Buon pomeriggio fanciulle!
Sempre più vicine a Natale, e dopo qualche post di cosmesi & affini, oggi torno all'altro mio grande amore, i libri.
E parlo un po' dei cinque libri più belli che ho letto in digitale, sul fidato iPad2 che ancora resiste.
In ordine cronologico, a Gennaio ho scoperto "The particular sadness of lemon cake" di Aimee Bender, uscito nel 2010 in lingua originale e nel 2011 in italiano ("L'inconfondibile tristezza della torta al limone", edito da Minimum Fax):
La protagonista è una bambina, Rose Edelstein, che il giorno prima del suo nono compleanno assaggia la torta al limone preparata dalla madre e scopre che la torta sa di tristezza.
Riesce a percepire la tristezza e la frustrazione nascoste della madre, e da quel momento questo le accade con qualsiasi cosa assaggi.
Il cibo le parla, e da quel momento mangiare non è più un piacere ma una minaccia, ed il mezzo attraverso il quale Rose scopre ogni segreto di chi la circonda: la vita segreta della madre fuori casa, il distacco del padre, la natura di outsider del fratello.
Crescendo seguiamo Rose mentre impara a convivere con un dono che è in parte una maledizione, e la osserviamo mentre prova a rispondere ad una domanda controversa: si può amare completamente qualcuno anche quando sappiamo troppo di loro?
Mi è piaciuto perché mi ha fatto riflette su due aspetti della vita di ogni giorno: il rapporto con il cibo, e quanto può diventare scomodo o difficile quando invece dovrebbe essere semplice.
In fondo il cibo è ciò che ci tiene in vita, eppure a volte lo facciamo diventare un problema: e io non voglio cascare nella facile tentazione di dare la colpa alla società ed ai suoi modelli, perché noi abbiamo un cervello ed un senso critico, e soprattutto perché il nostro benessere deve venire prima di ogni foto o pubblicità che vediamo sui giornali.
Il secondo è quanto effettivamente si possa vivere con qualcuno e non conoscerlo mai fino in fondo: Rosa cresce disillusa riguardo amore & matrimonio perché diventa adulta con la costante consapevolezza di quanto i suoi genitori vivano un rapporto basato sul non vedere.
Non vedere che il padre sostanzialmente fa una vita a sé, non vedere che la madre è felice solo fuori casa, e anche non vedere quanto i figli siano bisognosi di aiuto.
Nonostante tutte queste premesse non è un libro triste, anzi.
A Febbraio ho invece letto (in realtà ascoltato, era un audiolibro) "Cinder" di Marissa Meyer, uscito nel 2012 in lingua originale ma che trovate anche in italiano come "Cinder - Le cronache lunari" edito da Mondadori.
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Cover originale a sinistra, cover italiana a destra |
Primo volume della saga "Lunar Chronicles/Cronache Lunari" (che prosegue con "Scarlet", "Cress" e finirà nel 2015 con "Winter").
Questa saga è a metà tra il fantascientifico ed il distopico, e vi troviamo un mondo futuro in cui umani e cyborg convivono (i secondi servitori dei primi), in cui la Luna è abitata da un popolo superiore e desideroso di conquistare il nostro pianeta, e in cui una misteriosa malattia sta sterminando la popolazione.
Bella premessa, vero?
La protagonista, Cinder, è un cyborg meccanico, ed è una moderna Cenerentola: una matrigna arcigna e che la sfrutta, due sorellastre (di cui però una estremamente buona e sinceramente affezionata, quindi come potete immaginare è la prima a morire nel libro perché agli autori piace farci restare male subito) ed un principe che...
Non voglio dire troppo della storia in sé perché questa saga è una continua rivelazione, e il rischio spoiler serio è altissimo, ma voglio dire due parole sulla saga in generale.
Ogni libro propone una reinterpretazione di una favola tradizionale.
Cinder è Cenerentola, Scarlet è Cappuccetto Rosso (e sì, c'è anche il lupo ma no, non è un licantropo) e Cress è Raperonzolo. Nel quarto libro Winter è Biancaneve.
Il cattivo della storia è la regina dei lunari, la regina Levana, ed è uno dei miei cattivi preferiti di sempre. Infida e subdola, grandissima stratega (davvero da ammirare, in certi momenti) e allo stesso tempo vittima di una grandissima fragilità: l'ossessione per il suo aspetto. In grado di mascherare le sue sembianze invecchiate con la magia, è terrorizzata dagli specchi, perché sono l'unica cosa che può svelare il suo vero volto. Ha un piano per la conquista del pianeta che farebbe invidia ai più feroci dittatori della storia, studiato e messo in atto così lentamente e con così tanta precisione da lasciare davvero di stucco. Insomma, è il cattivo quindi non è che si può fare il tifo per lei, però una stretta di mano gliela si potrebbe dare.
L'unico personaggio che mi ha sempre convinta poco è il principe, Kai.
E' oggettivamente il personaggio più debole dell'intera saga, e spero davvero che nel volume conclusivo abbia un momento in cui si rifà della passività precedente.
"Cress" è il mio libro preferito della serie, e ve la consiglio davvero perché oltre ad essere ben scritta è piena di spunti interessanti e di momenti divertenti.
Ad Agosto (lo so, un salto temporale mica da ridere) ho letto "Landline" di Rainbow Rowell.
L'autrice di "Fangirl" ed "Eleanor & Park". E mi è piaciuto MOLTISSIMO, perché ho trovato estremamente "vera" la storia.
Tutto ruota attorno a Georgie McCool, sposata e con figli, che all'ultimo momento scopre di non poter partire con la famiglia per le vacanze di Natale a causa di una grandissima occasione lavorativa.
Nel momento in cui si trova sola (dopo un brutto distacco dal marito che in fondo qualche ragione ce l'ha) si rifugia nella casa della madre e della sorella, e chiama il marito da un vecchio telefono giallo recuperato dall'armadio della sua camera da ragazza.
Solo che questo telefono è speciale, perché non la fa parlare con il marito Neal oggi, la fa parlare con il marito Neal alla fine degli anni ottanta. Quando si erano lasciati temporaneamente,prima che lui si presentasse a chiederla in moglie.
E' una possibilità di aggiustare le cose, o di ripetere gli stessi errori, e se all'inizio Georgie crede giustamente che sia un'allucinazione o un sogno particolarmente realistico, poi sfrutta questa possibilità per scoprire cose nuove su se stessa ed anche sull'uomo che ha sposato.
Non vi dico come va a finire, ma se volete qualcosa di carino da leggere prima di Natale (il finale è proprio a Natale) questo è il libro che fa per voi.
Mi è piaciuto perché la storia è, appunto, "vera". Parla di due persone che si amano, ma che crescendo si sono allontanate, e che possono scegliere di ritrovarsi o di lasciarsi andare.
Una storia in fondo banale, ma che è sviluppata con leggerezza e moltissima ironia (il personaggio della madre di lei è fenomenale, risate assicurate) e che lascia il lettore con due pensieri: voglio quel telefono, in primis. E poi la domanda "chi chiamerei?".
Siamo al quarto e penultimo libro, e scelgo "The 5th Wave" di Rick Yancey (uscito in inglese nel maggio 2013, ed ora anche in italiano, temo solo perché ne stanno traendo un film ma non importa. Lo trovate come "La quinta onda", edito da Mondadori.)
Altro romanzo distopico/fantascientifico, con misteriosi alieni che invadono il pianeta Terra dopo averne decimato la popolazione "a onde": malattie, catastrofi naturali, tutto ciò che può venirvi in mente. All'inizio del libro la protagonista, Cassie (da Cassiopea) attraverso i suoi pensieri ci racconta cosa sia successo al nostro povero pianeta, mentre si prepara a fuggire.
Cassie è l'ultima rimasta della sua famiglia, o meglio, non l'ultima: ha una missione, che è quella di ritrovare il suo fratellino Sam.
Ogni tanto si perde nei suoi ricordi del passato, e nomina la sua cotta adolescenziale, un ragazzo di nome Ben Parish, che ritroviamo come protagonista qualche capitolo più avanti.
Altro protagonista è Evan Walker, personaggio misterioso che da un lato aiuta Cassie più di chiunque altro ma dall'altro potrebbe rivelarsi il suo peggior nemico.
Non posso dire altro delle avventure di Cassie senza rovinarvi il libro.
Il libro fa parte di una trilogia, che continua con "The Infinite Sea" (che sto leggendo), uscito quest'autunno.
Mi ha colpita perché è il primo libro con gli alieni a non avermi annoiata a morte.
Forse per l'originalità delo sviluppo, forse per il ritmo veloce della narrazione (quasi ogni capitolo finisce con un piccolo colpo di scena) e per il fatto di seguire nello stesso tempo Ben e Cassie, in due luoghi diversi e con un diverso scopo, ma in fondo più simili di quanto non possa sembrare.
Cassie vaga nei boschi e in luoghi sempre più desolati e privi di vita, mentre Ben è chiuso in una specie di campo militare, di cui veniamo a sapere sempre di più con il progredire della storia.
Quello di Cassie è un viaggio, quello di Ben è un addestramento militare, ma entrambi si pongono le stesse domande: riuscirò a salvarmi? Di chi posso fidarmi? Chi è il mio vero nemico?
E' un libro per ragazzi, ma non l'ho trovato infantile, anzi.
Alcuni passaggi mi sono sembrati anche troppo complessi per un pubblico di tredici/quattordici anni.
Consigliato se volete cimentarvi con gli alieni, se vi piace l'idea di seguire le vicende da un doppio punto di vista femminile/maschile e se cercate qualcosa di avventuroso.
Siamo al quinto ed ultimo libro, e non potevo non nominare la lunga (12 libri usciti e ancora non è finita) saga scoperta grazie ad un account Instagram che adoro, "onemorebook_", la saga creata da J. R. Ward dal nome "La confraternita del pugnale nero".
Salgo sul carro in ritardissimo, e negli ultimi tre mesi ho letto i primi sette libri: li ho letteralmente divorati, e quindi a titolo rappresentativo di questo nuovo amore vi segnalo il mio preferito della saga che è il secondo, "Lover Eternal" in originale e "Il risveglio" in italiano (lo trovate edito da Mondolibri o da Rizzoli):
Il secondo libro della saga è dedicato a Rhage: il guerriero più bello, il migliore combattente, ed ovviamente quello che nasconde il segreto più pericoloso.
Vittima di una maledizione, Rhage porta in sé un mostro, che prende il sopravvento quando combatte o quando perde il controllo di sé.
Mostro che, quando si innamora di Mary Luce, una ragazza umana malata di leucemia, decide di volerla anche lui per sé.
Questo libro è il mio preferito della serie finora, perché trovo affascinante l'idea di una creatura pensante e con delle pulsioni sue all'interno di un essere senziente, e soprattutto perché l'autrice non scade nel banale (era facile una soluzione del tipo "l'amore fa sparire il mostro" o roba del genere).
Mi piace che il personaggio femminile sia in fondo quello di una guerriera, a modo suo, e mi piace che, erotismo a parte (e in questi libri ce n'è moltissimo, preparatevi), l'autrice dedichi il giusto tempo alla delineazione dei caratteri dei personaggi, a raccontare la loro storia, facendoceli apprezzare per la loro anima oltre che per i loro addominali scolpiti o i loro pantaloni di pelle (che hanno indiscutibilmente il loro fascino, su questo non discutiamo).
Il primo volume della serie mi aveva lasciata perplessa perché non mi aveva detto granché e non capivo cosa ci fosse di così favoloso in questa saga, ma poi ho deciso di leggere il secondo in originale e ho capito che in parte era dovuto alla traduzione.
Quindi me li sto leggendo in inglese e per ora su sette, i miei favoriti sono il secondo, il terzo ed il quinto.
Bene, questi erano i miei cinque preferiti dell'anno :)
Come credo sia evidente, in digitale leggo libri più scacciapensieri e dal contenuto decisamente più leggero, ma
in questo post trovate libri dal contenuto più pregnante :D
Un bacio a tutte e a domani, con un nuovo post <3