mercoledì 7 ottobre 2015

"Il canto del ribelle" di Joanne Harris

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Il canto del ribelle" di Joanne Harris, edito da Garzanti (rilegato a 16,90€), in uscita l'8 Ottobre:
Lo stretto ponte di pietra che porta ad Asgard si perde fra le nuvole. Loki, il figlio del Fuoco, è in attesa di entrare finalmente nella mitica cittadella degli dei. Proprio lui che da sempre è l'escluso, l'esiliato, il ribelle. Perché nelle sue vene scorre anche il sangue dei demoni. Perché tutti conoscono la sua astuzia, che sfrutta per architettare inganni e raggiri. Ma è arrivato il momento della sua riscossa. Loki è pronto a raccontare la sua versione della storia. Ora il dio delle fiamme è il protagonista e tutto appare diverso da questa nuova prospettiva. Odino, Thor e le altre divinità hanno bisogno di lui. Asgard è in pericolo. La profezia è stata emessa. È giunta l'ora per Loki di decidere da che parte stare, chi difendere e contro chi muovere battaglia. E di scoprire se i suoi poteri e la sua astuzia possono davvero salvarlo.

Ho avuto modo di leggere questo romanzo in anteprima grazie alla gentilezza di Marianna e di Garzanti, a cui va un duplice ringraziamento: non solo quello implicito per avermi fornito una copia del romanzo, ma soprattutto per avermelo fatto conoscere.

Non avevo letto, infatti, la serie di cui questo romanzo è un prequel, e ora correrò a procurarmela perché questo libro mi è piaciuto MOLTISSIMO.
Mi ha catapultata indietro agli anni del liceo, durante i quali ero appassionata di mitologia: quella greca, quella latina e, soprattutto, quella nordica (merito di una bravissima insegnante di letteratura che al ginnasio mi ha trasmesso la sua passione grazie alle sue interessantissime lezioni).

Ma veniamo a noi, e alla vera storia di Loki.
Loki è un personaggio ambiguo, sempre a cavallo tra Bene e Male, subdolo e ingannatore: ma è davvero questa la sua natura, o è il momento di ricrederci?
Partendo da questa premessa, Loki ci racconta in prima persona cosa sia successo dal giorno in cui ha stipulato un patto con Odino ed ha avuto inizio la sua vita ad Asgard.
La sua voce è profondamente ironica, molto diretta e a volte anche incline allo scherzo, esattamente come la sua indole.
Certo, spesso i suoi "scherzi" sanno più di vendetta personale che non di semplici lazzi, ma resta il personaggio più divertente dell'intero romanzo, che ho letto tutto d'un fiato.
Loki scommette, sfida e viene sfidato, usando le sue doti di osservatore per scoprire i punti deboli della gente di Asgard e usarli poi a proprio vantaggio.
Nemmeno il matrimonio imposto riesce a tenerlo a freno, anche se c'è un brevissimo istante in cui la vista dei figli che giocano gli fa provare qualcosa che lui stesso ammette potrebbe avvicinarsi alla felicità.

Joanne Harris si conferma una grande scrittrice, donando a Loki una delle voci narranti più divertenti e accattivanti che abbia letto.
Nella vita vera Loki sarebbe una di quelle persone alle quali vorremmo tirare un calcio ogni cinque minuti, ma sulla carta è spassosissimo e 312 pagine di storia sono volate.
E' difficile presentare un protagonista come lui e scatenare comunque empatia nel lettore, ma Joanne Harris ci riesce.
Anche quando Loki è chiaramente dalla parte del torto, si finisce per sperare che la faccia franca, ed è raro che succeda.
Ho trovato molto divertente anche l'idea di iniziare ogni capitolo con quello che è il "consiglio" di Loki, ovvero la massima che si dovrebbe ricavare da quella particolare storia, oppure con un suo pensiero ("mai fidarti di un amante" o "ve lo avevo detto che odio i serpenti?").

A rendere ancora più gradevole e coinvolgente la lettura è anche il fatto che sia un libro scritto veramente bene, scorrevole, senza punti morti: l'azione è costante, i dialoghi lunghi il giusto e nemmeno la grande quantità di nomi crea confusione (nel caso c'è un glossario all'inizio con tutti i nomi e il pensiero di Loki su ogni persona).

L'ho apprezzato davvero molto, e lo consiglio sia a chi ha amato la serie Runemarks, perché ne è complemento perfetto, sia a chi come me non l'ha letta, perché è godibilissimo anche da solo.
Se poi siete appassionati di mitologia nordica, proprio non potete perderlo.

Un bacio a tute, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

5 commenti:

  1. Mi intriga tantissimo! *.*
    Per ora ho letto solo il primo della saga....ma sono curiosa di leggere quelli e anche questo ^.^

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io andrò a cercare i due rilegati della serie Runemarks in questi giorni, perchè ora so di volerla leggere!
      Ammetto che l'avevo proprio persa, ma ora rimedierò!

      Elimina
  2. Troppe belle uscite ultimamente!! Poi grazie a te non ne perdo una! Il mio portafogli chiede pietà xD ma anche questo lo voglio prendere assolutamente *-* Domani mi arriva "Florence Gordon" e venerdì vado a in libreria ma mi sono ripromessa di prendere soltanto 2 libri, "Accettazione" di sicuro e poi sono indecisa tra "Talon", questo e "Il dominio del fuoco" D: Premettendo che li prenderò tutti, quale mi consigli di arraffare per primo?? xD

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "Talon" ha un finale che ti fa bramare subito il seguito, quindi se sei una persona impaziente e curiosa come me ti direi di temporeggiare. Questo è un prequel/complemento della serie Runemarks ma è godibilissimo anche come autoconclusivo! Forse con tutte le serie già in corso ti direi di prendere questo!

      Elimina
  3. Non conoscevo nemmeno io questa serie e devo dire che invece mi sembra molto interessante :) bella recensione, mi hai fatto venire voglia di conoscere meglio Loki
    Baci

    RispondiElimina