"Caldo come il fuoco" di Jennifer L. Armentrout

Buongiorno fanciulle!
Buon giovedì XD
Oggi vi parlo un po' di un libro che mesi fa ho proprio ignorato, che ho volutamente tralasciato di comprare, e indovinate un po'? Avevo torto.
E quindi ora invece voglio dedicargli addirittura un post, perché se lo merita.

Questo è il nuovo rilegato, uscito martedì.

La copertina originale

Non fatevi ingannare dal titolo sprizzasesso, questo romanzo è un concentrato di ironia e mosse di autodifesa. Ci sono serpenti fuori misura di nome Bambi, gargoyle (e ditemi voi dove li avete trovati, i gargoyle, "Gobbo di Notre-dame" a parte) e un demone dall'umorismo e dal sarcasmo scoppiettanti che mi ha fatta sorridere quasi ogni volta che apriva bocca.

Ma veniamo alla trama, che riporto così come la trovate sul volume:
Metà demone e metà gargoyle, Layla ha poteri che nessun altro possiede e per questo i Guardiani, la razza incaricata di difendere l’umanità dalle creature infernali, l’hanno accolta tra loro pur non fidandosi della sua vera natura. 
Ma la cosa peggiore, un’autentica condanna, è che le basta un bacio per uccidere qualunque creatura abbia un’anima. 
Compreso Zayne, il ragazzo con cui è cresciuta e di cui è innamorata da sempre. 
Poi nella sua vita compare Roth, e all’improvviso tutto cambia. 
Bello, sexy, trasgressivo, è un demone come lei, e non avendo anima potrebbe baciarlo senza fargli alcun male. 
Layla sa che dovrebbe stargli lontana, che frequentarlo potrebbe essere molto pericoloso. 
Ma quando scopre fino a che punto, tutto a un tratto baciarlo sembra ben poca cosa in confronto alla minaccia che incombe sul mondo.

E ora, se non volete NESSUN TIPO di spoiler, chiudete il post.
E' stato bello, e ci vediamo domani <3

La modella che interpreta
Layla sulla copertina del
libro... Tanta invidia <3 

Per chi invece fosse rimasto, partiamo da Layla.
Layla mi piace, mi piace, mi piace.
Finalmente un protagonista femminile con i cosiddetti, e dall'animo complesso che però ci è presentato sempre in modo cristallino.
Vive una condizione in cui molti di noi posso (ovviamente metaforicamente parlando) identificarsi: la sensazione di essere due cose diverse allo stesso tempo, e di non essere nessuna delle due cose fino in fondo.
Certo, noi non dobbiamo vivere come mezzi gargoyle e mezzi demoni, ma in fondo a chi non capita di sentirsi spaccato in due?
Soprattutto quando, ad esempio, chi vorremmo essere e chi gli altri si aspettano che siamo non coincidono. Ecco, in questo senso, il personaggio di Layla mi è parso davvero autentico.
Layla vive con i Guardiani (gargoyle), e per diciassette anni è stata cresciuta come uno di loro, spinta a sopprimere fino in fondo la sua metà "diversa".
Fino a quando incontra Roth, che un demone lo è del tutto, e con cui per la prima volta Layla sente di poter essere se stessa al cento per cento.
Nonostante quello che le apparenze potrebbero suggerire, Roth non travia Layla, la libera.
Le insegna a riconoscere quanto la linea che separa bene e male non sia tracciata con un pennarello indelebile, ma sia sfumata quanto un'acquerello; la fa sentire bene nel suo corpo come nessuno della sua cosiddetta famiglia è mai riuscito a fare, e quando si sacrifica per lei le insegna cosa sia l'amore.

Il modello che interpreta
Roth sulla copertina del
libro... Poi non dite che
non vi voglio bene XD

Roth è un concentrato di ironia e sfacciataggine, che ho trovato spassoso e affascinante da morire.
Ha una grandissima faccia tosta, e probabilmente nella vita reale a una persona così vorrei tirare uno schiaffo ogni due frasi, ma sulla carta funziona.
Passa metà del tempo a canticchiare "Paradise City" dei Guns N' Roses, e quindi sentitela anche voi mentre leggete il post <3
Il suo sacrificio non è solo un atto d'amore per Layla, ma è anche un atto di autoaffermazione.
Sostiene per tutto il libro quanto sia importante che Layla abbia il coraggio di prendere delle decisioni e fare delle scelte, e quando spetta a lui non esita un solo istante prima di decidere cosa vale di più.
Per lui ciò che vale di più è scegliere per se stesso, ed evitare un dolore a chi è riuscito a risvegliare una parte di lui che credeva non potesse nemmeno esistere.
Da questo punto di vista, il fatto stesso che lui possa sacrificarsi per la felicità altrui è il regalo più grande che Layla potesse fargli.

Qui ero in pieno bisogno di kleenex :(

Mi è piaciuta moltissimo l'ambientazione, degna di un urban fantasy con i fiocchi: una città apparentemente normale, ma in cui si aggirano demoni di ogni fattezza.
Mi ha ricordato moltissimo la serie "Shadowhunters" di cassandra Clare, da questo punto di vista.

Ho apprezzato anche come è stata trattata la questione del bilanciamento Paradiso/Inferno, dell'Apocalisse e com'è stato introdotto il personaggio di Lilith.

"Lilith", John Collier (1892)

La volete qualche piccola curiosità su Lilith?
Appare circa nel 3000 a.C., presso i sumeri, come demone femminile associato al vento e alla tempesta.
Per i mesapotamici è non solo un demone associato alla tempesta, ma è anche in senso più ampio una figura legata alla disgrazia, alla morte, alla malattia.
E ovviamente nella religione ebraica Lilith è la prima moglie di Adamo, cacciata perché si rifiutò di obbedire a suo marito.
Viene poi "trasferita" in un mix di credenze popolari, in cui appare come demone notturno, a volte rappresentato in forma di civetta.
Chi ha letto "Faust" di Goethe ricorderà di averla incontrata, e chi ha letto "Le cronache di Narnia" ricorderà che la Strega Bianca è presentata come una sua discendente.
E poi arriviamo proprio al terra-terra completo con la saga "Shadowhunters" di Cassandra Clare, dove Lilith, nel libro "Città degli angeli caduti" è descritta come capace di trasformarsi in demone nero.

Ecco, ora torniamo al libro, per dire quale sia stato l'aspetto che mi è piaciuto di più in assoluto: che questo libro non è un romance.
Di fatto è un urban fantasy, perché sapete cosa succede tra Layla e Roth? Due baci. Due.
Tra lei e Zayne (l'altro componente di uno pseudo-triangolo amoroso, di cui non detto una parola perché l'ho trovato abbastanza insulso)? Tante chiacchiere e qualche abbraccio.
E questo perché il punto qui non era la storia d'amore. Non era il classico triangolo amoroso, che dopo "Twilight" sembra finire davvero dappertutto.
Il punto era Layla.
Layla che sa uccidere un demone fracassandogli il cranio a pugni, e scusate se è poco.
Che mangia l'impasto dei biscotti crudo preso direttamente dal frigo (orrore, ma mi è piaciuto un sacco che facesse una cosa così), che cresce odiando metà di se stessa fino a quando non scopre che forse il punto è proprio quello, è quella la cosa che deve cambiare.
Che forse non deve scegliere quale metà di se stessa essere, ma abbracciarle entrambe, perché quando per la prima volta riesce a farlo davvero, sapete cosa le succede?
Diventa una creatura unica al mondo, forte, splendida e imbattibile.
E io mica direi di no, ad essere così.

Ho anche colto l'occasione per rispondere al TAG #bookandperfume,
e di abbinarlo al mio amato "Pure Seduction" di Victoria's Secret.
Mi è sembrato più che adatto, sia per il nome che per il colore <3

Quindi io ve lo consiglio davvero: se non amate i romanzi rosa, questo al massimo è un rosa cipria.
Se siete stanche del ridicolo sesso mal scritto, qui non ce n'è.
Se siete in astinenza da urban fantasy, se vi mancano gli Shadowhunters e il loro prendere demoni a calci nel sedere, se trovate l'ironia più sexy dei muscoli sudati: questo libro vi piacerà.

Lo trovate qui, sul sito Harlequin Mondadori. E alla stessa pagina c'è anche il link al prequel, "Dolce come il miele", disponibile solo in digitale.

Un bacio a tutte, e spero che il post vi piaccia <3