venerdì 1 gennaio 2016

"9 Novembre" di Colleen Hoover

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli), e buon anno!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "November 9" di Colleen Hoover, edito da Leggereditore:
È il 9 novembre quando, durante un pranzo con il padre, Fallon incontra Ben per la prima volta. È un giorno speciale per lei, non solo perché sta per trasferirsi da Los Angeles a New York, ma anche perché ricorre l'anniversario dell'evento che ha segnato per sempre la sua vita, il terribile incendio che le ha lasciato cicatrici su gran parte del corpo, impedendole di continuare la sua carriera da attrice. Contro ogni previsione, la conoscenza tra i due si trasforma subito in qualcosa di più, ma Fallon sta per partire e sembra esserci tempo solo per il rimpianto. Come per strappare al destino quell'inevitabile separazione, Ben le promette allora che scriverà un romanzo su di loro, proponendole di ritrovarsi il 9 novembre di ogni anno, fino a che non ne compiranno ventitré. È così che ogni 9 novembre i due protagonisti aggiungono un nuovo capitolo alla loro storia, finché qualcosa non arriva a sconvolgere le loro promesse e a mettere alla prova i loro sentimenti, tra i dubbi di Fallon e le mezze verità di Ben.

Di Colleen Hoover è stata la mia prima lettura del 2015, e a lei spetta l'onore di aprire il 2016. Quest'autrice non sbaglia un colpo, e anche con la sua ultima creatura ha fatto centro.
Due ragazzi si incontrano per caso il 9 Novembre, giorno pieno di significato per entrambi, e decidono di rivedersi ogni anno nello stesso giorno per i cinque anni successivi.
Nessun contatto durante gli altri 364 giorni: niente social network, niente telefonate, niente email.
Nel mentre, Fallon tenterà di tornare a recitare e Ben di scrivere un romanzo basato sulla loro storia.
Ovviamente l'universo ci mette del suo, e ben presto la linea di separazione tra realtà e finzione letteraria diventa fin troppo sottile....

Questo romanzo ha tre punti di forza: lei, lui e la prosa di Colleen Hoover.
Perchè sebbene dal punto di vista della trama, in fondo, lo sappiamo fin dall'inizio dove Colleen Hoover voglia andare a parare (anche quello che dovrebbe essere il "grande colpo di scena" in realtà è abbastanza prevedibile), l'autrice ha creato quelli che forse sono tra i personaggi migliori della sua carriera.

Fallon è una ragazza bella ma non bellissima, intelligente ma non troppo, divertente quando se lo concede. Ha solo un "difetto", almeno per come la vede lei: il suo corpo, viso incluso, porta i segni dell'incendio a cui è sopravvissuta per miracolo a soli sedici anni.
Cicatrici che hanno stroncato la sua promettente carriera di attrice, e che hanno incrinato irrimediabilmente la sua sicurezza.
Si nasconde sotto a vestiti troppo grandi e troppo lunghi, e non è assolutamente pronta a quello che l'aspetta il 9 Novembre: Ben Kessler.

Ben è un bel ragazzo un po' in disordine, spettinato e che sembra aver dormito vestito, che interviene a sorpresa salvandola da una brutta discussione con il padre fingendosi (con una parlantina sciolta che gli invidio tantissimo) il suo fidanzato.
Lui e Fallon passano il pomeriggio insieme, chiacchierando e scherzando, condividendo i loro sogni e le loro ambizioni.
Si piacciono molto, ma Fallon è in partenza per New York e sa benissimo di non voler iniziare una relazione a distanza.
Da qui la decisione di rivedersi a un anno di distanza.

Quello che nessuno dei due si aspetta è di passare un anno ad aspettare quest'incontro.
Pur conoscendosi appena, tra i due ragazzi si è sviluppata una grande intesa e una forte alchimia: è proprio necessario aspettare altri quattro anni, per poter stare finalmente insieme?
Per la prima volta, credo, posso dire di aver amato entrambi i protagonisti.
Di Fallon ho apprezzato la forte ironia, il sarcasmo, il fatto che nonostante l'insicurezza riguardo il suo aspetto fisico volesse continuare a provare a realizzare il suo sogno di recitare.
Sono stanca del clichè "ragazza bellissima che si vede brutta senza apparente motivo", e in Fallon ho invece trovato una ragazza che in fondo sa di essere carina: l'unica cosa che non trova bella di se stessa sono le cicatrici, e non parliamo di due segnetti. Parliamo di quasi metà del suo corpo deturpata: credo che chiunque avrebbe difficoltà ad accettarsi, nella sua situazione, soprattutto volendo lavorare in un settore in cui l'aspetto è sostanzialmente tutto.
Ben mi ha rapito il cuore fin dalla prima scena, e come poteva essere altrimenti?
E' spiritoso, molto ironico e allo stesso tempo incredibilmente romantico in modo del tutto genuino.
Mi ha fatta sorridere la scena in cui inizia a leggere un romanzo rosa preso dal comodino di Fallon, e si scopre incapace di metterlo giù, pensando "Oddio, questa roba è peggio del crack!", così come mi ha fatto ridere la loro conversazione sui dialoghi assurdi tipici del genere romance.
Sono tutte cose che ho pensato almeno una volta, e quindi sia in Fallon che in Ben ho trovato un po' di me.
Anche il povero Ben ha il suo intero set di valigie di bagaglio emotivo, ma anche nel suo caso il tutto risulta convincente perchè è un ragazzo molto giovane.
Non è un trentenne che vive ancora dei complessi risalenti alla storia andata male quando ne aveva quindici, ecco: è un ragazzino che cerca di crescere da solo, ed è inevitabile che dovendo affrontare un dolore troppo forte e apparentemente privo di senso faccia la scelta sbagliata.
Però possiamo anche dire che, dal momento in cui conosce Fallon, passa cinque anni a cercare di fare sempre la cosa giusta per tutti.
Quindi #GoBen, sei tutti noi.

E' uno di quei romanzi da avere assolutamente in cartaceo, fosse anche solo per le millemila frasi da sottolineare, ricopiare, incorniciare di cuoricini: Colleen Hoover scrive I romanzi rosa, nei quali ci si innamora ad ogni pagina, al punto che non si sa più se a far battere il cuore siano i personaggi, la storia o anche solo la splendida prosa dell'autrice.
E' il mio obbiettivo del 2016, la conquista dei cartaci originali di Colleen Hoover, e piano piano provvederò <3

Vorrei lanciare fino ad ora un appello a chi tradurrà questo romanzo: NON ROVINATELO. L'inglese di Colleen Hoover è talmente semplice che a tradurlo male vi ci dovreste mettere d'impegno, e soprattutto GUAI A VOI se gli date un titolo assurdo.
"9 Novembre" è PERFETTO: ogni parte del libro è uno dei 9 Novembre che i ragazzi passano insieme, ed è la data attorno alla quale ruota tutta la storia. Niente assurdità tipo "Le passioni del cuore", "L'amore nei tuoi occhi" o "Voglio solo stringerti".
Se poi riuscite anche a evitare copertine orride come quelle delle edizioni precedenti dell'autrice, tanto meglio: l'unica che si salva è quella di "Forse un giorno", e guarda caso è quella inglese.

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

2 commenti:

  1. Più sento parlare di Colleen Hoover, più mi convinco a darle una seconda occasione!
    <3

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  2. Non potevi iniziare in maniera miglior il 2016 del blog! E io non vedo l'ora di leggere ancora Colleen<3
    Un bacio e buon inizio 2016

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