Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Il mio appello al mondo" di Dalai Lama (nato Tenzin Gyatso), edito da Garzanti (rilegato a 8€):
In queste pagine il quattordicesimo Dalai Lama si rivolge a tutti i cittadini del mondo per offrire il suo messaggio di fratellanza. Superando ogni differenza religiosa, etnica e culturale, ci indica la strada rivoluzionaria basata sull'empatia e la compassione per raggiungere una vita felice e serena, che ponga al centro di tutto il rispetto per l'uomo e la difesa del nostro pianeta. Ne "Il mio appello al mondo" prende vita la speranza di un avvenire senza conflitti, in cui possano sbocciare la pace, la tolleranza e il dialogo, perché "non possiamo cambiare il passato, ma possiamo sempre imparare da esso per creare un futuro migliore".
So che è raro trovare questo tipo di libri sui blog, ma so anche che a me ogni tanto leggere qualcosa che non sia strettamente un romanzo è sempre piaciuto: memorie, autobiografie, biografie, saggistica di vario tipo.
In queste 70 pagine circa è racchiuso non solo il pensiero di un uomo che ha il difficile ruolo di guida spirituale di un popolo intero, ma soprattutto quello di un uomo che si rifiuta di credere che per l'umanità corrotta da guerre ed avidità non ci sia speranza di redenzione.
Leggere questo libro prima di Natale (lo so, la recensione è un po' in ritardo...) è stato bello, perchè non c'è una sola pagina che non sia condivisibile anche da chi, come me, è nato e cresciuto in un contesto cattolico.
Quando il Dalai Lama parla di come il vero male del mondo siano le emozioni negative, perchè diamo ad esse troppo spazio rispetto a quanto ne diamo a quelle negative, è una cosa che fa riflettere.
Pensate a quanto tempo si spreca a spargere malignità online, e quanto poco ne occupiamo per spargere pensieri positivi: pensate a come vivremmo tutti meglio se invece di roderci d'invidia riuscissimo a vedere in chi invidiamo un qualcosa a cui aspirare e uno stimolo a lavorare sodo, invece che l'oggetto di malignità e di commenti acidi.
Leggere che l'avidità è alla base di ogni guerra, e che è un sollievo vedere come oggi ci sia una volontà molto più forte di opporsi ai conflitti violenti perchè vuol dire che l'umanità è sulla strada giusta per diventare meno avida e più generosa è sicuramnte confortante, ma è anche segno che ancora non ci siamo. Ancora non siamo arrivati a capire che la violenza non risolve nulla, e quindi dire "siamo sulla buona strada" dev'essere uno stimolo a farne ancora un po', di quella strada.
Ad andarci ancora più vicino.
La struttura del corpo centrale del libro è quella dell'intervista, ed il testo è il frutto di una conversazione tra il Dalai Lama e il giornalista Franz Alt: vengono affrontati moltissimi temi ed avvenimenti della storia moderna e contemporanea del mondo, e non manca un'interessante riflessione sul rapporto tra la religione e la scienza, passando per la felicità.
Mi è piaciuto anche trovare la storia del Dalai lama, a me conosciuta solo in parte, e iniziare la lettura con il suo appello per un'etica laica e per la pace mi ha permesso di apprezzarne la lucidità di pensiero fin da subito.
Quando parla di eitca "laica" parla di etica che trascenda le singole credenze religiose, le singole tradizioni e le storie personali che sono diverse per ognuno di noi: parla di valori che devono essere validi per tutti se vogliamo che per l'umanità ci sia una possibilità di riscatto, valori come la generosità, il rispetto reciproco, l'altruismo e la tolleranza.
Valori che ognuno di noi deve riconoscere come validi senza che ci sia un Dio a dirglielo.
Ho trovato questo volumetto una splendida lettura, anche da non credente e non buddista, e mi sento di consigliarlo davvero a tutti, perchè offre un punto di vista singolare ma che può insegnare qualcosa ad ognuno di noi.
Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3
Mi piace molto quello che hai scritto e lo condivido al cento per cento!!!
RispondiEliminaOgni giorno mi impegno perché nel mio piccolo sia così
Un abbraccio grande