo mondo, e ora sta lottando per capire cosa fare del suo futuro. Non può lasciarsi distrarre dalla bella infermiera che incontra ovunque. E tuttavia non può ignorare le scintille tra loro, né rinunciare a una ragazza così divertente e dolce, soprattutto ora che sembra l'unica cosa nella sua vita ad avere senso.

Sono tornati gli uomini tatuati di Jay Crownover, e sapete che sono una fan dichiarata di questa serie quindi eccomi qui, a raccontarvi di Nash e di Saint, e di tutto il loro entourage.
Con una nota dolente, però, data dal fatto che non mi è piaciuta Saint.
Avevo sempre apprezzato le controparti femminili dei Marked Men, da "Oltre le regole" a "Oltre l'amore", passando per "Oltre noi l'infinito", ma Saint non è riuscita a conquistarmi.
Nash sì, però: per lui cuori, unicorni, cuccioli ed arcobaleni a fiumi.

Avevamo lasciato Nash alla fine di "Oltre l'amore" in preda a un forte sconvolgimento emotivo: quello che ha sempre creduto essere suo zio, si è rivelato essere suo padre.
Ovviamente lo scopre nel momento in cui del padre si è anche scoperta la malattia terminale che lo affligge, quindi il povero ragazzo non solo deve rivalutare tutto il loro rapporto fino a quel momento, ma deve anche prepararsi a perderlo.
Vista l'orrida madre che si ritrova, vuol dire anche perdere la sua vera famiglia: è stato lo zio/padre a crescerlo, a dargli un lavoro, a educarlo, e Nash non è assolutamente pronto a dirgli addio.

In ospedale, però, incontra Saint, l'infermiera che si occupa di suo zio/padre.
Gentile, dolce, delicata e, ovviamente, davvero un bel pezzo di ragazza.
Sarebbe proprio quello che ci vuole, un nuovo sentimento, per rasserenare Nash in vista del lutto che lo aspetta, se non fosse che Saint non ha minimamente intenzione di collaborare.
Conosce Nash dal liceo, infatti, e ai tempi un commento scambiato dal ragazzo con gli amici l'aveva tremendamente ferita, al punto da farle portare rancora ancora adesso.
Riusciranno a superare le loro problematiche personali, e a capire che sono fatti l'uno per l'altra?
Mi tolgo subito il sassolino dalla scarpa così poi posso parlare per bene di tutto ciò che ho apprezzato.
L'unico motivo per cui non sopporto Saint è che il suo personaggio è il più insipido dell'intera serie (inclusi i due volumi che in Italia devono ancora arrivare, e che ho letto in lingua).
Dopo sproloqui su quanto abbi studiato, quanto si sia impegnata, e su quanto sia una persona seria e con la testa sulle spalle, si forma un giudizio su Nash, una persona che non vede da ANNI e con cui di fatto non ha mai avuto un rapporto stretto, in base a un commento sentito per caso e che forse nemmeno era rivolto a lei (nessuno ha mai fatto il suo nome) al liceo.
Esatto: una donna adulta, con un lavoro serio e pieno di responsabilità, che giudica uno sconosciuto in base a un pettegolezzo delle scuole superiori.
Ma che davvero? Ma non gliel'ha detto nessuno che, se dovessimo essere giudicati a vita a seconda di com'eravamo al liceo, saremmo tutti dei completi idioti?
Nash, tra l'altro, nemmeno ricorda la frase in questione e conferma fin da subito che non fosse rivolta a lei, eppure ci dobbiamo sorbire le paturnie di lei ancora per un po' prima che finalmente abbiano fine.
Poi per carità: è dolce, è gentile, è simpatica. Ma tutte le sue resistenze a Nash sono fondate sulla fuffa più fuffa, e quindi il suo apporto alla storia non mi ha colpita granchè.

Ora passiamo a Nash, e tra l'altro, avete visto la copertina originale?
Eccolo lì, Nash. Bellino, vero?
Nash mi è piaciuto un sacco, e per molti motivi: intanto perchè riceve una doppia notizia bomba nel giro di ventiquattr'ore e gestisce il tutto in modo quasi accettabile.
Ha un cedimento iniziale, questo è vero, ma poi si rimbocca le maniche e non perde di vista ciò che gli importa di più: ama il suo lavoro, che per lui è una vera e propria vocazione artistica, e non viene meno ai suoi doveri. Ama anche Saint, al punto da sopportare ben più del dovuto le resistenze della ragazza, apparentemente prive di senso (e sinceramente, visto poi il motivo vero, sarebbe stato meglio non saperlo).
Anche stavolta Jay Crownover ci regala un personaggio del quale innamorarci, e questo perchè i suoi ragazzi sono imperfetti: sono belli ma ognuno a modo suo, hanno un loro stile personale e soprattutto una valanga di difetti. Sbagliano, inciampano, ruzzolano come chiunque altro, e accettano se stessi così come sono. Nessuno di loro è un principe azzurro, ma ci faremmo volentieri salvare da tutti loro.
Eccoli tutti insieme, i Marked Men <3
Il romanzo è scorrevole, a tratti divertente, a tratti romantico, e non manca qualche scena piccante (e riconosco all'autrice che, per quanto mi riguarda, è una delle poche a non farmi ridere quando affronta il sesso su carta). Non mancano nemmeno momenti struggenti, soprattutto quando, come sapevamo già dal terzo libro, lo zio Phil ci lascia.
Ma tra amori e dolori vincono di sicuro gli amori, e non solo quello tra Nash e Saint: ritroviamo la gang al completo, con bambini, fidanzamenti, coppie sposate...
Non so voi, ma a me Rule ha preso il cuore nel primo libro e ogni volta ritrovarlo è una gioia!
Promossi i Marked Men ancora una volta, e non vedo l'ora di raccontarvi di Rowdy quando uscirà il prossimo (speriamo in estate, come l'anno scorso).

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

3 commenti:

  1. Io ho scoperto questa saga ad inizio estate e mi sono letta i primi 3 libri in italiano, poi non ce l'ho fatta ad aspettare gennaio e ho letto Nash in inglese...Concordo pienamente con tutto quello che hai detto, Saint si fa un pò troppe pare! Penso che questo sia stato il libro più divertente (e triste allo stesso tempo) di tutta la saga...voglia parlare di quanto esilarante e simpatica sia Royal?

    Se vuoi leggerla, qui c'è la mia recensione di Nash: http://theteenytinytoutfaire.blogspot.it/2016/01/novel-of-week-nash-marked-men-4-by-jay.html

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  2. Per me questo è in assoluto il migliore della serie, perché ho trovato Nash un personaggio molto bello e dolce! E vogliamo dire anche che il modello della copertina originale è bellissimo??? Il mio ideale <3 domani va on line anche il parere di Cri e il mio
    Baci

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  3. E come ti avevo promesso ecco il mio commento in piena fase "fangirl"...Nash, I love you! Sposami! *_* Ah no, io ho già dato. XD Mi è piaciuto mooolto. <3 Baci

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