venerdì 20 novembre 2015

"Una ragione per restare" di Rebecca Donovan

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Una ragione per restare" di Rebecca Donovan, edito da Newton Compton (rilegato a 9,90€ ma trovate l'intera trilogia in un volume unico a 8,90€):
Tutti a scuola conoscono il segreto di Emma Thomas. Il suo silenzio l'ha portata a un passo dalla morte, ma adesso è tutto finito e nessuno potrà più farle del male. Ora Emma può riprendere in mano la sua vita, circondata dall'affetto della sua grande amica Sara e dall'amore di Evan, che le è stato sempre accanto. Di notte però gli incubi non smettono di tormentarla, e quando sua madre torna a cercarla, Emma scopre che il passato non si può cancellare e che certe ferite sono indelebili. Solo una persona riesce a darle la tranquillità di cui ha bisogno: un ragazzo solitario e misterioso che sembra capirla meglio di tutti, più di quanto possa fare il suo amato Evan...

Ci ho messo mesi a finire questo libro, e questo per due motivi: il primo è che ovviamente davo la priorità alle letture propostemi dalle case editrici e che volevo recensire subito, e il secondo è che, nonostante i miei sforzi, questo romanzo non mi ha proprio presa.

Se il primo volume della serie, "Una ragione per amare", mi era piaciuto e anzi, l'avevo trovato struggente e intenso come poche altre letture, con questo secondo volume della serie Rebecca Donovan mi ha persa per strada. L'ho finito per inerzia, e solo perché volevo vedere se sarebbe finita come credevo io.

Emma è una pizza, in questo libro.
E questo a prescindere dal trauma degli anni passati con la zia, sia chiaro.
Emma è una pizza di suo.
Ha i suoi pregi, questo sicuramente, ma passa tre quarti del suo tempo in preda alle paranoie, e se nel primo volume era giustificabile visto quello che stava passando a casa sua, adesso metà delle sue ansie sono "cosa mi metto per andare a quella festa?" o "perché quella ragazza fa sorridere Evan così tanto?"
Probabilmente perché è simpatica, Emma. Sveglia!

Per non parlare dei personaggi secondari: a cominciare dala madre di Emma, che viene presentata come una donna spaventata all'idea di restare sola, alcolista e con un fidanzato che potrebbe essere suo figlio.
Si veste da quindicenne volgare, istiga all'alcol le compagne di scuola della figlia e in generale è quanto di peggio ci possa essere a livello genitoriale, se non fosse che il tutto invece di essere drammatico diventa quasi caricaturale.
E' come se Rebecca Donovan avesse detto "Ok, io devo creare la peggiore madre possibile" e avesse reso questa donna un calderone di vizi e difetti. Troppi e tutti insieme.
Non mi ha convinta, e quindi con me tutto l'aspetto drammatico del personaggio è andato perso.

Stesso discorso per Jonathan, il toy-boy, che passa dall'essere un ragazzo iperserio, sensibile e ragionevole come poche altre persone al mondo, al farsi abbindolare e allo scodinzolare nel giro di due secondi netti.
E' tutto troppo caricato, si passa troppo in fretta dal suo razzolare sottomesso dietro alla madre di Emma al suo essere la voce del raziocinio, al suo rivelare a spizzichi e bocconi di avere anche lui un passato oscuro che lo tormenta.
Insomma, un gran casino, che mi ha lasciata perplessa e di sicuro non mi ha fatta affezionare al personaggio. Del suo passato oscuro non m'importava nulla, aspettavo solo il momento in cui avrebbe levato le tende visto che lo ripeteva ogni due per tre e alla fine sempre lì era.

L'unico che si salva in tutto questo guazzabuglio è Evan, e questo perché di lui Rebecca Donovan sembra essersi dimenticata.
La sua storyline è quasi inesistente, e tristemente è proprio questo che la salva.
Lui è l'unico personaggio realistico e credibile, in mezzo a quello che sembra essere diventato il Circo Massimo del melodramma e del cliché.
Evan è sempre gentile, cortese, perplesso da alcuni comportamenti di Emma ai quali cerca di dare una spiegazione, e nel mentre pensa a cose serie come l'università e il suo futuro.

La trama dice tutto, e intendo proprio tutto: la storia narrata nel volume è insulsa e per la maggior parte priva di senso, soprattutto se pensiamo a come fosse il primo volume della trilogia.
Non so cosa sia successo a Rebecca Donovan, ma ora sono molto restia a legger il terzo.
Vorrei sapere come va a finire, questo sì, ma il punto è che non so fino a che punto io ci tengo a vedere Emma ed Evan insieme. Non credo che per lui sia un grande affare.
Finirò per leggerlo quando subentrerà il "dai, ne hai letti due, e il terzo già ce l'hai...".

D solito quando trovo un libro così non perdo nemmeno tempo a recensirlo, perché lo abbandono prima della fine e passo a qualcosa di meglio.
Avevo però parlato bene del primo, e quindi mi sembrava corretto dire che secondo me con questo secondo volume c'è stato un crollo.
Mi consola solo sapere che io il volume 3-in-1 l'ho pagato 0.99€ con la promozione Newton Compton di Luglio, e che quindi posso anche sopportare che la serie si stia rivelando un flop.
Direi che è superfluo dire che stavolta non ne consiglio la lettura, giusto?

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

3 commenti:

  1. E invece a me è piaciuto, nulla a che vedere con il primo ovviamente... Concordo con te rispetto all'antipatia che mi hanno ispirato alcuni personaggi...
    Ma a questo punto che fai? Lo leggi il terzo?
    Baci

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    Risposte
    1. Avendolo già, probabilmente sì...
      Sono rimasta delusa perchè il primo mi era piaciuto molto, e quindi mi è sembrato un bruttissimo modo di portare avanti una storia che mi aveva conquistata.
      Mi sa che avevo aspettative troppo alte e occhi troppo a cuore!
      Il vantaggio è che ora mi aspetto pochissimo quindi chissà, magari il terzo volume mi piacerà un sacco <3

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    2. Se lo leggerai sarò veramente curiosa di conoscere la tua opinione!!! Un bacione

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