Buongiorno tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "La strada che porta a te" di Moriah McStay, edito da De Agostini Young Adult (rilegato a 14,90€) in uscita il 6 Ottobre:
Timida, riservata e con pochi amici. Fiona Doyle ha metà volto sfigurato a causa di un incidente. Riempie montagne di taccuini con i testi delle canzoni che inventa e in cui riversa tutti i suoi sogni, le sue frustrazioni e il suo amore impossibile per Trent, il golden boy della scuola. Vorrebbe trovare il coraggio di esibirsi in pubblico, ma farlo significherebbe mettersi alla mercé degli altri e lasciarsi giudicare solo per le maledette cicatrici che porta sul viso. Qualcosa, però, sta per cambiare… e presto Fiona scoprirà che lei è molto di più di quello che gli altri vedono.
E se l’incidente non fosse mai accaduto?
Brillante, sicura di sé e con un unico obiettivo: diventare una stella dello sport. Fi Doyle non ha tempo per le storie d’amore, specialmente se a provarci è il suo migliore amico, Trent. Ma quando la fortuna le volta le spalle, costringendola a interrompere la carriera sportiva, Fi si ritrova per la prima volta a fare i conti con se stessa. E con una domanda che potrebbe cambiare il corso della sua vita per sempre: Fi può essere di più di ciò che tutti vedono?
Un romanzo che volevo leggere da moltissimo tempo, sin da quando le prime foto dell'edizione originale hanno iniziato a colonizzare Instagram, e che ora sbarca da noi.
Tuttavia devo fare una premessa: se vi aspettate una storia in stile "Reflections", siete fuori strada.
In quel romanzo, infatti, le due storie altro non erano che due proiezioni e alla fine si avvia il giusto ricongiungimento dato che la protagonista una era e una rimaneva.
Qui invece abbiamo due storie separate che si sviluppano in parallelo, senza ricongiunzione.
Da un certo punto di vista è come leggere due romanzi in uno.
Moriah McStay parte da una domanda apparentemente banale, ovvero "quanto una singola casualità influenza lo svilupparsi della tua intera esistenza?", e ancora "quanto ciò che ti capita influenza e modella ciò che sei?" e su questa sviluppa due storie parallele con molti elementi comuni.
Non fatevi ingannare dal titolo "rosa" italiano, perché in questo libro l'amore conta fino a un certo punto: la stella, il centro, chi conta davvero è lei. Fiona da una parte, e Fi dall'altra.
Fiona è una ragazza molto introversa, dal viso profondamente segnato a causa di un incidente accadutole da bambina: scrive canzoni e compone musica, senza avere però il coraggio di esibirsi in pubblico, ed è innamorata persa di Trent (bello-bellissimo, atletico-atleticissimo ma sinceramente un po' stupido e ignorante. Ecco).
Il suo percorso la porterà a dover decidere se sottoporsi o no ad un intervento di chirurgia plastica di ultima generazione, in grado forse di ridarle un aspetto "normale", e quello che deciderà influenzerà il suo modo di essere e comportarsi.
La condurrà al superamento delle sue paure e al suo giusto compagno, attraverso una serie di circostanze fortuite e con moltissima sofferenza.
Anche il percorso di Fi, da parte sua, non è tutto rose e fiori.
Fi ha avuto un'infanzia felice ed è diventata una stella del lacrosse femminile, ed è felice fino a quando un bruttissimo infortunio la costringe a riposo forzato per un'intera stagione.
Basta un'uscita serale con il fratello, e la vita di Fi cambia radicalmente perché incontra il suo primo, grande amore: Marcus.
La storia con il ragazzo le darà amore e gioia, ma anche e soprattutto dolore e smarrimento.
Riuscirà Fi, alla fine, a ritrovarsi? E soprattutto, avrà accanto a sé la persona giusta?
E' un romanzo molto intenso e struggente, che affronta temi impegnativi come quello dell'accettazione di sé e della propria diversità (Fiona, ad esempio, riflette a lungo su quanto le sue cicatrici abbiano influenzato la sua vita e il suo modo di essere), quello del primo amore, quello della morte e dell'elaborazione del lutto (Fi cede al dolore e all'inattività, ma è davvero questo il modo migliore di gestire un lutto?).
Entrambe le storie sono dense di dolore e i momenti straziacuore non mancano (preparate i fazzoletti, insomma), ma ho davvero apprezzato ciò che Moriah McStay ha voluto fare con questo libro.
Da un lato, infatti, l'attenzione è sulla crescita personale e sullo sviluppo emotivo di Fiona/Fi.
E' sempre messo in risalto come ogni singolo evento o persona che entra a far parte della loro vita le rende diverse, in meglio o in peggio, e questo è profondamente vero.
Chi saremmo se avessimo avuto un ragazzo diverso al liceo?
Se avessimo fatto uno sport invece di un altro?
Se invece di romperci il braccio in quinta elementare non ci fossi fatti nulla e quell'estate fossimo andati al campeggio estivo invece di restare a casa?
Tutto sarebbe diverso, e lo saremmo anche noi.
Fiona e Fi sono persone molto diverse, le loro storie sono parallele ma fino a un certo punto, e i loro rapporti con le stesse persone (il fratello di lei Ryan, o Jackson, o Trent) sono giustamente molto diversi.
Dall'altro ho apprezzato che l'amore fosse un aspetto sì importante, ma non prioritario.
Non è un romanzo d'amore, non è una storia rosa, e l'amore è affrontato come uno dei molteplici aspetti della vita che vanno a modellare la persona di Fiona/Fi.
Tant'è che, volendo, il finale sarebbe stato perfetto anche senza un eventuale ragazzo.
Moriah McStay ha abilmente dribblato quasi tutti i cliché della narrativa di genere, e a ragione perché non era sua intenzione scrivere una storia tutta fiori e cuori.
Al contrario, è un'opera struggente e profondamente emozionale, che va a inserirsi nel filone dei romanzi di formazione ma in cui senza dubbio si distingue per la peculiarità della costruzione.
Mi ha commossa la storyline di Marcus King, e mi sono appassionata alle storie di Fiona e Fi: ho finito il libro in una sera e una mattina, ed entrambi i finali erano esattamente quelli che desideravo.
Oltre alla singolare costruzione in parallelo, ho apprezzato la prosa davvero molto scorrevole e i dialoghi ben ritmati e molto realistici.
Ho fatto invece fatica ad apprezzare davvero le canzoni di Fiona, di cui sono riportati i testi ma non riesco ad immaginare la melodia. Restano un'esperienza "a metà", almeno per me.
Considerato questo, però, sono comunque 4 stelline, e lo consiglio a chi ama le storie di formazione e crescita personale; a chi non dice no a qualche struggimento; a chi piacciono quelle storie che, una volta raggiunta la parola "fine", restano nel cuore e nei pensieri per un po'.
Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3
Bella recensione! Mi piacciono queste storie introspettive.. Lo terrò d'occhio! :)
RispondiEliminaMi piacerà da impazzire ♡
RispondiEliminaBella recensione Eli :)
Lo leggerò sicuramente!!! Mi intriga parecchio la trama è mi piacciono le tematiche affrontate
RispondiEliminaBaci baci
Che bella recensione ^^
RispondiEliminaAll’inizio pensavo che questo libro fosse semplicemente gne, ma poi con le vicende che accadono alle due protagoniste, che gli fanno assaggiare rispettivamente un po’ di gioia o tristezza tipiche della vita dell’altra, è andato migliorando (non senza arrabbiature per la timidezza di Fiona o per l’inerzia di Fi).
La fine è decisamente stupenda e soddisfacente con un Jackson che è e rimane l’ammmmore mio *-*.
Bello, bello, bello.
Che dire? Se vuoi passare a leggere qualcosina del mio pensiero lo trovi qui c:
Rainy